InfoAut
Immagine di copertina per il post

Roma, un’obiettrice come primaria di Ginecologia e Ostetricia al San Camillo

||||

E’ di pochi giorni fa (21 luglio) la notizia dell’insediamento della nuova primaria di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale San Camillo-Forlanini di Roma, Maria Giovanna Salerno.
La Salerno è una risaputa obiettrice di coscienza che si è formata al Policlinico Gemelli di Roma, uno dei tanti ospedali cattolici della città eterna dove, di fatto, non viene applicata la 194; in altre parole, dove non si può abortire.
E solo questo basterebbe a chiedersi: perché proprio lei? Proprio un’obiettrice a dirigere il reparto di Ginecologia?

Il direttore del San Camillo sembrerebbe sicuro che la risposta giusta sia nel metodo democratico-meritocratico: la Salerno è stata selezionata su base concorsuale pubblica e ha vinto “per merito” della sua formazione, specializzazione, curriculum eccellente…
Ebbene caro direttore la risposta di metodo non ci basta, anzi, ci fa un pochino incazzare.

Innanzitutto è piuttosto inquietante che questa assunzione sia stata fatta proprio al San Camillo: l’ospedale romano che effettua il maggior numero di interruzioni volontarie di gravidanza, 2.180 nel 2015, poco meno di un terzo di tutte quelle praticate nello stesso periodo nella Capitale, e dove esiste un sempre affollatissimo centro antiviolenza e “sportello donna” dove si recano ragazze da tutta Roma e provincia; non proprio un’avanguardia ma quantomeno un punto fermo, considerato il totale vuoto capitolino e la violenza che ogni donna deve subire quotidianamente a tutti i livelli in questa città, che non trova luoghi di sfogo e di aiuto.

Inoltre proprio in vista dell’assunzione della Salerno, il San Camillo era stato protagonista delle proteste delle donne di Non Una di Meno, che hanno fatto irruzione nelle stanze del direttore per chiedere conto dei criteri di reclutamento del personale e per ribadire che tale scelta (perchè ricordiamocelo, si tratta sempre di una scelta!) non sarebbe passata inosservata.
Oggi però, purtroppo, anche il San Camillo inizia ufficialmente la riconversione alla “norma” bigotta e violenta, a cui sono stati adeguati tutti gli ospedali capitolini.
Eppure tutto questo non ci stupisce affatto, in un momento storico in cui l’ex premier Renzi parla di riorganizzare il partito creando un nuovo “dipartimento mamme”, perchè “spesso la maternità è un desiderio negato”, ci sembra che la questione di chi decide sul corpo delle donne sia più che mai interpretata come un affare di Stato.
Sta a noi tutte dunque far capire, a Renzi e alla Salerno, che la direzione che invece molte stanno prendendo, dal basso, è tutt’altra e che la violenza e l’arroganza delle istituzioni non resterà impunita.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Intersezionalitàdi redazioneTag correlati:

obiettori

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Verso il 25 novembre: contro i femminicidi e la violenza di genere

L’osservatorio nazionale femminicidi, lesbicidi e trans*cidi di Non Una Di Meno porta avanti dal 2019 un progetto che vuole combattere la violenza di genere

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

NUDM: è morta un’altra studente, non ne possiamo più

Sabato 23 novembre saremo a Roma anche perché desideriamo e pretendiamo una scuola diversa. da NUDM Torino E’ morta un’altra studente, non ne possiamo più. Aurora aveva 13 anni quando, il 25 ottobre, è stata uccisa dal fidanzato di 15 anni, che non accettava la fine della loro relazione.Lo stesso giorno, Sara è stata uccisa […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Torino, la mobilitazione contro gli antiabortisti continua: presidio al consiglio regionale

In queste settimane a Torino sono migliaia le persone che si mobilitano per chiedere la chiusura immediata della cosiddetta “stanza dell’ascolto”

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Per Anàs, morto in mare e per tutte le altre vittime dei confini

Lo scorso 9 agosto la comunità lametina si è stretta attorno alla piccola bara bianca contenente i resti di Anàs, bimbo di sei anni annegato in un naufragio e ritrovato nel nostro mare.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Aborto libero, sicuro e gratuito!

Sabato 28 settembre, in occasione della giornata internazionale per l’aborto sicuro, in Piemonte in tant3 ci mobiliteremo su tutto il territorio contro le politiche regionali che da anni sposano obiettivi antiabortisti, retrogradi e lesivi della libertà di scelta.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Pride critico, Pride comodo

Dov’è stato lasciato il “prendere e fare” a favore del “chiedere e aspettare”? Gli oppressi hanno iniziato un ciclo politico in cui si costituiscono come vittima senza agency che cerca di essere protetta. Il presente testo è la traduzione di un articolo di Charlie Moya Gómez pubblicato in castigliano su Zona de Estrategia il 27/06/2024. […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

RBO al Festival Alta Felicità – in dialogo con Fatima Ouassak

Fatima Ouassak è una politologa e militante ecologista, femminista e antirazzista. Il suo ultimo libro Per un’ecologia pirata (tradotto in italiano da Valeria Gennari per Tamu edizioni (2024)) propone un’alternativa all’ecologia bianca, borghese e a cui manca un approccio intersezionale.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

RBO al Festival Alta Felicità – In dialogo con Louisa Yousfi

Il termine “Barbari” viene utilizzato da Louisa Yousfi nel suo libro “Rester barbares” allo scopo di mettere in luce una trappola: da una parte il paradigma del razzismo proclamato, quello dell’estrema destra che definisce barbari i soggetti razzializzati e dall’altro lato il razzismo integrazionista, quello per cui occorre essere dei “buoni selvaggi”educati per essere all’altezza dei bianchi.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

No agli antiabortisti nelle strutture pubbliche!

Giovedì 11 luglio alle ore 12 si terrà una conferenza stampa davanti all’Ospedale Sant’Anna a Torino (ingresso via Ventimiglia) organizzata dal Comitato per il Diritto alla Tutela della Salute e alle Cure – Piemonte.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Le donne africane e la difesa della terra e dei beni comuni

Due articoli tratti dalla WoMin African Alliance, scritti in occasione della Giornata della Terra (22 aprile) e della Giornata internazionale della biodiversità (22 maggio).