InfoAut
Immagine di copertina per il post

Albenga: un’altra morte sospetta in una caserma dei carabinieri

||||

Ancora pestaggi e insabbiamenti da parte dell’arma dei Carabinieri.

Dentro le caserme di tutta Italia, da Roma, passando per Piacenza ed arrivando ad Albenga l’impunità delle forze dell’ordine non ha limiti.

Il 4 dicembre Emanuel Scalabrin, agricoltore 33enne con problemi di dipendenza, una compagna e un figlio di 9 anni, viene arrestato, nell’ambito di un’operazione antidroga, e condotto dai carabinieri nella caserma di Albenga, da cui sarebbe dovuto essere trasferito al carcere di Imperia, viene invece trovato senza vita in una cella di sicurezza della caserma di Abenga, in provincia di Savona, il giorno successivo al suo arresto.

La vittima, da mezzogiorno, orario del suo arresto, viene trattenuto in cella fino al giorno dopo, quando, intorno alle 11, viene trovato morto nella cella di sicurezza. Il medico legale stima il suo decesso attorno alle 8 del mattino ma fino alle 11, orario in cui il corpo senza vita di Emanuel viene ritrovato, vi è un black out di 3 ore non giustificato.

Sono le 3 ore durante le quali la vittima avrebbe dovuto essere monitorato da una telecamera, ma il sistema era privo di hard disk.

220339053 34a275d6 46f0 4380 8abc 5aa265a605bb

Non essendoci immagini, sono importanti le testimonianze. Alla luce dell’indagine per omicidio colposo, in attesa dei risultati dell’autopsia sul corpo di Emanuel, emerge la testimonianza di un altro uomo in caserma n quel momento.

 

L’uomo racconta: “A metà pomeriggio sono stato prelevato dalla mia cella e portato in sala d’attesa. Mi ero convinto che mi volessero rilasciare. A un certo punto ho sentito delle urla provenienti dalla cella di Scalabrin. Diceva “Aiuto!Aiuto!Basta!”, lo tesso riferisce di essere stato vittima di aggressioni: Mi hanno preso a calci e pugni sul costato. Un militare, che ricordo bene, mi ha colpito con un bastone avvolto in un giornale rosa. Ho perso anche un dente.

 

Molto forte la testimonianza di Giulia, compagna di Emanuel, secondo la quale il suo compagno si trovava nella loro casa di Ceriale, assieme a lei, quando, uscito dalla porta di casa per verificare un guasto elettrico, sarebbe stato spintonato nella sua abitazione da alcuni militari in borghese, appostati per fare irruzione.

Emanuel, stando al racconto di Giulia, sarebbe stato gettato sul materasso e colpito in ogni parte del corpo, mentre implorava ai carabinieri di fermarsi, per poi essere condotto nella caserma di Albenga, affidato alla Guardia Medica in quanto non si sentiva bene.

Dopo la visita di un’ora, riportando pressione alta e tachicardia, per la vittima è scattata la richiesta di trasferimento al Pronto Soccorso di Pietra per accertamenti sulle sue condizioni cliniche ma la visita sarebbe durata solo 5 minuti.

La permanenza nell’ospedale è uno degli elementi oggetto di approfondimento dell’inchiesta del pm Chiara Venturi. Il referto segnala l’ingresso alle 22.57, l’apertura della cartella clinica alle 22.59 e la chiusura della cartella clinica alle 23.02, una visita piuttosto breve quella dell’uomo in pronto soccorso.

220522806 d1237de8 48fd 4ec9 8440 5728e09b5606

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

ABUSI IN DIVISAALBENGAcarabinieriEMANUEL SCALABRIN

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un rito meneghino per l’edilizia

Sul quotidiano del giorno 7 novembre, compare un suo ultimo aggiornamento sotto il titolo “Il Salva-città. Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La parabola della salute in Italia

È un potente monito in difesa del Servizio sanitario nazionale quello che viene dall’ultimo libro di Chiara Giorgi, Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi (Laterza, 2024). di Francesco Pallante, da Volere la Luna Un monito che non si limita al pur fondamentale ambito del diritto alla salute, ma denuncia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sanità: dalle inchieste torinesi al G7 Salute di Ancona

Due approfondimenti che riguardano la crisi sanitaria per come viene messa in atto dalle istituzioni locali e nazionali.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui!

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Comunicato del cs Rivolta di Marghera sulla manifestazione di sabato 28 ottobre

Sabato 28 settembre una straordinaria ed imponente manifestazione ha attraversato le vie di Mestre per ricordare Jack e stringersi forte alla sua famiglia e a Sebastiano. Oltre 10000 persone, forse di più, si sono riprese le vie della città, una città che ha risposto nel migliore dei modi alle vergognose dichiarazioni di Brugnaro e dei suoi assessori. Comitati, associazioni, centri sociali, collettivi studenteschi con la rete “riprendiamoci la città” e una marea di cittadine e cittadini, hanno trasformato una parola d’ordine in una pratica collettiva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Per Jack, per noi, per tutt*. Riprendiamoci la città, sabato la manifestazione a Mestre.

Mestre (VE). “Per Jack. Per noi. Per tutt*”. Manifestazione in ricordo di Giacomo, compagno 26enne del centro sociale Rivolta ucciso venerdì a Mestre mentre – con un altro compagno poi rimasto ferito – cercava di difendere una donna da una rapina. Il 38enne aggressore si trova in carcere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MESTRE: UN COMPAGNO UCCISO E UNO FERITO NEL TENTATIVO DI DIFENDERE UNA DONNA VITTIMA DI RAPINA

La scorsa notte un compagno è stato ucciso ed un altro ferito a Mestre nel tentativo di sventare una rapina nei confronti di una donna. Come redazione di Infoaut esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza nel dolore ai compagni e alle compagne di Mestre.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosentine in lotta per il diritto alla salute

Il collettivo Fem.In Cosentine in lotta nasce nel 2019 e da allora si occupa del tema dell’accesso alla sanità pubblica, del diritto alla salute, con uno sguardo di genere.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

5 ottobre: abusi in divisa

La ricostruzione dei fatti avvenuti sabato 5 ottobre e che ha visto coinvolti gli attivisti della Rete Bergamo per la Palestina

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Gravi violazioni dei diritti umani commesse dalla polizia di frontiera bulgara contro volontari internazionali

Tra il 10 e l’11 settembre 2024, un gruppo di volontari internazionali ha subito una grave violazione dei propri diritti da parte della polizia di frontiera bulgara nella regione di Malko Tarnovo.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Carcere: suicidi, sovraffollamento, abusi in divisa. C’è chi evade per non morire

Nuove evasioni dalle prigioni italiane. Un detenuto originario della Puglia, è evaso nella serata di domenica 9 settembre dal carcere di Avellino.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kenya: le proteste della generazione Z contro il presidente Ruto si allargano alle classi popolari

Nuove manifestazioni ieri in Kenya, organizzate dalle associazioni per i diritti civili e dai giovani della Generazione Z. Lo slogan delle piazze è: “Ruto se ne deve andare”.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Depistaggi Cucchi, processo per altri tre carabinieri

Secondo i pm dissero il falso durante il processo sui depistaggi. Rinviati a giudizio un ufficiale e due marescialli dell’Arma

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

La polizia odia i/le giovani

Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un inasprimento della violenza poliziesca e delle intimidazioni nei loro confronti.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Conferenza stampa sui fatti di ieri a Torino in occasione della contestazione ai ministri del G7 Ambiente e Energia

La militarizzazione della città deve essere denunciata a fronte della violenza delle cariche della polizia e Torino come laboratorio della violenza è qualcosa di ben noto.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Torture al carcere minorile “Beccaria” di Milano

Torture e violenze (anche sessuali) sui minorenni al Beccaria: arrestati 13 poliziotti penitenziari, 8 sospesi dal servizio.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

USA: La polizia uccide un 26enne afroamericano con 96 colpi in 42 secondi

Video mostra agenti della polizia a Chicago che sparano 96 colpi in 41 secondi durante un fermo

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: un “mondo a parte” che non si lascerà mettere tanto facilmente da parte

Breve reportage sulla grande assemblea che si è tenuta l’altro ieri al parco Don Bosco: centinaia le persone accorse dopo il rilascio senza misure cautelari del diciannovenne arrestato la notte prima.