È evidente che ci troviamo davanti a un governo che si muove su binari non solo indifferenti alla fame e alla distruzione che produce, ma del tutto contrari a qualsiasi possibilità di vita dentro questo letamaio.
In migliaia abbiamo ripreso le strade del centro di Bologna con un potentissimo grido di solidarietà e di rabbia per le misure repressive che hanno colpito tante di noi e che hanno espulso due compagne, uno studente e una studentessa, una piccola parte di un noi molto più grande, dalla città di Bologna.
A Padova 7 misure cautelari (obblighi di dimora, di firma, diveti vari) per altrettanti compagne e compagni, in particolare legati al centro sociale Pedro. All’alba ci sono state anche oltre una ventina di perquisizioni, non solo nella città ma anche in altre zone del NordEst come, Mestre, Treviso e Schio.
La fine dell’anno dà a molti la possibilità di esprimere buoni propositi per il futuro o per tracciare bilanci sul passato. Noi, invece, ne approfittiamo per fare un riepilogo di tutte le situazioni di restrizione della libertà personale che ci riguardano.
Riceviamo una bella notizia: i quattro giovani studenti arrestati l’11 maggio scorso a Torino, a seguito della manifestazione che indicava in Confindustria la responsabilità della morte di Giuseppe e Lorenzo in alternanza scuola-lavoro, sono finalmente liberi.
Le istanze presentate dagli avvocati sono state accettate e dunque Giorgio è tornato ai domiciliari, ad Umberto già ai domiciliari sono stati tolti braccialetto e restrizioni sulla comunicazione, Andrea torna in libertà ed Alice anche però con due firme a settimana.
Un nuovo capitolo nelle cronache dell’assurdo della procura di Torino. Al centro delle ossessioni dei PM sabaudi ci sono, questa volta, un paio di iniziative portate avanti dai notav durante quest’estate. da notav.info La prima quando, in piena emergenza siccità, TELT aveva pensato bene fosse il momento di fare alcuni carotaggi nei dintorni di San […]
Riprendiamo da Centro Sociale Askatasuna… Comunichiamo che la decisione della Cassazione che si sarebbe dovuta esprimere ieri sulle misure cautelari per 11 compagni e compagne nel contesto dell’inchiesta per “associazione a delinquere” nei confronti del Centro Sociale Askatasuna, lo Spazio Popolare Neruda ed il Movimento No Tav è stata rinviata al 15 Dicembre. Ricordiamo che […]
Il processo per associazione a delinquere che coinvolge decine di compagni e compagne del movimento No Tav, del centro sociale Askatasuna e dello spazio popolare Neruda è iniziato. da notav.info La prima udienza, svoltasi il 20 ottobre scorso, ha visto l’entrata in scena di un’ulteriore novità all’interno di questo castello di carte dalle proporzioni enormi […]
Ripubblichiamo questa nota scritta dal Centro Sociale Askatasuna. Ieri si ha avuto notizia dell’esito delle richieste portate in sede di udienza preliminare da parte degli avvocati per i compagni e le compagne sottoposti a misure cautelari. Da un lato, l’udienza preliminare ha visto come risultato il rinvio a giudizio di tutte e 28 le persone […]