InfoAut
Immagine di copertina per il post

Askatasuna: Noi non scordiamo!

||||
||||

Il primo maggio 1999 l’Italia era in guerra.

Il governo di allora, con ministri e sottosegretari – fra gli altri – di DS, Verdi e Comunisti italiani (presidente del consiglio Massimo d’Alema), partecipava con mezzi aerei italiani ai bombardamenti della Serbia di Milosevic, orchestrati e diretti dalla NATO. A Torino, quel primo maggio, lo spezzone antagonista tentò di prendersi la testa del corteo, portando uno striscione che recitava “DS, Verdi, Comunisti italiani: Vergogna!”.

Ne seguirono cariche della polizia e scontri per tutta la mattinata. Nel pomeriggio, mentre nel giardino dell’Askatasuna era in corso la tradizionale grigliata, senza alcun preavviso la polizia irrompeva in forze all’interno del centro sociale, picchiando e arrestando chiunque si trovasse di fronte.

Il centro sociale venne letteralmente devastato. Nulla, veramente nulla, venne risparmiato dalla furia dei poliziotti. A completamento dell’opera di “ordine pubblico”, la biblioteca venne distrutta, e vennero lasciate, a mo’ di firma, inequivocabili scritte sui muri e piscio sui libri stracciati a terra. In mezzo a quella barbarie, alcuni compagni e alcune compagne riuscirono a salire sui tetti, e resistendo diverse ore, di fatto impedirono uno sgombero che pareva ormai effettuato.

Tutto questo venne raccontato in un film, ROSSO ASKATASUNA, realizzato a caldo, nelle immediate settimane successive agli eventi, dal regista Armando Ceste, fondatore nei primi anni 70 del “Collettivo Cinema Militante di Torino”. Armando Ceste, da sempre più che vicino ai movimenti di lotta e alle sue tematiche, ritenne che fosse necessario dare la maggiore visibilità possibile a quanto avvenuto quel giorno. E fece ciò dando voce a chi in prima persona visse quei momenti, restituendo preziose testimonianze, che naturalmente smentivano le versioni “ufficiali” fornite dalla stampa e dai media in generale. Armando – ma è doveroso qui ricordare anche l’apporto fondamentale dell’attore Beppe Rosso – con il suo lavoro contribuì in maniera significativa a squarciare il velo di ipocrisia che nascondeva la realtà di quegli eventi, distillando quelle “gocce di verità” che oggi è sempre è più difficile riconoscere e ritrovare nel flusso inesauribile di immagini dell’eterno presente in cui siamo immersi.

Ricordare quel “primo maggio di guerra” ci offre allora l’opportunità di ricordare anche Armando, che purtroppo ci ha già lasciati, ormai 10 anni fa. Gli saremo sempre grati per quanto ha fatto, per la sua vicinanza e per il coraggio di essersi schierato sempre dalla parte giusta.

Ciao Armando! 1-5-99: Noi non scordiamo!

Guarda “Rosso Askatasuna:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

Accadeva Oggi

  1. 1943

    Immagine di copertina per il post

    Ivaldi ammazza il fascista Morej a Torino

    Nel capoluogo piemontese Giovanni Pesce svolse, con il nome di battaglia “Ivaldi”, numerose azioni di sabotaggio contro l’occupante nazista e uccise diversi esponenti del regime fascista collaborazionista, dimostrando tenacia e capacità nella dura e spietata guerriglia urbana condotta dai gappisti. Pesce ha raccontato nelle sue memorie il suo primo attentato mortale diretto contro il maresciallo […]

  2. 1970

    Immagine di copertina per il post

    S. Benedetto del Tronto in rivolta

    23 dicembre 1970 Il 23 dicembre del 1970 il motopeschereccio oceanico “Rodi” fa naufragio al largo del porto di S. Benedetto del Tronto dove era diretto. Dopo quattro giorni nessuna operazione di recupero dello scafo e delle salme dei marinai è stata ancora avviata;  il 27 dicembre  i marinai di tutte le imbarcazioni, dopo una […]

  3. 1984

    Immagine di copertina per il post

    La strage del rapido 904

    Il 23 Dicembre 1984 viene ricordato per la “Strage del rapido 904”, anche detta “Strage di Natale”. Il rapido 904, proveniente da Napoli e diretto a Milano, quel giorno era pieno di viaggiatori, dal momento che era il periodo pre-natalizio. Il treno non giunse mai a destinazione: nella galleria di S. Benedetto Val di Sambro […]