InfoAut
Immagine di copertina per il post

Ondata di scioperi in Russia

||||

La reazione del Governo provvisorio alle insurrezioni e ai malcontenti popolari delle prime due settimane di settembre non si fa attendere.

Subito a Pietrogrado viene convocata la cosiddetta “conferenza democratica” che dovrà portare alla formazione di un’assemblea costituente, comprendente tutte le rimanenti forze politiche borghesi e quelle rivoluzionarie, bolscevichi compresi. I Socialisti rivoluzionari e i Menscevichi sono particolarmente attenti a rendere la vita difficile ai delegati degli operai e dei contadini. La conferenza, avversata da Lenin, porta però ad uno sconvolgimento inaspettato degli assetti politici russi: vengono votati a larghissima maggioranza gli emendamenti che eliminano dai lavori della costituente il Partito cadetto (coinvolto nel golpe Kornilov) e il Partito della libertà del popolo. Ancora più inaspettata è la spaccatura tra la base, fortemente rivoluzionaria, e i vertici, apertamente filoborghesi, dei Socialisti rivoluzionari e dei Menscevichi. Nel frattempo proseguono le agitazioni popolari, sia fra i soldati della guarnigione di Orël che tra i contadini del circondario di Taganrog. Il Primo ministro Kerenskij decide allora di annunciare l’invio di una spedizione punitiva a Taškent, dove continuava l’offensiva rivoluzionaria ai danni del Governo provvisorio.

I Soviet decidono quindi di organizzarsi organicamente per affrontare i provvedimenti controrivoluzionari: a Mosca viene eletto un comitato esecutivo bolscevico, a Pietrogrado ivece viene approvata una risoluzione ostile ai lavori della conferenza democratica, infine a Odessa si organizza un nuovo distaccamento della Guardia rossa. Il 22 settembre la conferenza democratica chiude i suoi lavori con un nulla di fatto e Lenin dedica all’argomento l’articolo “Gli eroi della falsificazione”. La risposta della popolazione alle incertezze del Governo provvisorio è una gigantesca ondata di scioperi: il Comitato centrale dell’Unione dei ferrovieri proclama lo sciopero generale a partire dalla mezzanotte del 23 settembre; il 25 sono gli industriali del bacino di Donez a dichiarare la serrata in tutte le imprese, mentre il 27 incrociano le braccia anche gli operai del petrolio a Baku. La formazione del terzo (e ultimo…!) Governo provvisorio non sembra più sortire alcun effetto, la rivoluzione è destinata a trionfare.

Guarda “La STORIA della RiVOLUZIONE RUSSA del 1917“:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

1917russiascioperi

Accadeva Oggi

  1. 1967

    Immagine di copertina per il post

    L’occupazione di Palazzo Campana

    L’occupazione di Palazzo Campana avviene il 27 novembre del 1967. Gli studenti e i professori che aderiscono chiedono una riforma dei programmi. La decisione è presa contro «l’assenteismo delle autorità che non si curano dei problemi dell’istruzione superiore e l’autoritarismo dei docenti»; si riescono a sospendere le lezioni, le biblioteche vengono chiuse. L’istituto, in cui […]

  2. 1972

    Immagine di copertina per il post

    Fiore Mete viene accoltellato

    Negli anni Settanta il paese di Conflenti, nelle colline fra Lamezia e Catanzaro, era amministrato dall’MSI per via di un agrario neofascista, Stranger, che controllava i voti dei contadini con ricatti, soprusi e violenze. Era il 27 novembre 1972 quando un contadino 62enne iscritto alla Coldiretti, Fiore Mete, venne accoltellato e ucciso dal militante missino […]

  3. 2016

    Immagine di copertina per il post

    Italo Sbrogiò operaio a Marghera, comunista contro il lavoro salariato

    27 novembre 2016 Il 27 novembre 2016 muore Italo Sbrogiò, operaio e comunista che, con molti altri come lui, ha fatto la storia di un ciclo potente di lotte operaie attorno al Petrolchimico di Porto Marghera. Italo Sbrogiò, classe 1934, inizia a lavorare con regolarità alla Sacaim di Marghera, Venezia, il 1 aprile del 1950. […]