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Mobilitazione Contro Eisenhower

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Tra il 17 ed il 19 gennaio del 1951, in Italia, da nord a sud, ci furono scioperi, manifestazioni, scontri con le forze dell’ordine, per protestare contro l’arrivo di Eisenhower, una presenza che portava con sè lo spettro della guerra e dell’imperialismo.

Al sud le proteste si univano a quelle contro le precarie condizioni dei braccianti agricoli. La mobilitazione però venne stroncata duramente. A Comacchio, il 18 gennaio del 1951, nella carica ordinata verso mezzogiorno dai carabinieri, all’incrocio fra corso Garibaldi e via Bonnet, rimane ucciso il bracciante Antonio Fantinuoli di 61 anni, decine furono i feriti.

Le forze dell’ordine spararono senza remore su folle di donne e uomini, lo scenario di quella sera del 1951 fu una lotta tra carabinieri e tutti i cittadini che protestavano. L’ordine era di sottomettere la folla e intimidire i dimostranti, fu così che iniziarono gli spari contro la massa. A Piana Degli Albanesi fu ucciso il  bracciante Lo Greco, padre di tre figli, colpito da diversi proiettili. Anche ad Adrano (Catania) muoiono Girolamo Rosano e Grazia Buscami.

La sera stessa il Paese fu posto in stato di assedio: 26 furono i manifestanti arrestati, comprese 10 donne, considerati colpevoli degli incidenti avvenuti. Il processo, conclusosi il 12 febbraio 1952, vide il concretizzarsi dell’assoluzione di tutti gli imputati, in onore del principio di libera espressione. L’omicidio di Damiano Lo Greco invece rimase impunito, non si istruì mai il processo per scelta del giudice, nonostante l’arma del delitto fu individuata dallo studio di alcuni periti come un mitra di tipo Berretta in dotazione ai militari del periodo, e nonostante i testimoni oculari che avevano visto un carabiniere sparare contro l’uomo.

Questi fatti furono di una violenza inaudita, nei confronti di lavoratrici e lavoratori che, ad una manifestazione pacifica contro la guerra, agitavano simbolicamente le cartoline-precetto di richiamo alle armi, inviate in quei giorni dal Distretto militare. Le persone ricordavano bene le migliaia di morti tra la popolazione durante la guerra, causate dai bombardamenti indiscriminati ordinati proprio da Eisenhower.

Truman non esitava a chiamarlo il Mac Arthur d’ Europa, proprio quel Mac Arthur che aveva perpetrato in Asia ed in particolare in Corea, massacri e bombardamenti, con centinaia di città e paesi rasi al suolo e milioni di morti.

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