InfoAut
Immagine di copertina per il post

ROSSO quindicinale del gruppo Gramsci: seconda parte

||||

Da un intervista del 2000 a Ferruccio Dendena:

“Gli anni dalla fine dei ’60 ai primi ’70 sono stati quelli di maggior sviluppo e rafforzamento dei gruppi della sinistra extraparlamentare: però, pur corteggiandomi, perché all’interno della scuola ero già da ragazzino politicamente capace (intervenivo nelle assemblee, portavo gli studenti in piazza eccetera), non mi avevano mai convinto ad entrare organicamente, nemmeno la FGCI. Io ero un pò un cane sciolto da questo punto di vista. Mi sono avvicinato negli ultimi anni delle scuole superiori, quindi primi anni ’70, ad uno dei gruppi più piccoli della sinistra extra-parlamentare, il Gruppo Gramsci, che aveva un radicamento forte nel Varesotto ed in parte anche a Milano: ci fu addirittura una fase in cui il confronto di leadership nell’università fra il Gruppo Gramsci e Capanna era ad un livello alto, quasi da egemonia nel movimento studentesco. Poi le cose sono andate ridimensionandosi e il Gruppo Gramsci è rimasto un gruppo piccolo, forte dal punto di vista intellettuale perché aveva al suo interno uomini che poi sono diventati grandi ricercatori, docenti universitari ecc.: si pensi ancor oggi a Marazzi, Migliarina, Màdera (che è uno dei fondatori), e altri ancora. Mi sono avvicinato proprio negli anni in cui c’era la crisi dei gruppi ed il Gruppo Gramsci stava lavorando sulle tesi dello scioglimento, sulla critica della logica del gruppo e sulla proposta di sperimentare una fase di movimento aperta e ampia per poi ridiscutere i temi dell’organizzazione, del partito, della rivoluzione e chi più ne ha più ne metta. Quindi, ho partecipato alla vita di questo gruppo proprio nella fase finale e sono entrato nella discussione sulle tesi di scioglimento. Lo scioglimento del Gruppo Gramsci è coinciso con lo scioglimento di Potere Operaio, e della parte di Potere Operaio più legata a Negri e non a Scalzone. E furono proprio i dirigenti del Gruppo Gramsci e di Potere Operaio ad incontrarsi per primi su questo terreno dell’autonomia diffusa, dell’autonomia come movimento, in pratica del movimento dell’Autonomia Operaia. Quasi immediatamente dunque, scioltisi i gruppi, sciolti Potere Operaio e il Gruppo Gramsci, ci fu questo tavolo comune di discussione e di costruzione del movimento dell’Autonomia Operaia. Fu lì il momento più importante dal punto di vista dell’elaborazione teorica, a cui cominciai a partecipare quando ero un ragazzo non ancora ventenne, studente delle superiori; e da allora ho seguito tutte le a fasi di sperimentazione dell’autonomia diffusa, quindi di Rosso dentro il movimento. Rosso era il giornale del Gruppo Gramsci, era l’organo del partito, ed era diventato poi il giornale del movimento: Rosso dentro il movimento era uno strumento alla cui redazione partecipavano dirigenti e militanti sia del Gruppo Gramsci che di Potere Operaio, quindi c’erano Negri, Bonomi e tanti altri compagni. Noi nel frattempo avevamo cominciato a lavorare nel territorio delle province di Varese e di Como per costruire il movimento dell’Autonomia, ed io ho seguito nella mia storia di militante politico soprattutto queste due province. Infatti mi ero nel frattempo spostato dalla provincia di Bergamo a questa zona, seguendo le traiettorie della crisi dell’industria tessile dove mio padre era impiegato, ed ero finito a risiedere a Seveso e a frequentare le scuole a Saronno, dove c’era un istituto tecnico in cui io ho concluso gli studi. Ho dunque vissuto nei primi anni ’70 la conoscenza del Gruppo Gramsci nel Varesotto, dove c’erano molti collettivi forti. Ho cominciato a lavorare su quel territorio prima di tutto sulle scuole, costruendo collettivi studenteschi: abbiamo cominciato a lavorare sul sociale, sulle fabbriche, costruendo veri e propri organismi autonomi in tutta la provincia di Varese e di Como. Ma parliamo di un arco di tempo estremamente stretto: basti pensare che dalla fine degli anni ’60 alla seconda degli anni ’70, quindi 8-9 anni, c’è stato il ’68-’69, c’è stata la crisi dei gruppi, c’è stata la prima sperimentazione dell’Autonomia intesa come movimento, nuovo soggetto, c’è stato il ’77 e Bologna………”

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

Accadeva Oggi

  1. 1599

    Immagine di copertina per il post

    Giordano Bruno

    Giordano Bruno (Nola, 1548 – Roma, 17 febbraio 1600) è stato un filosofo, scrittore e frate domenicano italiano, condannato al rogo dall’Inquisizione cattolica per eresia. Giordano Bruno, negli interrogatori cui fu sottoposto durante il tragico processo che segnò gli ultimi anni della sua vita, diede delle informazioni sui suoi primi anni. «Giordano della famiglia di […]

  2. 1976

    Immagine di copertina per il post

    La lotta dei Proletari in divisa

    12 gennaio 1976 12 gennaio 1976, in quasi tutte le caserme del Nord Italia moltissimi soldati scendono in sciopero bianco contro i trasferimenti: è solo il primo episodio di lotta di un anno che vedrà numerose iniziative tra i militari, volantinaggi, interventi pubblici, cortei e scioperi del rancio. Il 1976 è probabilmente l’anno in cui […]

  3. 1986

    Immagine di copertina per il post

    Nasce Jack London

    «Caro compagno, tuo per la Rivoluzione». Rileggendo Jack London Centoquarant’anni fa nasceva Jack London. E questo non è un saggio ma solo l’intreccio di alcune suggestioni. Nel 1905 Corto Maltese, l’antieroe di Hugo Pratt, è presente in Manciuria al tempo della guerra russo-giapponese. Qui incontra proprio il giornalista e scrittore Jack London. Fa la conoscenza anche con il personaggio che lo seguirà, […]