InfoAut
Immagine di copertina per il post

Blocco a Mirafiori

||||
||||

Nei primi anni settanta si era andata delineando all’interno degli stabilimenti Fiat di Torino una conflittualità tale da provocare la risposta della direzione che si sviluppò soprattutto su due punti, ristrutturazione e riconoscimento del ruolo dei delegati sindacali come mediatori.

Durante il marzo del ’73 si diffuse in tutte le fabbriche del torinese la lotta, già iniziata nel novembre del ’72, caratterizzata da parole d’ordine nuove e dal rifiuto consapevole del lavoro, diffuso principalmente tra i giovani operai, che per non essere riconosciuti e licenziati si coprivano il volto con i fazzoletti rossi.

Il 29 la Fiat Mirafiori venne occupata per tre giorni, il giorno successivo il blocco si estese al Lingotto, alla Bertone, alla Pininfarina, alla Spa Stura, alla Carello, alle Fonderie di Carmagnola, alla Sicam di Grugliasco.

Lunedì 2 aprile 1973 il blocco a Mirafiori e a Rivalta riprese con maggior sicurezza e organizzazione da parte degli operai che riuscirono anche a respingere i tentativi dei delegati del PCI che, con miserabili scuse, volevano forzare i blocchi per riprendere controllo di una situazione che gli era ormai sfuggita completamente di mano. Contemporaneamente, nelle zone di Grugliasco, gli operai delle fabbriche scendevano in strada in corteo organizzando diversi blocchi del traffico. Il giorno successivo in tutte le officine di Mirafiori ci furono assemblee in cui i delegati cercarono di far riprendere il lavoro senza però riuscire a fermare la lotta che durerà anche i giorni successivi.

Il 4 aprile, durante un’assemblea di massa alle carrozzerie di Mirafiori, mentre inizia ad essere discusso l’accordo proposto dai sindacati, venne posta un’altra questione da parte degli operai: il rientro dei compagni licenziati. Soprattutto su questo punto, nei giorni successivi, verteranno le richieste operaie.

Con la firma dell’accordo il 9 aprile la mobilitazione operaia scemò e la FIAT ne approfittò per continuare con la ristrutturazione e l’uso politico della cassa integrazione per fermare la conflittualità.

Guarda “I giorni della Fiat“:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

fiatmirafiorisciopero

Accadeva Oggi

  1. 1791

    Immagine di copertina per il post

    Massacro di Big Bottom da parte degli Uroni

    Con l’uccisione di undici civili nel Massacro di Big Bottom inizia in Ohio la Guerra indiana del Nord-Ovest Il massacro di Big Bottom fu una uccisione di massa perpetrata il 2 gennaio 1791 da indiani Lenape ed Uroni contro un fortino di coloni insediatisi per conto della Ohio Company of Associates lungo il fiume Muskingum che portò alla morte di […]

  2. 1862

    Immagine di copertina per il post

    Castellamare del Golfo, Arrivano i Savoia

    L’unità d’Italia costò tempo, fatica e tanto sangue. Dopo il 1861 però in Sicilia la situazione non era affatto migliorata e i siciliani, nei fatti, cambiarono solo il padrone: prima i Borboni e dopo la ingorda famiglia Savoia. Nonostante la spedizione dei Mille, la Sicilia era ancora terra di disordini e conflitti. Il 30 giugno […]

  3. 1977

    Immagine di copertina per il post

    Evasione da Treviso

    2 gennaio 1977 Domenica 2 gennaio 1977, Treviso, carcere di Santa Bona: un detenuto della sezione penale simula un malore e con altri nove prigionieri riesce a prendere in ostaggio una decina di guardie. Un centinaio di metri più in là, dove sono rinchiusi i detenuti politici, altri tre carcerati, estratti i coltelli, costringono i […]