Alcatraz: the end
Alcatraz è diventata negli anni la prigione più famosa al mondo: da quando lì, su quella roccia in mezzo al mare, il 12 ottobre del 1933 il Dipartimento della Giustizia degli Stati Uniti acquistò la caserma disciplinare dell’Esercito statunitense per costruire un penitenziario federale.
Proprio così ha avuto inizio la leggenda di Alcatraz, della fortezza inespugnabile sull’isola poco distante da San Francisco, del carcere più duro per tutti i detenuti, che durante l’ora d’aria potevano vedere da lontano la vita sulla baia di una delle città più famose d’America e sognare la libertà. Il mito di Alcatraz è proseguito fino al 21 marzo del 1963, quando il procuratore generale Robert F. Kennedy ne ordinò la chiusura per motivi economici, visti gli alti costi di gestione. Alcatraz divenne così una sorta di museo, un sito storico aperto al pubblico nel 1973 e ristrutturato poi nel 2015, con una serie di interventi costati ben 3 milioni di dollari.
Pensate che proprio durante questi lavori, venne scoperta un’antica fortezza militare costruita intorno alla metà dell’800 e trasformata poi in una linea difensiva durante la Guerra civile. Quando fu scoperta dall’esploratore Juan Manuel de Ayala, venne subito chiamata Isla de los Alcatraces (In spagnolo Isola dei Pellicani), per i numerosi uccelli che ci vivevano.
“Se si infrangono le regole della società si va in prigione, se si infrangono le regole delle prigioni ti mandano da noi”, questa è la famosa battuta del direttore del carcere nel film “Fuga da Alcatraz”.
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