La ballata di Hattie Carrol
Il 9 febbraio 1963 a Baltimore, nel Maryland, alcuni dipendenti dell’hotel Emerson, tutti afroamericani, furono aggrediti da un giovane bianco in preda all’alcool. La barista Hattie Carroll di 51 anni, madre di 11 figli e presidente del locale black social club, morì pochi giorni dopo in seguito alle gravissime ferite riportate nel corso del furioso pestaggio. L’aggressore, tale William Devereux “Billy” Zantzinger, in un primo momento incriminato per omicidio volontario, fu poi condannato alla ridicola pena di 6 mesi di carcere. Tanto valeva la vita di una persona di colore.
Ma la canzone di Bob Dylan lo condannò per sempre.
Nel 2001 Zanizinger espresse tutto il suo disprezzo nei confronti di Bob Dylan dicendo:
„e‘ un bugiardo figlio di puttana, è come la feccia feccia di un sacco merda. Avrei dovuto fargli causa e farlo finire in prigione“.
Testo della canzone:
LA MORTE SOLITARIA DI HATTIE CARROLL
William Zanzinger uccise la povera Hattie Carroll
Con un bastone che fece ruotare attorno al suo dito dall’anello di diamante
In un hotel di Baltimora frequentato dall’alta società.
Ed i poliziotti furono chiamati e la sua arma gli fu tolta
E lo presero in custodia giù alla stazione
E registrarono il fatto come omicidio di primo grado.
Ma voi che filosofate sulle disgrazie e criticate tutte le paure,
toglietevi il fazzoletto dalla faccia.
Non è il momento per le vostre lacrime.
William Zanzinger, che a 24 anni
Possedeva una fattoria di tabacco di 600 acri
Con ricchi genitori che lo curavano e lo proteggevano
E relazioni privilegiate con l’ ambiente politico del Maryland,
reagì al suo arresto con una scrollata di spalle
bestemmiava e scherniva, e la sua lingua sembrava ringhiare,
in pochissimo fu fuori su cauzione.
Ma voi che filosofate sulle disgrazie e criticate tutte le paure,
toglietevi il fazzoletto dalla faccia.
Non è il momento per le vostre lacrime.
Hattie Carroll era una cameriera della cucina.
Aveva 51 anni ed aveva dato alla luce 10 bambini
Che servivano i piatti e portavano via la spazzatura
E non si era mai seduta a capotavola
E non aveva mai parlato con le persone ai tavoli
Ma, dai tavoli, semplicemente ci puliva gli avanzi
E svuotava i portacenere su un intero altro piano,
fu uccisa da un colpo, abbattuta da un bastone
che attraversò l’aria e piombò nella stanza,
destinata e determinata a distruggere.
E non aveva fatto niente a William Zanzinger.
Ma voi che filosofate sulle disgrazie e criticate tutte le paure,
toglietevi il fazzoletto dalla faccia.
Non è il momento per le vostre lacrime.
Nell’aula giudiziaria, il giudice colpì con il suo martello
Per dimostrare che era tutto giusto e che le corti erano all’altezza
E che le leggi dei libri non potevano essere influenzate
E che anche i potenti vengono appropriatamente trattati
Una volta che la polizia li ha catturati
E che la scala della legge non ha né cima né fondo,
fissò in viso la persona che aveva ucciso senza motivo
e senza alcun preavviso.
E parlò attraverso il suo mantello, con tono profondo e distinto,
e con severità comminò, per pena e pentimento,
a William Zanzinger una condanna di 6 mesi.
Oh, ma voi che filosofate sulle disgrazie e criticate tutte le paure,
affondate profondamente il fazzoletto sulla vostra faccia
perché è questo il momento per le vostre lacrime.
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