Fiscalità: se una vignetta fa riflettere quanto un’analisi economica
Per questo ci ha colpito la vignetta di Vukic che riportiamo qui a fianco, che interviene sul recente annuncio del governo di voler aggiungere da fine anno 100€ al mese in busta paga di TFR. Che non è altro che la famosa liquidazione di fine rapporto (e già qui, come per i famigerati 80€, si segherebbero dal provvedimento autonomi e partire IVA), in ogni caso già spettante ai lavoratori.
Perché allora questo gioco delle tre carte? Che, tra l’altro vede l’opposizione di Confindustria, dato che gli anticipi del TFR vengono gestiti gerarchicamente dalle aziende per i propri investimenti immediati? Forse Renzi e Padoan pensano al rilancio dei consumi con una prosecuzione della “finanza creativa” di Tremonti con altri mezzi? L’impressione è che abbiano in realtà la necessità di iniziare a spremere il lavoro dipendente, loro elettorato di riferimento senza inimicarselo – ipotecando una, per quanto possibile ad oggi, serena vecchiaia per milioni di persone.
Per tornare alla nostra vignetta, può darsi che i 1200€ annui “aggiuntivi” di reddito non bastino ai più per scattare nella fascia contributiva superiore e “venire massacrati di nuove tasse” (o magari il TFR è esente). Però il tutto basta a mostrare la profonda arbitrarietà ed ambivalenza di un sistema fiscale da sceriffo di Nottingham, con una pressione che per alcuni soggetti sfiora il 50% dell’imponibile, e che con simili illusionismi sulle partite di giro (previdenza, IVA, ritenute…) dà briciole con una mano e si prende la torta con due altre.
Allora, come per tante elargizioni concesse gratuitamente dall’alto (en passant si potrebbe aprire un discorso anche su altri servizi, come ad esempio i social network…) e non conquistate con la lotta e l’organizzazione collettiva è sano porsi la domanda: “ma chi ci dà tutto questo cosa ci guadagna?”
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