Al via a Davos il meeting dei super ricchi del mondo: “I vostri sono affari di guerra, crisi sociale e climatica”
Al via la kermesse dei super ricchi mondiali presso l’esclusiva località sciistica di Davos, in Svizzera.
E’ iniziata questo martedì la 54esima edizione del World Economic Forum di Davos, alla presenza di 2800 leader di 120 Paesi, tra cui 60 capi di Stato o di Governo, che rappresentano l’elitè imprenditoriale e politica mondiale.
Fuori dalla blindatissima kermesse una manifestazione di centinaia di persone ha invece marciato da Küblis a Davos per la chiedere giustizia climatica e sociale, rivolgendosi ai vertici aziendali e ai capi di Stato presenti al Wef. Per sbugiardare le promesse dei big di Davos attivisti e attiviste hanno ricordato come “nonostante i leader si impegnino pubblicamente ad agire per il clima, per recarsi all’appuntamento molti di loro hanno utilizzato i loro inquinanti jet privati”. Ad aprire il corteo lo striscione “World Economic Failure: climate justice now”.
Dal 15 al 19 gennaio 2024 sono in programma cinque giorni per riflettere pubblicamente, attraverso centinaia di panel e dibattiti, sulle principali sfide mondiali, ma che in realtà celano dietro di sè affarismi e speculazioni. Come ha detto il presidente Klaus Schwab l’edizione di quest’anno è dedicata al tema “ricostruire la fiducia”, ma di che fiducia si tratta? Con noi per conoscere i retroscena di Davos Roberto Ciccarelli, giornalista de il Manifesto, autore de L’odio dei poveri edito Ponte alle Grazie. Ascolta o Scarica.
A scompaginare il dibattito dei big il nuovo studio di Oxfam “Disuguaglianza: il potere al servizio di pochi”, pubblicato proprio in occasione del forum economico mondiale, nel quale emerge come dal 2020 i cinque uomini più ricchi al mondo hanno più che raddoppiato le proprie fortune, mentre 5 miliardi di persone nel mondo versano in condizioni di povertà estrema.
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