Cantiere Tav: un buco nero di dispersione idrica
La denuncia rispetto all’enorme spreco di acqua all’interno del cantiere del tav era giunta con una serie di dati significativi già qualche mese fa da parte del Comitato Acqua Pubblica Torino e dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, proprio in occasione dell’allagamento del tunnel a Chiomonte, causato da un guasto durante i lavori per il quale nemmeno i vigili del fuoco vollero intervenire.
E’ chiaro che la necessità di approfondire il tema dell’acqua e delle risorse idriche sprecate vada ben oltre l’emergenza di questi giorni, infatti il movimento No Tav insieme a molte altre realtà che lottano per la salvaguardia dei territori hanno acceso i riflettori sulla questione idrica e della siccità ben prima che se ne iniziassero a preoccupare giornali e politica. In ogni caso, oggi più che mai risulta centrale ribadire come un’opera davastante come il tav abbia l’ennesimo punto debole, ossia la peculiarità di sprecare centinaia di litri d’acqua al secondo.
Il Comitato Acqua Pubblica ha inoltre, proprio in questi giorni, scritto una lettera indirizzata al sindaco della città e alla Conferenza dei sindaci dell’Autorità Territoriale ATO3 per esigere che la siccità e la dispersione idrica venissero affrontate come questioni prioritarie.
Ne abbiamo parlato con Manuela Sarzotti del Comitato Acqua Pubblica Torino
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