Cospito: la Cassazione stoppa il processo con il rischio ergastolo, mentre il tribunale di sorveglianza conferma il 41Bis
Stop al processo, celebrato dalla corte di Assise di Appello di Torino in cui l’esponente anarchico Alfredo Cospito è chiamato a rispondere di strage politica per due bombe carte esplose, senza feriti o vittime, fuori da una Scuola Carabinieri a Fossano, vicino Cuneo.
Accogliendo la richiesta della difesa, i giudici hanno sollevato questione di legittimità costituzionale e disposto la trasmissione degli atti alla Consulta. La norma in discussione è quella che impedisce l’attenuante di lieve entità se l’imputato è considerato recidivo: per Cospito, la Procura Generale ha quindi chiesto l’ergastolo, ma la Cassazione oggi, lunedì 19 dicembre 2022, ha ritenuto che al fatto contestato si possa comunque applicare la lieve entità del fatto.
Ancora Cospito: nelle stesse ore della Cassazione, il Tribunale di Sorveglianza ha respinto il reclamo contro il 41bis, la tortura di Stato chiamato eufemisticamente “carcere duro”, a cui resta quindi sottoposto nel penitenziario di Bancali, in provincia di Sassari. Cospito ha fatto sapere che lo sciopero della fame, in corso dallo scorso 20 ottobre, proseguirà. “E’ arrivato al limite”, dicono i legali, citando le evidenze del medico di fiducia.
Nelle ultime ore azioni dirette solidali con Cospito e altri prigionieri anarchici si registrano a Roma, Bologna, Cagliari e da ultimo in Val di Susa, contro banche e sedi della Lega.
L’intervista a Frank Cimini, giornalista, fondatore di www.giustiziami.it e collaboratore de Il Riformista, che segue da mesi la vicenda di Alfredo Cospito. Ascolta o scarica
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