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Ramy: noi non vi perdoniamo

I video che sono usciti ci fanno ribollire le vene, ci rendono impossibile mandare il boccone giù come ogni volta.

da CUA Torino

Questa volta vogliamo andare nelle strade come giovani dimenticati, esclusi, che ogni giorno devono lottare per vivere in questo mondo. Non serviva un video di una telecamera per mostrarci la verità. Ramy è stato ucciso ed è stato ucciso dai carabinieri. Politici, media e commentatori si sono subito lanciati nella caccia al reato e al colpevole, mostrando solidarietà alle solite forze di polizia che impunite continuano a comportarsi da nulla più di gang mafiose nei quartieri popolati da soggetti marginalizzati e dimenticati, se non quando c’è da vomitare le solite logiche razziste e classiste per fare la bella campagna istituzionale.

Non ci stupisce sentire gli sbirri esultare quando vedono cadere un ragazzo investito mortalmente schiacciato tra la volante e un palo, d’altronde siamo sacrificabili, che si muoia sotto una trave o che siamo ritenuti di troppo e allora dobbiamo essere inseguiti manco fossimo leader mafiosi o criminali.

Come non ci stupisce la violenza razzista della polizia, la stessa che ha ucciso Moussa Diarra a Verona o Oussama Ben Rehba a Padova, morti che dopo un anno e più, ancora non trovano giustizia. A chi blaterava già condanne e sventolava la testimonianza degli sbirri: dovete guardarvi allo specchio e sputarvi in faccia.

A chi reputa i giovani di questo paese la feccia della terra non considerando che tutta la violenza che viviamo l’avete creata voi: siete la vergogna di questo paese.

Per Ramy saremo in piazza a migliaia, tutti noi a cui è stato preso tutto, siamo pronti a farvela pagare. Ci vediamo giovedì alle 19:30 a Porta Palazzo.

Giustizia per Ramy!

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pubblicato il in Divise & Poteredi redazioneTag correlati:

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