Riprendiamo questa lettera-appello di alcuni avvocati che seguono i processi contro gli anarchici e che continuano a notare una progressiva “ideologizzazione” dei tribunali che sempre di più si esprimono in base al tipo d’autore, piuttosto che alla gravità dei fatti contestati.
L’appello raccoglie i bisogni dei detenuti di fronte al sovraffollamento, alla mancanza di affettività e all’utilizzo di strumenti detentivi inutilmente crudeli che negli ultimi anni sono stati ampiamente applicati nel diritto penale e penitenziario.