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Nasce Bertold Brecht

Il 10 febbraio del 1898 ad Augusta, in Germania, nacque Bertold Brecht, uno dei più famosi drammaturghi tedeschi del XX secolo. La sua educazione, impartitagli dalla madre luterana, fu rigidamente protestante, ma non fu così invasiva da chiudergli gli occhi di fronte al mondo.

Di tutte le cose sicure, la più certa è il dubbio.”
 
Brecht dimostrò fin dalla giovinezza uno spiccato senso critico, che gli valse non pochi fastidi. Nel 1916 evito per poco l’espulsione dalla scuola, a causa di un tema in cui sostenne che l’elogio della morte eroica altro non è che uno strumento di propaganda. Iniziò a scrivere le prime poesie e canzoni, e dopo un’adolescenza spesa a rincorrere miti romantici e di patriottismo, si avvicinò al movimento spartachista intorno al 1919.
Negli anni ’20 si trasferì a Berlino, scrisse diverse opere teatrali, e approfondì gli studi su Marx ed Engels. Dal 1927 iniziò collaborare con il collettivo di scrittura teatrale filomarxista “Piscator-Bühne”. Fu qui che maturò la sua concezione di un teatro che doveva coinvolgere lo spettatore e risvegliarne la coscienza politica. Stravolse e ruppe il “quarto muro” che divide attore da fruitore, pur tenendosi sempre distante dal neorealismo sovietico, che muoveva ad educazione e normalizzazione dell’immaginario collettivo.

“Prima viene lo stomaco, poi viene la morale.

Non fu mai un comunista troppo attivo nella militanza, ma nel suo essere un intellettuale di sponda riuscì a cogliere quelle contraddizioni reali che troppo spesso dimentica chi assurge al ruolo di pensatore e teorico.

Nel ’33 dovette fuggire dalla Germania, e lasciò Berlino il giorno dopo il rogo del Reichstag ad opera dei nazisti. Dal 1933 al 1941 si rifugiò in Francia, Danimarca, Svezia e Finlandia, viaggiando molto per rappresentare i suoi testi teatrali. Partecipò a Parigi al Congresso Internazionale degli Scrittori Antifascisti nel ’35, e scrisse diverse opere contro il Reich. Nel ’41 attraversò la Russia e si imbarcò a Vladivostok per stabilirsi in California.
 
 
“Cos’è lo svaligiare una banca rispetto al fondarne una?

Neanche il soggiorno americano fu troppo tranquillo. Nel 1947 venne chiamato a presentarsi di fronte al Comitato per le Attività Antiamericane per rispondere dell’accusa di comunismo. Fuggì nuovamente in Europa, e si fermò a Zurigo, essendogli vietato l’ingresso in Germania Ovest. Riuscì infine a ristabilirsi a Berlino est dove fondò il teatro Berliner Ensemble. Non ebbe rapporti sempre distesi con il partito comunista della DDR, tanto che diverse rappresentazioni delle sue opere furono vietate.

“Sventurata la terra che ha bisogno d’eroi.”

Morì il 14 agosto 1956. Secondo le sue volontà venne sepolto senza cerimonie in un angolo vicino alla strada del cimitero di Chausseestrasse, sotto una lapide di pietra grezza con incise le sole lettere del suo nome.

Guarda “BERTOLT BRECHT – A CHI ESITA“:

 

 

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