InfoAut
Immagine di copertina per il post

Olga Bancic

||||
||||

Nata il 10 maggio 1912, decapitata il 10 maggio 1944. Nata Golda Bancic (nota anche con il nome di battaglia francese Pierrette) è stata un’ebrea comunista rumena, nota per il suo ruolo nella Resistenza francese durante la seconda guerra mondiale.

Olga Bancic nacque da una famiglia ebrea a Chişinău, Bessarabia, che allora faceva parte dell’Impero Russo. La regione divenne parte del Regno di Romania dopo la prima guerra mondiale e il crollo dell’impero. A dodici anni lavorò in una fabbrica di materassi e si unì al movimento del lavoro locale, partecipando a uno sciopero. Nonostante la sua età, fu portata in carcere e picchiata. Componente attiva del Partito comunista rumeno (PCR), Olga fu fermata e arrestata più volte nel corso dell’anno 1930. Nel 1938, fuggendo dalla Romania di Ion Antonescu alleata con la Germania nazista, si recò in Francia dove aiutò i militanti di sinistra nel trasporto delle armi in Spagna alle forze repubblicane che combattevano nella guerra civile. Nel 1939 poco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale, nacque Dolores, figlia di Olga e Alexandru Jar, scrittore e militante comunista. Per garantire la sua incolumità, la bimba fu lasciata ad una famiglia francese prima dell’avvio dell’occupazione tedesca. Insieme al marito Jar, Bancic si unì ai Franchi tiratori partigiani – manodopera immigrati, un gruppo armato con sede a Parigi (FTP-MOI), e partecipò a circa 100 atti di sabotaggio contro la Wehrmacht, aiutando anche nella fabbricazione e al trasporto di esplosivi. Ciò avveniva in un momento in cui il Partito Comunista Rumeno, indebolito dalle continue repressioni, si era diviso in diversi gruppi autonomi. Come Gheorghe Marin Gaston, Bancic fu tra gli attivisti rumeni integrati nel Partito Comunista Francese. Fu arrestata dalla Gestapo il 6 novembre 1943 e torturata. Il 21 febbraio 1944, Bancic, Manouchian, e ventuno uomini furono condannati a morte; tutti gli imputati di sesso maschile furono fucilati il giorno dopo a Mont-Valérien. Bancic, invece, fu deportata in un carcere a Stoccarda, dove fu decapitata con l’ascia nel giorno del suo trentaduesimo compleanno. Durante il suo trasporto verso il carcere, Bancic scrisse una lettera alla figlia Dolores (da lei chiamata Dolores Jacob) e la gettò fuori dal finestrino, nella speranza che qualcuno trovandola la recapitasse alla figlia. Finita la guerra, Dolores e suo padre Alexandru Jar, tornarono in Romania, dove Jar lavorò come scrittore sotto il nuovo regime comunista, fino a cadere in disgrazia a metà degli anni 1950. Negli anni del dopoguerra, le autorità comuniste intitolarono diverse strade in Romania in onore di Bancic, ed eressero piccoli monumenti nella sua memoria. Bancic è interpretata dall’attrice Olga Legrand nel film francese L’armée du crime (2009) sul gruppo Manouchian, diretto da Robert Guédiguian.

Guarda “Olga Bancic“:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

Accadeva Oggi

  1. 1871

    Immagine di copertina per il post

    La Comune di Parigi

    Il 25 marzo 1871, i cittadini di Parigi, che già dal 18 marzo avevano, con una rivolta, assunto il controllo della capitale, prendono anche formalmente il governo della città, dando inizio a quell’esperienza rivoluzionaria che prese il nome di Comune di Parigi. La Comune di Parigi si inserisce in un contesto europeo di profondi mutamenti […]

  2. 1977

    Immagine di copertina per il post

    Rodolfo Walsh e i Montoneros

    Rodolfo Walsh nasce il 9 gennaio 1927 in Patagonia. Dopo aver scritto alcuni romanzi polizieschi, come Variazioni in Rosso (1953), diventa famoso per Operación Masacre (1957), considerato un capolavoro del giornalismo investigativo. Il libro racconta una strage di civili compiuta l’anno prima dall’esercito per ordine del presidente, il generale Aramburu, come rappresaglia per un tentativo […]

  3. 1980

    Immagine di copertina per il post

    I Volsci: marzo 1980

    Vorrei dire qualcosa sulla manifestazione di sabato 22. Chi ha bruciato l’autobus per le olimpiadi di Mosca? Che vi fossero diecimila compagni alla manifestazione di sabato 22 è un fatto assodato da chiunque, tanto più assodato da quegli addetti ai lavori, i pennaioli, che da sempre hanno zigzagato tra le cosiddette cifre politiche. Probabilmente non […]