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Torino – Dall’assemblea autonoma di classe

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Compagni,

l’attacco condotto con i licenziamenti alla FIAT rappresenta la continuazione fin dentro la composizione di classe, dell’attacco complessivo che Stato e impresa stanno conducendo contro tutta la rete organizzata, politica e sociale, che ha condotto l’ultimo ciclo di lotte.

I diecimila nuovi assunti alla FIAT hanno destabilizzato, in questi ultimi due anni, il progetto capitalistico cli tregua sociale e di rilancio della produttività.

L’obbiettivo è di bloccare le stesse basi di riproduzione dell’operaio sociale dentro la grande fabbrica, isolando e colpendo quella che si è manifestata come progettualità comunista, irriducibile antagonismo allo Stato e all’organizzazione del capitale.

Ridotto il peso, politico e sociale, della figura dell’operaio massa attraverso la ristrutturazione, strisciante ed aperta, condotta con la piena responsabilità di Sindacato e PCI, Stato e capitale vogliono oggi riprendere il controllo su quella che si è manifestata come la composizione antagonista, intersezione di operaio di fabbrica, operaio dei servizi, precariato e disoccupati.

I licenziamenti alla FIAT sono la logica continuazione dell’operazione partita il 7 aprile, il cui obbiettivo è la ridefinizione del rapporto di forza, politico, tra movimento autonomo di classe e Stato e capitale.

Il PCI e il sindacato hanno la responsabilità piena di questo attacco condotto contro 1e avanguardie comuniste e la nuova composizione di classe. La loro impotenza a garantire il controllo e la pace sociale, il fallimento della politica del compromesso storico, della linea dei sacrifici, nei confronti di questi proletari sono all’origine della loro protervia repressiva, del loro farsi Stato.

Con questo attacco lo Stato tenta di rimettersi in linea con i livelli di repressione europea, ricercando una pace sociale che elimini gli elementi di squilibrio prodotti dalle lotte operaie e proletarie sui livelli di profitto e sugli stessi livelli di spesa dello Stato.

Compagni,

se lo scontro è politico, la risposta non può limitarsi alla semplice “solidarietà” ai licenziati.

Il problema va assunto nell’interezza del programma comunista, fatto di iniziative militanti, di diffusione dell’illegalità di massa capaci nel concreto di modificare i rapporti di forza, disarticolando nella sua interezza il comando capitalistico.

Và rotto l’accerchiamento politico-militare sviluppatosi con l’operazione 7 Aprile, i cui sviluppi si sono avuti con la montatura poliziesca-repressiva contro i compagni dei C.A.O. di lotta.

Nessuno si illuda, il capitale e il sistema dei partiti, il sindacato, hanno registrato nell’autonomia operaia, e soprattutto nella continuità di organizzazione comunista o di contropotere proletario, il loro mortale nemico.

Rompere l’accerchiamento contando soprattutto sulle proprie forze è un compito per tutte le forze del movimento comunista organizzato dell’autonomia operaia. Nessuna tregua sociale neanche su un solo aspetto della nostra pratica e del nostro patrimonio di lotta, nessuna mediazione se non da posizioni di forza e con discriminanti precise.

Riprendere le lotte sul salario sociale, contro la produttività e il comando di fabbrica· e sociale, sui prezzi, sulla riappropriazione del reddito.

Riprendere l’illegalità di massa e gli spazi politici comprese le manifestazioni nelle piazze.

I compagni indicono una giornata di lotta e mobilitazione autonoma nazionale il 16 novembre, in coincidenza con il processo ai licenziati della FIAT.

LIBERTA’ PER I COMPAGNI DEL 7 APRILE.

LIBERTA’ PER I COMPAGNI DANIELE, GIORGIO E LUCIANO.

LIBERTA’ PER TUTTI I PRIGIONIERI COMUNISTI E I PROLETARI CHIUSI NEI LAGER DI STATO.

Torino, 10 Novembre 1979.

ASSEMBLEA NAZIONALE DELL’AUTONOMIA

OPERAIA ORGANIZZATA

MOZIONE DELL’ASSEMBLEA DEL MOVIMENTO AUTONOMO DI CLASSE TENUTASI A TORINO IL 10 NOVEMBRE 1979 E CONVOCATA DAI COLLETTIVI OPERAI FIAT.

HANNO ADERITO: COLLETTIVI POLITICI VENETI PER IL POTERE OPERAIO, COLLETTIVI POLITICI DI MILANO, COLLETTIVI AUTONOMI DI NAPOLI, COLLETTIVO POLITICO CATANESE PER IL POTERE OPERAIO, COMITATI AUTONOMI OPERAI DI ROMA, COMITATO COMUNISTA DI UNITA’ DI LOTTA, COORDINAMENTO ORGANISMI AUTONOMI DI VARESE-COMO, LOTTA CONTINUA PER IL COMUNISMO DI MII.ANO, CENTRO DI INIZIATIVA COMUNISTA VENETO.

RADIO: SHERWOOD DEL VENETO, BLACK OUT, ONDA ROSSA, CENTRO DI COMUNICAZIONE COMUNISTA VENETO.

RIVISTE: AUTONOMIA, SOVVERSIVO, VOGLIAMO TUTTO, VOLSCI, ROSSO, ROSSO DI SERA.

Guarda “Assemblea Nazionale Autonomia Operaia, Torino 10.11.1979 Indetta a seguito dei 61 licenziamenti Fiat“:

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pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

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