Muore il poeta Ghiannis Ritsos
L’11 novembre 1990 muore il “Poeta dell’ultimo secolo prima dell’Uomo”, il greco Ghiannis Ritsos.
Comunista, prese parte alla resistenza antinazista organizzando tra i partigiani attività culturali e teatrali. Negli anni tra il 1948 e il 1952 subì il campo di concentramento e il confino. Dopo il colpo di stato del 1967 fu nuovamente deportato e torturato. Solo in seguito alla protesta internazionale fu posto, gravemente malato, in libertà vigilata a Samos. Ghiannis Ritsos è una delle voci poetiche più forti della grecità contemporanea.
Riportiamo qui di seguito una sua poesia:
“Lettera a Joliot-Curie”
Sono ormai anni che andiamo errando
Da isola deserta ad isola deserta
Con il fardello della tenda sulle spalle
Senza fare in tempo a montar le tende
Senza fare in tempo a posare due sassi per metter sopra la pentola
Senza fare in tempo a farci la barba e a fumare una sigaretta.
Un’adunata dopo l’altra
Un’angheria dopo l’altra
Portando in tasca antiche fotografie della primavera
Sempre più sbiadite irriconoscibili.
Era questo il nostro giardino? Com’era?
Com’è una bocca che dice t’amo?
Come sono due mani che rimboccano la coperta fino alle spalle
Mentre dormi nella camicia appena lavata del sorriso?
Non ricordiamo.
Ricordiamo soltanto
Una voce che brilla nella notte
Una voce dolce che dice: libertà e pace.
(…)
Cosi da isola deserta a isola deserta
Portando da una pena all’altra il nostro fagotto
Portando il nostro cuore nel nostro fagotto
Portando la nostra fede nel cuore
Tante volte senza pane
Tante volte senz’acqua
Con le mani in catene
Senza avere il tempo di far confidenza con un albero o una finestra
Con le mani sempre in catene
Dato che siamo uomini tanto semplici
Certe teste dure
Che mai abbiamo smesso d’amare,
come te, libertà e pace.
(Ghiannis Ritsos)
Guarda “L’Infedele Moni Ovadia legge Yiannis Ritsos 2012 02 20.wmv“:
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