InfoAut
Immagine di copertina per il post

Terni-Luigi Trastulli

||||

Il 17 marzo 1949 avviene l’assassinio da parte della polizia di Scelba dell’operaio comunista Luigi Trastulli durante una manifestazione contro l’adesione dell’Italia alla NATO a Terni.

Il “Messaggero’ descriveva l’accaduto con un articolo il 18-3-1949 in questo modo:

“… Avendo la polizia proceduto al fermo di sei giovani sorpresi ad affiggere dei manifesti non autorizzati, le Commissioni Interne decidevano di inscenare un comizio al Politeama e a tale scopo, pur sapendo che i cortei non erano autorizzati, davano ordine alle maestranze di raggiungere in formazione il teatro.

Quando la Celere è giunta nei pressi delle Acciaierie, stazionando a circa 60 metri dalla massa, due funzionari sono scesi dalle macchine ed hanno cercato di convincere i dirigenti degli operai che dovevano recarsi alla spicciolata al Politeama.

Al rifiuto opposto da alcuni elementi, che già si avviavano verso la città trascinandosi gli altri dimostranti, i funzionari hanno ancora tentato invano di evitare l’urto con la polizia. Poco dopo, iniziatisi i tafferugli, è stato dato ordine agli agenti che si trovavano in una grande jeep di sparare qualche colpo in aria.

Contemporaneamente si udivano esplosioni di armi da fuoco che si presumono provenienti dal refettorio delle Acciaierie e dal secondo piano di un palazzo lì prossimo. Nello stesso momento cadeva vicino alla jeep principale una bottiglia contenente liquido incendiario che ha prodotto una detonazione e una fiammata.

È stato a questo punto che le macchine della Celere hanno iniziato il carosello.

Persistendo la resistenza è stato fatto uso di talune bombe lacrimogene e quindi è stato sparato qualche colpo.

Il bilancio dello scontro registra un morto, tale Alvaro Trastulli di 21 anni, 9 feriti tra i dimostranti, e 10 agenti contusi per il lancio dei sassi.

La salma del Trastulli sarà intanto sottoposta ad autopsia per stabilire se ad ucciderlo furono le armi della Polizia o quelle di altri.

In serata la calma ritornava in città, ma i dirigenti della Camera del Lavoro riuniti d’urgenza deliberavano per oggi uno sciopero generale di 24 ore”.

COSÌ invece lo racconta un testimone operaio dei fatti:

“Quando questi operai so’ usciti dalla fabbrica, so’ usciti a scaglioni, perché fòri c’erano le camionette della polizia. Questo il fatto, non è come oggi. Ma viale Brin, viale Brin, ce l’hai presente: da porta Valnerina era un nugolo di camionette, li poliziotti co’ li manganelli su le mani, che tu annavi pe’ conto tuo, su pe’ lu marciapiedi, e quello arrivava là e te spaccava magari ‘na recchia. E te diceva, ch’annavi girando? Però so’ usciti come escono gli operai, esasperati dalla paura del posto de lavoro, ma co’ na certa disciplina, pensando di anna’ a manifestare: perché l’operaio era convinto di andare alla manifestazione col discorso che si fa in piazza, per fa’ vedere quello che stava succedendo, per rende l’opinione pubblica de quello che stava succedendo. Invece poi le cose so’ state diverse. E’ uscito un gruppo, so’ usciti du’ gruppi, usciti tre gruppi, a un certo momento c’è stata la sparatoria. E successa la sparatoria mentre che scappava ‘sto disgraziato, ‘sto ragazzo, ventun anni, è stato falciato da una raffica de mitra che poi ha falciato tutto il muro… che poi è stato una fortuna che s’è incontrato a salta’ lui solo, perché non te facevano scappa’ da lo cancello, i cancelli erano bloccati dalla polizia… E questi hanno sparato. Fortunatamente, s’è trovato questo solo, sennò poteva ammazza’ venti, trenta persone… No’ lo so quello che sarebbe successo. Però è stata un’arma a doppio taglio, perché s’è visto il sangue, il sangue. E quando pe’ Terni uomini come noi, come altra gente, hanno gridato “hann’ammazzato gli operai”, quand’hanno sentiti gli spari – un po’ vivo ancora l’eco degli spari della guerra, perché Terni martoriata dai bombardamenti com’era stata – la gente non ha capito più gnente. Da le finestre, chi glie lanciava – ma le donne addirittura – piatti, padelle quando passavano le camionette della polizia. Ma dico, era, sembrava il giorno del giudizio. Quando abbiamo sfilato per viale Brin per anda’ verso la piazza, era cose dell’altro mondo: ma addirittura la gente per corso Tacito, la via nuova de corso Tacito che porta in piazza, centinaia de persone su li tetti, pronti già a tira’ le tegole alla polizia… Ma era una cosa tremenda, una cosa tremenda: pompe d’acqua, legni pe’ fa’ le barricate perché dice che da Roma dovevano affluì altri rinforzi, cantieri votati de legni messi lì pe’ non fa’ passa’… Insomma, e stato un momento de… E è annata avanti questa lotta, è riuscita. Ma, è riuscita al punto d’anna’ alla mediazione. Ecco, quest’è il fatto. Perché si capisce, pe’ riusci’ quella lotta doveva scoppia’ la rivoluzione”.

Guarda “Il diciassette marzo – Canto per Luigi Trastulli (Iole Peri)”:

Guarda “In memoria di Luigi Trastulli“:

Guarda “Terni: Anniversario uccisione Luigi Trastulli, la famiglia “La polizia aveva ordine di sparare”“:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

Accadeva Oggi

  1. 1943

    Immagine di copertina per il post

    Il Gobbo del Quarticciolo

    16 gennaio 1945 Il 10 settembre del ’43, il Gobbo affrontò un manipolo di tedeschi in perlustrazione. Partigiano a suo modo: mirava ad uccidere e infliggere castighi. Il mito del Gobbo, poi, conobbe la sua fama soprattutto durante i primi mesi del 1944, quando si fece notare per aver disarmato due avanguardisti che lo minacciavano […]

  2. 1944

    Immagine di copertina per il post

    Giovanni Pesce in Azione

    Il 16 Gennaio, Giovanni Pesce si trova a Torino, 4 giorni prima il 12 Gennaio era in Via Gioberti. Fa freddo, il tempo trascorre lentamente. Tedeschi e fascisti mi passano vicino, potrebbero notarmi. Ma mi sento deciso, c’è in me la sicurezza di riuscire. Ecco, finalmente, i due ufficiali tedeschi dello stato maggiore che devo […]

  3. 1989

    Immagine di copertina per il post

    Riot’s Of Miami

    16 gennaio 1989 La rivolta di Miami del 1989 fu scatenata dopo che l’agente di polizia William Lozano sparò a Clement Lloyd, un uomo afroamericano che in sella alla sua moto non si fermò all’alt della polizia, l’uomo alla guida della moto fu raggiunto dai proiettili del poliziotto e la moto finii la corsa contro […]