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Andrés Nin e il POUM

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Andrès Nin, fu una delle figure importanti del movimento marxista rivoluzionario in Spagna, nacque a El Vendrell (Terragona) il 4 febbraio del 1892. Suo padre era un calzolaio e sua madre una contadina.

Il padre di Nin nutriva un forte affetto per suo figlio e fece molto sacrifici per dargli uno sbocco sociale. Terminati gli studi, il giovane maestro si trasferì a Barcellona, dove sì fermò alla vigilia della Guerra Mondiale del 1914.

Nin arrivò nella capitale catalana in un momento di grande fermento politico, sociale e culturale. Era l’epoca dell’ascesa folgorante del sindacalismo rivoluzionario. La neutralità nella guerra mondiale fu una scelta eccellente per la borghesia catalana. La crisi del capitalismo causò una forte immigrazione. il proletariato di Barcellona e dei più grandi centri industriali della Catalognia, cresceva e si consolidava grazie all’apporto umano di migliaia di contadini provenienti dall’Andalusia. L’espansione industriale diede un impulso considerevole alla concentrazione e all’organizzazione della classe lavoratrice.

Come tanti ragazzi della sua generazione, Andrès Nin si sentì attratto dal movimento operaio….. Lo sciopero generale rivoluzionario dell’agosto del 1917, le lotte implacabili contro il padronato catalano con i lavoratori della CNT, e finalmente la rivoluzione russa lo colpirono profondamente.

Il movimento operaio era quasi interamente controllato dalla CNT e solamente il sindacalismo rivoluzionario era in grado di mobilitare grandi masse proletarie e difendere vigorosamente gli interessi della classe lavoratrice.

Nel 1918, Nin organizzò il Sindacato delle Professioni della CNT. Divenne amico intimo di Salvador Segui, segretario generale della CNT e collaborò strettamente con Angel Pestana, Evelio Boal, David Rey, Manuel Buenacasa, Joaquin Maurin e i massimi dirigenti sindacali di quel periodo.

La CNT celebrò il suo II Congresso Nazionale nel dicembre del 1919, nel Teatro della Commedia di Madrid. I rappresentanti di più di 700.000 operai organizzati esaminarono essenzialmente due problemi: l’unità sindacale con l’UGT e l’adesione all’Internazionale Comunista, fondata mesi prima a Mosca. Tenendo conto della situazione spagnola e le caratteristiche del movimento operaio, la rivoluzione di ottobre vittoriosa trovò ripercussioni formidabili nel paese. Tra il 1917 e il 1921, la solidarietà con la Rivoluzione Russa e la questione della III Internazionale dominarono tutti i dibattiti delle organizzazioni operaie.

Nin scrisse un documento importantissimo nel congresso alla Commedia, difendendo con energia l’adesione alla III Internazionale:

“Io sono un fanatico dell’azione, della rivoluzione; credo più nelle azioni che nelle ideologie e nelle questioni astratte. Sono un ammiratore della rivoluzione russa perchè essa è una realtà…..Sono con la III Internazionale perchè essa è una realtà, perchè dalla cima delle ideologie rappresenta un principio di azione, un inizio di coesistenza di tutte le forze coerentemente rivoluzionarie che aspirano a creare il comunismo in modo immediato.

Il Congresso si pronunciò a favore delle tesi di Nin e dei suoi compagni e decise di “dichiarare di aderire all’Internazionale Comunista per il carattere rivoluzionario che la compone”.

Poco dopo, il Comitato Nazionale della CNT designò una delegazione di tre militanti che potevano andare a Mosca. Però solamente Angel Pestana potè andare in Urss alla fine del giugno del 1920, dove si pronunciò per la creazione dell’Internazionale Sindacale Rossa (ISR) e firmò il documento del II Congresso dell’Internazionale Comunista con Lenin, Trotsky e Bucharin.

Alla morte di Evelio Boal, nel marzo 1921, Andres Nin lo sostituì nella segretaria generale della CNT. Nin y Candela, un dirigente della CNT, furono vittime di un attentato. Canela fu assasinato mentre Nin si salvò perchè si getto immediatamente al suolo appena si era accorto della presenza di uomini armati. Nin fu incarcerato diverse volte.

Nell’aprile del 1921 si celebrò clandestinamente una riunione della CNT. I dirigenti russi avevano invitato la CNT ad inviare una delegazione al III Congresso dell’Internazionale Comunista. L’assemblea nominò una delegazione formata da Andres Nin,Joaquin Maurin, Hilario Arlandis e Jesus Ibanez.

Era l’inverno del 1921. I bolscevichi stavano vincendo la Guerra Civile. L’Armata Rossa, creata da Trotsky composte da truppe operaie, stava lottando vittoriosametne contro le truppe bianche.

Il rumore attorno alla rivoluzione tedesca e l’insurrezione spartachista stava alimentando la prospettiva della rivoluzione europea.

Nin, Maurin, Arlandis e Ibanez erano molto giovani e arrivarono a Mosca rappresentando una grande organizzazione operaia, a differenza di altri delegati, che rappresentavano molto poco nei loro rispettivi Paesi. Il grande scrittore Victor Serge descrisse l’arrivo della delegazione con queste parole:

“Nin arriva da Barcellona. E’ giovane, magro, con una fluente capigliatura ondulata, uno sguardo allegro dietro i suoi occhiali, una voce con un forte tono che rivela la fermezza.”

I delegati spagnoli discuterono insieme con Lenin, Trotsky, Zinoviev, Kamenev, Radek, Rikov e altri dirigenti bolscevichi.

Nin in Unione Sovietica si avvicino a quei bolscevichi che criticavano Stalin e per un breve periodo fu segretario di Leon Trotsky. Per questo nel 1929 viene espulso dalla Russia. . Al suo ritorno in Spagna nel 1935, si unì a Joaquin Maurin per formare il Partito dei lavoratori dell’unificazione marxista (POUM). Questo rivoluzionario partito comunista fu influenzato dalle idee politiche di Trotsky ma mantenne una sua forte autonomia.

Il POUM era molto forte in Catalogna . Nel resto della Spagna ha avuto un impatto limitato e nel 1935 si stima che POUM avesse circa 8.000 membri. Dopo che il Fronte popolare ottenne la vittoria, Nin divenne ministro di giustizia. Durante la guerra civile spagnola il Poum è cresciuto rapidamente e alla fine del 1936 erano 30.000 con 10.000 uomini nella Milizia armata.

Tuttavia, dopo che il rappresentante di Stalin Vladimir Antonov-Ovseenko , minacciò la sospensione degli aiuti russi, nel dicembre del 1936 il governo del fronte popolare accettò di licenziare Nin come ministro della giustizia, anche gli altri uomini del POUM furono allontanati dal governo.

Joseph Stalin nominò Alexander Orlov come consigliere del Politburo sovietico presso il governo del Fronte Popolare . Orlov e i suoi agenti dell’NKVD avevano il compito non ufficiale di eliminare i sostenitori di Trotsky, l’arresto e l’esecuzione dei dirigenti del Partito dei Lavoratori (POUM) e della Confederazione Nazionale di Trabajo (CNT) e I libertari della FAI.

Gli agenti NKVD, e del Comintern leali a Stalin, accusarono Nin di collaborazione con i franchisti e di spionaggio.

Alexander Orlov ordinò l’arresto di Nin. George Orwell spiegò cosa accadde a Nin nel suo libro Omaggio alla Catalogna (1938): “Il 15 giugno la polizia aveva improvvisamente arrestato Andres Nin nel suo ufficio e la stessa sera aveva fatto irruzione nell’Hotel Falcon e arrestato tutte le persone in esso, per lo più miliziani in congedo. Il posto fu immediatamente convertito in prigione, e in pochissimo tempo fu riempito fino all’orlo di prigionieri di ogni tipo. Il giorno successivo il POUM fu dichiarato un’organizzazione illegale e tutti i suoi uffici, bancarelle di libri, sono stati sequestrati i sanatori, i centri di aiuto rosso e così via. Nel frattempo la polizia stava arrestando tutti quelli su cui potevano mettere le mani, su chi era noto per avere legami con il POUM “

Nin è stato torturato per diversi giorni. Jesus Hernández , un membro del Partito Comunista , e Ministro della Pubblica Istruzione nel governo del Fronte Popolare , in seguito ha ammesso: “Nin non si stava arrendendo. Stava resistendo fino a svenire. I suoi inquisitori stavano diventando impazienti. Decisero di abbandonare il metodo secco Poi il sangue scorreva, la pelle si staccava, i muscoli lacerati, la sofferenza fisica spinta ai limiti della resistenza umana. Nin resistette al dolore crudele delle torture. “

Andres Nin fu giustiziato il 20 giugno 1937.

Guarda “POUM Una vida per la utopia – Documental guerra civil 30 minuts TV3“:

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