InfoAut
Immagine di copertina per il post

Cinque italiani linciati per una capra

||||

LINCIATI PER UNA CAPRA, STORIA DI CINQUE ITALIANI VITTIME DEL RAZZISMO NEGLI STATI UNITI

 

Il 20 luglio 1899 la capra di Francesco Difatta entrava nel giardino del sig. Hodges, medico e coroner della contea di Tallulah, in Louisiana, suo confinante.

Non era la prima volta che accadeva ma sarebbe stata l’ultima che quell’animale veniva a brucare nel suo terreno, pensò il rispettabile dottore. Così si recò dal proprietario della bestiola per attaccare bottone e dargli la lezione che si meritava.

Ne scaturì una lite furibonda durante la quale Hodges tirò fuori la pistola. Allora Giuseppe Difatta, accorso in difesa del fratello, sparò al coroner ferendolo. Il colpo fece arrivare sul luogo decine di residenti che preso atto della situazione decisero di farla pagare agli italiani. Francesco, Giuseppe e Carlo, il terzo fratello, insieme a Rosario Fiducia e Giovanni Cerami, con cui lavoravano nel commercio di frutta e verdura, dovettero barricarsi dentro la propria abitazione e far vedere alla folla inferocita che erano bene armati.

Quando sopraggiunse lo sceriffo della cittadina però non opposero resistenza. Tre di loro furono arrestati mentre Giuseppe con il fratello Carlo si diede alla macchia.

Avevano paura. Sapevano bene come andavano a finire certe situazioni in Louisiana. Di solito quando i sospettati erano neri, cinesi e anche italiani, prima si impiccava e poi si valutava se fossero o meno colpevoli dei reati che gli erano imputati.

E anche quella notte, a Tallulah, andò in questo modo.

300 persone armate entrarono nella prigione locale presero i detenuti e li impiccarono nel cortile del carcere senza che potessero nemmeno dire una parola per difendersi. La folla inferocita si disperse poi alla ricerca dei due fuggiaschi, che furono trovati e appesi per il collo vicino al macello.

Cinque siciliani, di cui tre già cittadini americani, erano morti così.

Dalle ricostruzioni di alcuni giornali italiani negli USA e delle autorità consolari emerse che le istituzioni locali, come sempre accadeva, avevano permesso i linciaggi. Gli assassinii erano figli del clima d’odio e di invidia che in città si era diffuso nei confronti dei siciliani. I cinque con il duro lavoro si erano guadagnati una certa posizione economica a scapito dei tradizionali commercianti locali e potevano perfino esercitare il diritto di voto locale.

L’incidente con il dott. Hodges era stata l’occasione per dare sfogo ad un rancore covato nel profondo.

La stampa del Sud difese a spada tratta gli autori del linciaggio, celebrandoli come giustizieri popolari, mentre le ricerche del Segretario dell’Ambasciata italiana Marquis Romano dimostravano che Giuseppe aveva sparato per legittima difesa.

La vicenda finì con un’inchiesta farsa da parte delle autorità federali e con un’indennità di 2000 dollari per i familiari di ogni vittima. Nessuno ovviamente venne processato ne tanto meno condannato per i cinque omicidi.

 

fonte: Cannibali e re

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

Accadeva Oggi

  1. 1918

    Immagine di copertina per il post

    Rivolta dei marinai tedeschi ferma la guerra

    Nella notte tra il 29 e il 30 ottobre 1918 iniziò la grandiosa rivolta dei marinai tedeschi, che mise fine al primo massacro mondiale. In quella notte, alcuni equipaggi rifiutarono di obbedire agli ordini. A bordo di tre navi del Terzo Squadrone i marinai si rifiutarono di levare l’ancora a Wilhelmshaven, dove la flotta militare […]

  2. 1974

    Immagine di copertina per il post

    Ali vs Foreman–Rumble in the Jungle

    Nel mondo dello sport, si sa, ci sono alcuni eventi che passano alla storia perché raccontano ben più di quello che effettivamente avviene “sul campo”. Uno dei più famosi fu un incontro di boxe che si tenne il 30 ottobre 1974, presso lo Stade Tata Raphaël dell’allora capitale dello Zaire Kinshasa (oggi città principale della […]

  3. 1977

    Immagine di copertina per il post

    Muore Rocco Sardone

    Rocco Sardone arriva arriva a Reggio Emilia nel 1971, all’età di sedici anni, e trova lavoro come operaio: si inserisce subito nel movimento di scioperi che lotta per ottenere migliori condizioni salariali. L’impegno di Rocco è costante nell’avvicinare i proletari, soprattutto i giovani come lui, per discutere le loro condizioni di vita, e invitarli a […]