InfoAut
Immagine di copertina per il post

Scontri a Montevideo contro i licenziamenti

||||

L’autunno del 1968 è attraversato da grandi agitazioni anche in Uruguay, dove nelle strade esplode la rabbia contro il governo di Jorge Pacheco Areco, conservatore e filoamericano che sta attuando misure antinflazionistiche, mettendo a dura prova l’economia del paese.

Il 21 Settembre a Montevideo, capitale del paese, gli studenti decidono di scendere in piazza al fianco degli operai colpiti dai licenziamenti che si susseguono ovunque in seguito ai fallimenti di fabbriche e aziende.

La risposta della polizia, che si ritrova a fronteggiare esplosioni di rabbia da ormai sei giorni consecutivi, non si fa attendere: gli scontri più duri si registrano nel quartiere operaio del “Cairo” e nella zona del Centro Universitario.

Una delle vie principali della città, la Avenida 18 de Julia, si trasforma in un grande campo di battaglia in cui i manifestanti innalzano barricate e respingono con fitte sassaiole i lanci di lacrimogeni e le cariche della polizia.

La battaglia va avanti per ore, si protrae fino alla notte e ad un certo punto si odono colpi di arma da fuoco: la polizia spara sui manifestanti; gli studenti riparano dietro le barricate ma due di loro, un ragazzo di 18 anni e una di 23, vengono colpiti a morte durante gli scontri, mentre i feriti, anche gravi, si contano a decine.

Solo alle prime luci dell’alba nel quartiere universitario torna a regnare la calma, ma la tensione resta forte e le autorità temono che la rabbia possa tornare ad esplodere già durante i funerali delle due giovani vittime.

A nulla valgono gli appelli del Presidente Areco, che invita le autorità universitarie a collaborare al mantenimento della calma: la protesta non è più contenibile.

Nei mesi successivi la risposta repressiva nei confronti del movimento si fa sempre più dura (con l’introduzione, tra l’altro, della legge marziale e della sospensione di tutti i diritti civili), soprattutto nei confronti dei Tupamaros (la cui presenza preoccupava particolarmente il governo) ma l’insuccesso è sotto gli occhi di tutti.

Nel 1971 Areco abbandona la presidenza, lasciando il posto a Juan Maria Bordaberry, il quale si ritroverà con un contesto sociale tutt’altro che pacificato.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

Accadeva Oggi

  1. 1866

    Immagine di copertina per il post

    La rivolta del “Sette e Mezzo” a Palermo

    21 settembre 1866 Una tinta mattinata del settembre 1866, i nobili, i benestanti, i borgisi, i commercianti all’ingrosso e al minuto, i signori tanto di coppola quanto di cappello, le guarnigioni e i loro comandanti, gli impiegati di uffici, sottuffici e ufficiuzzi governativi che dopo l’Unità avevano invaso la Sicilia pejo che le cavallette, vennero […]

  2. 1943

    Immagine di copertina per il post

    L’insurrezione di Matera

    L’insurrezione di Matera avvenne il 21 settembre 1943; nel corso degli scontri con i militari tedeschi persero la vita 26 persone di cui 18 civili. Fu la prima città del Mezzogiorno a insorgere contro il nazifascismo. Subito dopo l’armistizio di Cassibile dell’8 settembre 1943, i fascisti abbandonarono il palazzo della Milizia Volontaria per la Sicurezza […]

  3. 1968

    Immagine di copertina per il post

    Scontri a Montevideo contro i licenziamenti

    L’autunno del 1968 è attraversato da grandi agitazioni anche in Uruguay, dove nelle strade esplode la rabbia contro il governo di Jorge Pacheco Areco, conservatore e filoamericano che sta attuando misure antinflazionistiche, mettendo a dura prova l’economia del paese. Il 21 Settembre a Montevideo, capitale del paese, gli studenti decidono di scendere in piazza al […]