InfoAut
Immagine di copertina per il post

Hamas vince le elezioni a Gaza

||||

È il 25 gennaio 2006 quando, in seguito ad un continuo acuirsi dell’oppressione israeliana, e alla corruzione crescente nell’Autorità Nazionale Palestinese (costola dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina di Arafat) l’organizzazione Hamas vince le elezioni a Gaza.

Hamas, acronimo che significa “Movimento di Resistenza islamico”, viene fondata nel 1987 come braccio operativo e militare dell’organizzazione islamica Fratelli Musulmani: se da un lato Hamas riesce ad  interpretare la rinnovata voglia di autodeterminazione popolare (anche grazie all’infiacchimento di OLP e ANP), e incanalarla verso forme di resistenza militante, dall’altro non sono poche le iniziative nei campi dell’istruzione, della sanità, e di ausilio ai civili meno abbienti.

I risultati delle elezioni del 2006 lasciano poco spazio a dubbi o interpretazioni: Hamas, che aveva boicottato le precedenti elezioni del 1996, conquista 76 seggi su 132 lasciando ad Al-Fatah e all’uscente presidente Abu Mazen appena 43 seggi.
Le prime dichiarazioni rilasciate dai vertici dell’organizzazione parlano di un vento di cambiamento, di resistenza all’occupazione israeliana e di ampia riforma dell’ANP: Hamas si impegna a rispettare il cessate il fuoco ma non riconsegnerà le armi, e si concentrerà innanzitutto sul miglioramento delle condizioni di vita dei palestinesi.

Le reazioni al risultato delle elezioni in Palestina non tardano ad arrivare: se da una parte tutte le potenze occidentali rifiutano di riconoscere la liceità delle elezioni e la legittimità del governo di Hamas, il presidente americano George W. Bush in una conferenza stampa alla casa bianca arriva addirittura a chiedere ad Abu Mazen di “ restare al potere, cioè nel suo ufficio, anche se ha perso”.

Immediate anche le dichiarazioni dei rappresentanti politici israeliani: il presidente Moshav invita Hamas a un riconoscimento ufficiale dello stato di Israele, conditio sine qua non per intavolare qualsiasi tipo di negoziato, mentre l’estrema destra sionista invita pubblicamente ad eliminare con omicidi mirati tutti i parlamentari eletti nelle liste di Hamas.

Di fatto l’occidente non riconoscerà la legittimità del popolo palestinese di eleggersi un proprio governo: Hamas e il presidente eletto Ismail Hanyeh, infatti, permarranno al controllo della sola Striscia di Gaza, mentre la Cisgiordania tornerà sotto Fatah e Abu Mazen. Quest’ultimo, in quanto presidente della ANP, diverrà l’unico interlocutore dei paesi occidentali, pur non essendo il suo governo espressione del risultato elettorale.

L’occidente cerca infatti di liquidare   come terroristico, militare e sordo alle esigenze sociali l’operato del nuovo governo, anche accusando la militanza femminile nell’organizzazione come un vigliacco “farsi scudo delle donne”. Queste polemiche, oltre a rendere conto di una certa impostazione sessista dell’occidente libero, denotano una chiara miopia di analisi che non comprende la capacità di Hamas nell’inserirsi capillarmente nel tessuto sociale. Uno studio dell’università di Pittsburg mostra che, dietro alla vittoria del 25 gennaio, ci sia essenzialmente il lavoro propagandistico e politico di militanti donne, che mantengono un ruolo determinante anche nelle azioni di resistenza armata (150 di loro sono rinchiuse in carceri israeliane).

Guarda “Gaza-Hamas-Israele spiegato a ragazzi di terza superiore! PARTE 1“:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

storia di classe

Accadeva Oggi

  1. 1919

    Immagine di copertina per il post

    L’insurrezione di La Spezia e il biennio rosso

    La scintilla che provoca anche in Italia il cosiddetto Biennio Rosso italiano scocca l’11 giugno 1919 nell città di La Spezia. In tutto il Paese gli effetti della Grande Guerra si dimostrano drammatici: il costo della vita è 4 volte quello del 1913 mentre i salari sono sempre gli stessi, le migliaia di soldati di […]

  2. 1962

    Immagine di copertina per il post

    Fuga da Alcatraz

    Quella dell’11 giugno 1962 è una data passata alla storia perché proprio in questo giorno si verificò la prima fuga da Alcatraz. Tuttavia, disperati tentativi di evasione non mancarono. Durante i 29 anni di attività del carcere federale si verificarono 14 tentativi di evasione, che coinvolsero un totale di 36 prigionieri. La rinomata rigidità di […]

  3. 1978

    Immagine di copertina per il post

    Padova – Dalla stampa di regime “La guerriglia in trenta pagine”

    Un manuale sulla guerriglia è stato trovato nei locali della Casa dello Studente “Fusinato”, in via Marzolo. L’aspetto esteriore è quello di una dispensa: 29 pagine dattiloscritte in corsivo, corredate da disegni che illustrano i vari tipi di bottiglie incendiarie, le parti di una pistola, le posizioni da assumere quando si spara. Il contenuto dell’opuscolo […]