InfoAut
Immagine di copertina per il post

Giovanna Marturano

27 marzo 1912

“Mi chiamo Giovanna Marturano, sono stata una partigiana, ho militato nelle Brigate Garibaldi del PCI”.

E dunque nata a Roma da una famiglia sarda, padre “colto e burbero”, funzionario dello Stato, si nutre alla fonte illuminata della madre che, pur nella matrice percettiva oscura del fascismo, la esorta sempre a far riferimento solo alla luce della propria coscienza. Le prime esperienze antifasciste sono a fianco del fratello, compagno di classe di Giorgio Amendola, e della sorella. Sempre attraverso la madre, fermata dopo una esperienza di attivismo antifascista in Francia, tocca con mano la condizione dei confinati a Ponza. Tra loro conosce anche il suo futuro marito (“Mio caro, hai preparato la banda …, la strada coperta di petali di rosa?). Quindi i primi lavori con i compagni romani che le chiedono di fare lezione sull’”abc del comunismo”. Quando l’arrestano per le sue traduzioni nella tipografia del fratello (che a sua volta conosce carcere e confino), non ha paura, così come aveva riso loro in faccia quando l’avevano minacciata di immergerla nella calce viva se non si fosse iscritta al Guf. E poi gli albori della presa di coscienza femminista, mentre il fratello medico parla ancora di inferiorità cerebrale femminile, la sensibilizzazione delle donne romane, il loro coraggio e l’adrenalina degli assalti ai forni. Quindi la Liberazione, i festeggiamenti per il diritto di voto, mentre il maschilismo all’interno del partito è un muro prima che da scalare da rivelare apertamente; e poi il lavoro come archivista del gruppo comunista alla Camera, fino alla decisione di lasciarlo, causa burnout nel seguire anche i figli: da allora continua “solo” quello in sezione ricoprendo ruoli sempre più di responsabilità …

“Perché non c’è altra via che combattere. Dal lavoro si può andare in pensione, dalla lotta no”… A proposito del lavoro col Soccorso Rosso, Giovanna racconta di come ci si occupasse delle famiglie dei compagni licenziati o al confino, collette in cui anche chi aveva quasi nulla non si risparmiava. Ricevendo uno di questi meravigliosi pacchi dono, qualcuno aveva detto: “Io non conoscevo il partito comunista. Un fratello non avrebbe potuto fare di più”.

Se n’é andata il 22 agosto 2013 a 101anni.

Guarda “BIMBA COL PUGNO CHIUSO“:

Guarda “BIMBA COL PUGNO CHIUSO – trailer + 2 estratti“:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

Accadeva Oggi

  1. 1872

    Immagine di copertina per il post

    Aleksandra Kollontaj

    Aleksandra Kollontai nacque a San Pietroburgo il 31 marzo 1872 da Mikhail Domontovich, generale dell’esercito dello zar e da Aleksandra Masalin-Mrovinsky, figlia di un noto commerciante finlandese di legname. Aderì al movimento socialdemocratico in Svizzera dove si trovava per motivi di studio; rimase neutrale fino al 1903 quando a seguito della scissione tra menscevichi e […]

  2. 1917

    Immagine di copertina per il post

    Il fallimento del primo governo provvisorio russo

    Il mese di marzo 1917 si aprì con la seduta comune del soviet dei deputati operai e soldati di Pietrogrado, che si impegnò a pubblicare la sua prima ordinanza e a discutere, insieme al comitato provvisorio della Duma, sulla questione dell’organizzazione del potere. Il primo governo provvisorio nacque però all’insegna del compromesso con gli antichi […]

  3. 1973

    Immagine di copertina per il post

    Il blocco alla Mirafiori

    Pubblichiamo questo documento perché ci sembra essenziale per capire cosa è avvenuto alla Fiat e cosa significa per la classe operaia italiana. Il testo è il risultato di registrazioni effettuate il 31 marzo 1973 con operai che sono stati protagonisti della lotta. È stato realizzato dal «Centro di Documentazione di Torino» che lo ha diffuso […]