InfoAut
Immagine di copertina per il post

Arresto di 10 militanti di Lotta Continua a Torino

28 gennaio 1973

L’aria che si respira in Italia in quegli anni non è delle più salubri. Ovunque aggressioni, morti e stragi firmate a quattro mani da fascisti e polizia.

La bomba in piazza Fontana a Milano nel ’69. Il tentato Golpe Borghese del ’70. Il ferimento (divenuto presto assassinio) di Roberto Franceschi a Milano. Solo a Torino decine sono le intimidazioni alle sedi dell’Anpi e del Pci, a cui si aggiungono i pestaggi davanti alle scuole e all’università.

E’ in questo clima che il 27 gennaio 1973, il movimento studentesco indice un corteo contro le provocazioni fasciste nel capoluogo piemontese. Aderisce anche l’Anpi. Il corteo di 8.000 persone subisce un attacco da giovani militanti del Msi nei pressi di piazza della Repubblica, che porta al ferimento di alcuni studenti e di un operaio. Basta. Dopo il comizio di chiusura, una parte del corteo si sposta in corso Francia 19, davanti alla sede del Movimento Sociale. Ad aspettare i compagni, oltre ai militanti missini, ci sono i celerini pronti ad aprire il fuoco. Il bilancio è di due giovani militanti di Lotta Continua, Luigi Manconi ed Eleonora Aromando, feriti da arma da fuoco, 19 mandati di cattura e 34 perquisizioni. I 19 mandati diventano presto 25.

A sostenere l’accusa intervengono l’arresto di Guido Viale (avvenuta il 28 gennaio dopo la conferenza stampa sui fatti del giorno prima) e la confessione sotto intimidazione di un militante di 17 anni. L’ipotesi sostenuta dalla magistratura è che gli scontri del 27 siano stati orchestrati a tavolino proprio da Viale, venuto a Torino da Roma per insegnare la guerriglia urbana ai militanti piemontesi. Il teorema giudiziario fa acqua da tutte le parti, e in tutto il paese sorgono varie manifestazioni di solidarietà contro gli arresti.

Tra i compagni incarcerati c’è anche Tonino Miccichè, combattivo operaio di Mirafiori, poi ucciso nel ’75 da un fascista della Cisnal durante le occupazioni di case alla Falchera (quartiere operaio di Torino). I compagni di lotta e di fabbrica di Tonino scioperano e scendono in piazza qualche giorno dopo, pretendendo la liberazione degli arrestati.
Nascono iniziative di solidarietà anche da intellettuali, politici e sindacalisti, che chiedono la scarcerazione dei compagni in un documento, il cui primo firmatario è il sen. Franco Antonicelli. Tra gli altri Colletti, Foa, Lombardi, Parri, Quazza, Revelli, Terracini, Trentin, Bobbio, Zangari, Lama, Pasolini, Calvino, Ingrao, Pontecorvo, Comencini, Volontè, Pintor, Parlato, Rossanda.

Un comunicato del Partito Radicale in merito agli arresti del 27/28 denuncia la “palese violazione dei diritti civili” sintomo della volontà di autoconservazione di un “sistema penale basato su uno stato di polizia”.

A difendere i compagni interviene l’associazione Soccorso Rosso, fondata da avvocati e giuristi di sinistra durante il processo a Valpreda per i fatti di Milano del 12 dicembre ’69.
Il sentore, in ogni parte d’Italia, è che il potere costituito stia cercando di creare un precedente, che si sia stancato di vedere concretizzarsi per le strade del paese un conflitto sociale mai sopito. Il quotidiano Lotta Continua titola: “La linea dei magistrati sembra quella di prendersela comoda, quella di dare una lezione”.

Ma come è noto “chi semina vento raccoglie tempesta”, e polizia, magistrati e vari organi di repressione non avrebbero tardato ad accorgersene.

Guarda “Lotta Continua“:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

Accadeva Oggi

  1. 1917

    Immagine di copertina per il post

    Russia le “giornate di luglio”

    l tentativo del Governo provvisorio di ingrossare le fila dell’esercito al fronte con truppe maggiormente fedeli per eliminare gradualmente i soldati che avevano partecipato alla Rivoluzione di febbraio non va a buon fine. Immediatamente i soldati di stanza a Pietrogrado, i più probabili ad essere destinati al fronte, si accorgono dell’inganno ed insorgono contro il […]

  2. 1964

    Immagine di copertina per il post

    Harlem in rivolta

    La rivolta di Harlem del 1964 si è verificata tra il 16 luglio e il 22 luglio 1964. E ‘iniziata dopo che James Powell è stato ucciso dalla polizia, dal tenente Thomas Gilligan. Il secondo proiettile di tre sparato dal tenente Gilligan ha ucciso il 15enne afroamericano di fronte ai suoi amici e circa una […]

  3. 2001

    Immagine di copertina per il post

    La dipartita di Montanelli

    Milano, 2 giugno 1977 – «Quella mattina sono in due nei giardini di piazza Cavour, a Milano. Uno mi spara alle gambe. L’altro mi tiene nel mirino della sua pistola. I primi due-tre proiettili entrano nelle mie lunghe zampe di pollo. Non devastano né ossa né arterie. Ma sarebbero sufficienti per far cadere a terra […]