InfoAut
Immagine di copertina per il post

Montoneros – Norma Gaby Arrostito

||||
||||

“Gaby”, questo il suo nome di battaglia, fu la prima donna che partecipò alle azioni di guerriglia urbana ben prima del colpo di stato che fece sprofondare nell’incubo l’Argentina il 24 marzo 1976.

Il 29 maggio 1970 fece da palo al sequestro del generale Pedro Eugenio Aramburu (poi giustiziato) autodefinitosi “generale della Revolución libertadora”, ma che Rodolfo Walsh ribattezzò come generale della Revolución fusiladora, riferendosi alle fucilazioni seguite all’allontanamento di Perón dal governo. In precedenza, già nel 1965, Norma (nata nel 1940) aveva abbandonato il Partito comunista per aderire all’organizzazione armata del commando Camilo Torres, sorta sull’onda delle gesta del sacerdote guerrigliero colombiano.

Negli anni della dittatura, Norma – già entrata in clandestinità – diventa leader dei montoneros e i giornali vicini alla dittatura, il 2 dicembre 1976, danno la notizia che la “delinquente sovversiva Arrostito” è stata abbattuta a seguito di uno scontro a fuoco. Pochi giorno dopo, il 9 dicembre, la rivista Gente pubblica alcune foto della donna con accanto un timbro che ne certifica la morte. Insieme a Gente anche quotidiani come La Opinión e La Razón celebrano la presunta fine della guerrigliera, evidenziando che si tratta di un duro colpo inflitto ai “sovversivi” e festeggiando la nascita di un’Argentina migliore a seguito dell’eliminazione della donna.

In realtà, Gaby non era stata uccisa, ma sequestrata e condotta all’interno dell’Esma. I militari avevano diffuso la notizia della sua uccisione per minare il morale dei montoneros e sfruttare la sua prigionia per convincerla a fare opera di delazione sotto tortura. Però i suoi aguzzini non le strapperanno una parola di bocca e la uccideranno vigliaccamente. Yo ni colaboro ni me rindo, disse più volte, fedele agli ideali di giustizia sociale che ormai erano rivendicati da tutti i movimenti di liberazione sorti in America latina e non solo. A decidere la sua morte, provocata da un’iniezione letale, furono Jorge “Tigre” Acosta e l’ammiraglio Emilio Eduardo Massera in persona.

Guarda “El ERP.“:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

Accadeva Oggi

  1. 1919

    Immagine di copertina per il post

    Gramsci: Lo sviluppo della rivoluzione

    13 settembre 1919 Da “L’ordine nuovo “, 13 settembre 1919 Le tesi fondamentali dell’Internazionale comunista si possono così riassumere: Le condizioni create dalla guerra (impoverimento estremo delle risorse economiche atte a soddisfare i bisogni elementari della vita collettiva e individuale, concentrazione dei mezzi di produzione e di scambio internazionali nelle mani di una piccola schiera […]

  2. 1974

    Immagine di copertina per il post

    L’Armata Rossa Giapponese assalta l’ambasciata francese a l’Aja

    E’ il 13 settembre 1974 quando all’Ambasciata francese all’Aja irrompe l’Armata Rossa Giapponese, assaltandola. L’Armata Rossa Giapponese è un gruppo, fondato nel 1971 da Fusako Shigenobu e che, distaccatosi dalla Lega Comunista Giapponese, ha per anni messo in campo azioni con l’obiettivo di rovesciare la monarchia giapponese e di dare il via ad una rivoluzione […]

  3. 1996

    Immagine di copertina per il post

    La Lega Nord cacciata dai Murazzi

    Scontri autonomi-polizia: dodici feriti Corriere della Sera Sabato, 14 Settembre 1996 A Torino i giovani dei centri sociali tentano di assalire i leghisti. Gli agenti caricano: è guerriglia urbana. Scontri autonomi-polizia: dodici feriti TORINO – Finisce male. Gli autonomi attaccano, la polizia spara i lacrimogeni, la gente scappa. I giovani dei centri sociali vogliono «punire» […]