InfoAut
Immagine di copertina per il post

Assalto all’ambasciata U.S.A. a Saigon

31 gennaio 1968

30 e 31 gennaio 1968 sono le date conclusive del piano strategico comunista, che forse più contribuì a palesare in tutto il mondo la sconfitta occidentale in Vietnam.

Nel luglio del ‘67, all’interno del partito comunista vietnamita, si ebbe un importante revisione della strategia, con cui fino ad allora era stata condotta la guerra al sud del paese. Sempre sotto la guida del generale Võ Nguyên Giáp, si decise di concentrare le forze in poche operazioni di alto profilo, chiudendo per il momento il fronte di guerriglia nelle aree rurali. La maggiore propensione a spostare il conflitto dalle campagne alle zone urbane era dettata dalla coscienza dell’impatto mediale che operazioni di questo tipo avrebbero avuto. La nuova offensiva venne ribattezzata “del Têt”, il capodanno lunare vietnamita che cadeva la notte tra il 30 e il 31 gennaio.

La festività del Têt era stata tradizionalmente una tregua durante la guerra del Vietnam, ma i comandanti dell’NVA (Armata NordVietnamita) e i Vietcong annunciarono un cessate il fuoco insolitamente lungo: dal 31 gennaio al 6 febbraio. In questo modo, e facendo parallelamente dei primi passi verso un colloquio di pace con gli U.S.A., incrementarono le voci sulla loro debolezza ed imminente caduta. Ma la mossa più importante fu la creazione di un diversivo al confine con la repubblica socialista, lontano dai centri abitati del sud. La base statunitense di Khe Sanh venne attaccata il 21 di gennaio. Gli americani temettero il ripetersi della disfatta francese a Dien Bien Phu, che segnò la clamorosa vittoria di Giap nella guerra d’Indocina, e spostarono ingenti forze dal sud al confine. Nella notte del 30 cominciarono gli attacchi in più di cento città del paese. L’armata comunista riuscì ad occupare Huế, l’antica capitale imperiale, e a tenere in scacco importanti zone di Saigon, capitale coloniale del Vietnam meridionale. L’azione più significativa fu l’occupazione dell’ambasciata statunitense a Saigon, il quartier generale dell’esercito americano. Una piccola fortezza considerata inespugnabile, che una ventina di compagni riuscì a tenere per circa sei ore. Dopo poco, la grande offensiva del Têt risultava sconfitta sul piano militare.

Ma le immagini dell’ambasciata sotto assedio fecero il giro del pianeta. Come pure la notizia che un’armata di contadini impegnati in 24 anni di guerre anticoloniali, e considerata ormai allo stremo, era stata in grado di tenere sotto scacco, in tutto il territorio occupato l’esercito più potente del mondo. L’immagine onnipotente dello Zio Sam si era incrinata per sempre. La credibilità del governo Johnson negli U.S.A. scese sottoterra. Le diserzioni spiccarono il volo. La vittoria, per i Vietcong c’era stata eccome.

Guarda “VIETNAM – Jaramillo’s Photo Collection“:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

Accadeva Oggi

  1. 1867

    Immagine di copertina per il post

    Alcuni dati sul “Capitale” di Marx

    “Il primo volume del ‘Capitale’ apparve presso l’editore Otto Meissner di Amburgo il 14 settembre 1867 con una tiratura di 1.000 esemplari. La fortuna di quest’opera fu sin dal principio strettamente collegata con il diffondersi e l’affermarsi del marxismo nel movimento operaio internazionale e con lo sviluppo dei partiti operai nei vari paesi. In Germania, […]

  2. 1977

    Immagine di copertina per il post

    Bologna in pellicola

    settembre 1977 Nel settembre del 1977, a Bologna, durante i giorni del convegno contro la repressione, un gruppo di giovani, tra cui l’autrice, con Gianni Celati girava con un furgone un po’ sgangherato che sulle fiancate portava impressi i volti dei fratelli Marx e di Buster Keaton, passandosi di mano in mano una macchina da […]

  3. 2008

    Immagine di copertina per il post

    Milano, l’omicidio di Abba

    Abdul William Guiebre, Abba per gli amici, viene ucciso a sprangate il 14 settembre 2008 per un furto di una scatola di biscotti, a soli diciannove anni. Originario del Burkina Faso, Abba viveva con la madre, il padre e tre sorelle a Cernusco sul Naviglio (Milano). La mattina del 14 settembre, dopo aver trascorso la […]