InfoAut
Immagine di copertina per il post

Roberto Rigobello

||||

Roberto Rigobello, detto Rigo, muore poco più che ventenne nel corso di una rapina, colpito da un proiettile sparato da un agente di PS, il 4 maggio 1978 a Bologna.

Roberto non era un rapinatore. La sua partecipazione a quell’azione era stata frutto di una scelta; un atto con il quale Rigo rivendicava la sua presa di coscienza di quello che era il contesto politico nel quale viveva. Una presa di coscienza maturata nel contesto della sua vita quotidiana, nel quartiere dove viveva, nella fabbrica dove lavorava, nelle contraddizioni forti e apparentemente insolubili che in quegli anni la “politica” mostrava apertamente. Una presa di coscienza  maturata attraverso la sua breve esperienza fatta di tutto quanto è solidarietà, socializzazione, riappropriazione di tempi e spazi che l’ “ordine” sistematicamente tendeva a reprimere.

Da un generico ed istintivo senso di ribellione verso l’ingiustizia, passa ad una elaborazione politica,alla ricerca di un metodo scientifico (che lui trova nell’idea comunista) per lottare contro le brutture del mondo. Quella che Roberto ricercava era anche una liberazione dal ciclo vitale innaturale imposto dalla borghesia al proletario: lavoro,matrimonio,figli, niente socialità,pensione e morte.

Rigo pur non essendo un militante in senso stretto, ha come referente Potere Operaio. La scelta eclatante della rapina non viene fatta per motivi economici ma per fare velocemente un salto di qualità esistenziale e politico. Ma la poca esperienza e la generosità gli fanno perdere la vita: spreca tempo prezioso, quando già è arrivata la polizia, per tentare di liberare uno dei compagni bloccato fra le due porte a scatto della banca. Viene colpito alla schiena dai colpi della polizia mentre tenta di scappare. Non seguiranno inchieste per volere della madre che dà la colpa “a chi ha traviato suo figlio”. 

Di Roberto come di tanti altri non rimane nelle cronache nient’altro che quel fatto specifico.

Ma per lui quell’atto non era altro che un passaggio per dare corpo e forma ad altri valori che con il denaro (inteso come potere, ricchezza, ecc.) non avevano nulla a che fare, anzi quel denaro non sarebbe più stato elemento di divisione ma di aggregazione.

Guarda “AUTODIFESA PROLETARIA – AUTUNNO CALDO (Album Completo)“:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

rapinarigobelloroberto rigobello

Accadeva Oggi

  1. 1944

    Immagine di copertina per il post

    Duccio Galimberti

    «È lui! Quest’uomo deve  morire! È un nemico della nostra causa, un traditore! Si chiama Tancredi Galimberti… è il capo delle formazioni”Giustizia e libertà”… un brigante da strada che attacca i soldati tedeschi in nome di assurdi ideali… È un assassino! Dobbiamo ucciderlo… per il bene di tutti…». Questo un passaggio del racconto a fumetti […]

  2. 1979

    Immagine di copertina per il post

    La notte dei fuochi

    Durante la fine degli anni ‘70 a Padova e in altre città del Veneto si susseguono diverse ‘notti dei fuochi’, una pratica che prevedeva l’attacco simultaneo a diversi luoghi simbolo del capitale e della repressione. Fra queste ricordiamo quella del 3 Dicembre del 1979, durante la quale vengono compiute 15 azioni tra Padova, Rovigo e […]

  3. 1998

    Immagine di copertina per il post

    Lettera aperta a don Luigi Ciotti

    3 dicembre 1998 Giornali e televisione hanno dato risalto alla volontà della neo ministra Rosa Russo Jervolino di incontrarsi con esponenti dei centri sociali e degli squatter. A ciò sono seguite alcune vicende torinesi e nazionali anche esse largamente reclamiz­zate: l’incontro del centro sociale Gabrio con il sottosegretario agli Interni La Volpe e la riunione […]