InfoAut
Immagine di copertina per il post

La rivolta di Piazza Statuto

||||
||||

L’otto luglio 1962, a Torino in Piazza Statuto si verificano violenti scontri tra gli operai metalmeccanici in sciopero e le forze dell’ordine. Gli scontri proseguivano dal giorno precedente e continueranno fino al 9. Lo sciopero era stato indetto per il 7 da Fiom e Fim in solidarietà alle lotte portate avanti alla Fiat dall’inizio di giugno.

Lo sciopero ebbe un successo assoluto: nella maggior parte delle fabbriche i picchetti bloccarono completamente la produzione, alcuni dirigenti vennero malmenati e fu impossibile per la polizia mantenere la situazione sotto controllo davanti ai cancelli.

A Mirafiori ed in altri stabilimenti si ebbero scontri sin dal primo mattino e proprio nella mattinata si diffuse la notizia che fece scoppiare la rivolta di piazza Statuto: la Uil e la Sida erano giunte ad un accordo separato con la dirigenza della Fiat. La risposta operaia fu rapida e determinata: in breve tempo circa 7’000 operai si radunarono in piazza Statuto per dare assalto alla sede della Uil.

Gli scontri iniziarono particolarmente intensi. Da un lato gli operai disselciano la piazza e spaccano le enormi e pesantissime lose dei marciapiedi, impugnano cartelli stradali e catene, dall’altro la polizia carica inondando di gas lacrimogeni la piazza e lanciando a folle velocità le jeep.

Importante è ricordare il ruolo che ebbero il Pci e la Cgil nello svolgersi degli avvenimenti. Di fronte ad uno scontro radicale, che non seppero né valutare lucidamente né controllare,. i dirigenti intervennero per cercare inutilmente di convincere gli operai a fermare gli scontri e liquidarono l’accaduto definendo i manifestanti “elementi incontrollati ed esasperati”, “piccoli gruppi di irresponsabili”, “giovani scalmanati”.

Alla fine dei disordini gli arrestati e i denunciati furono un migliaio.

La composizione di quella piazza, animata principalmente da operai giovani ed immigrati meridionali ci fa capire come le tre giornate di piazza Statuto segneranno un momento di svolta nella storia del movimento operaio. A due anni dai fatti di Genova, ritroviamo in piazza lavoratori che molto hanno in comune con i “ragazzi con le magliette a strisce”. Piazza Statuto fu senza dubbio il luogo nel quale si ebbe una delle prime e più significative esplosioni conflittuali di cui fu protagonista l’operaio massa.

Da quei tre intensissimi giorni gli operai non poterono che uscire avendo chiaro che, come scrisse Quaderni Rossi “decidere tocca a voi, voi dovete prendere in mano il vostro destino. Questo sciopero è una grande occasione per far fare un passo avanti alla organizzazione della classe. Da questa lotta potrete uscire avendo fatto di ogni squadra, di ogni reparto, di ciascuno degli stabilimenti Fiat la realtà di una organizzazione, di una disciplina operaia capace in ogni momento di contrapporsi allo sfruttamento, agli arbitrii, al dispotismo del padrone e dei suoi lacchè”.

Guarda “Scioperi a Torino“:

Guarda “IL DECENNIO ROSSO. Torino, 1959-1969. Dai Quaderni Rossi a Lotta Continua“:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

1962piazza statutotorino

Accadeva Oggi

  1. 1944

    Immagine di copertina per il post

    Duccio Galimberti

    «È lui! Quest’uomo deve  morire! È un nemico della nostra causa, un traditore! Si chiama Tancredi Galimberti… è il capo delle formazioni”Giustizia e libertà”… un brigante da strada che attacca i soldati tedeschi in nome di assurdi ideali… È un assassino! Dobbiamo ucciderlo… per il bene di tutti…». Questo un passaggio del racconto a fumetti […]

  2. 1979

    Immagine di copertina per il post

    La notte dei fuochi

    Durante la fine degli anni ‘70 a Padova e in altre città del Veneto si susseguono diverse ‘notti dei fuochi’, una pratica che prevedeva l’attacco simultaneo a diversi luoghi simbolo del capitale e della repressione. Fra queste ricordiamo quella del 3 Dicembre del 1979, durante la quale vengono compiute 15 azioni tra Padova, Rovigo e […]

  3. 1998

    Immagine di copertina per il post

    Lettera aperta a don Luigi Ciotti

    3 dicembre 1998 Giornali e televisione hanno dato risalto alla volontà della neo ministra Rosa Russo Jervolino di incontrarsi con esponenti dei centri sociali e degli squatter. A ciò sono seguite alcune vicende torinesi e nazionali anche esse largamente reclamiz­zate: l’incontro del centro sociale Gabrio con il sottosegretario agli Interni La Volpe e la riunione […]