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I tupamaros e ” la Toma de Pando”

8 ottobre 1969

L’8 ottobre 1969, in commemorazione del secondo anniversario della morte di Che Guevara, un gruppo di membri del MLN-Tupamaros prese possesso del commissariato di polizia della città di Pando (a circa 30 chilometri dalla città di Montevideo), la caserma dei pompieri, la centrale telefonica ed esproprio tre banche cittadine.

«… Ricordo che l’8 ottobre 1969, per la Presa di Pando, arrivarono 49 militanti del Comando Che Guevara, tutti del MLN. Ricordo Jorge Salerno e piango ancora la sua caduta a causa dei dieci proiettili che gli tolsero la vita, motivo per cui non canta con la sua amata chitarra. Anche Ricardo Zabalza è caduto ma sapeva che quella era la causa per la quale aveva lottato tanto. Le parole che non coincidono con i fatti non hanno valore. Addio Alfredo Cultelli, che all’età di 18 anni, diede la vita per la causa di tutti gli oppressi, il suo nome è scritto insieme ad altri uomini amati…” ( Frammento di un ricordo dei giovani caduti).

In relazione a quei tempi Julio Marenales, leader storico del MLN-T sottolinea: «Data la nuova situazione venutasi a creare, il MLN iniziò un’escalation operativa che arrivò al sequestro della città di Pando. In questa operazione vengono sequestrati i Vigili del Fuoco, la centrale telefonica, tre banche a cui vengono espropriati i soldi e la Questura, dove si registra una sparatoria con feriti e un morto da parte della Polizia. L’operazione, ben eseguita nella sua prima parte, a causa degli errori commessi nella ritirata, si trasformò in un fallimento militare. Muoiono tre militanti e trenta vengono arrestati. Paradossalmente con l’operazione Pando si verificò un fenomeno simile a quello del 22 dicembre 1966. Alla sconfitta sul piano militare seguì la crescita politica. Quella crescita avvenuta dopo Pando alla fine ha segnato l’organizzazione ed è stato uno dei fattori che hanno contribuito alla sua successiva sconfitta. Una crescita così accelerata non ha consentito un’adeguata formazione dei militanti clandestini. Questo non era solo interno, ma anche esterno. Cominciarono ad emergere i CAT (Comitati di Sostegno ai Tupamaros). Alcuni di questi CAT hanno avuto contatti con l’Organizzazione, ma probabilmente la maggioranza erano “selvaggi”, che hanno agito in modo autonomo, integrandosi intuitivamente nelle linee strategiche del MLN.

A rigor di termini, il Movimento di Liberazione Nazionale-Tupamaros ha effettuato operazioni di rifornimento e di propaganda armata mentre la guerriglia, invece, è una forma di azione militare. Il suo obiettivo è distruggere le forze vive e materiali del nemico. Il MLN stava considerando una strategia di accumulazione politica. Differiva dal resto della sinistra tradizionale nella sua metodologia di azione politica.  Il MLN era strutturato in colonne, che contavano circa 100 persone, oltre a quella che veniva chiamata “la periferia di sostegno” di ciascuna colonna.

Il principio organizzativo erano i cerchi concentrici. Al centro, nel nucleo più interno, c’era l’organizzazione, all’esterno i circoli si allargavano e i loro rapporti si allentavano. La necessità di aumentare il lavoro politico ha costretto l’organizzazione di una struttura politica. Si chiamava Colonna 70. Questa colonna, a sua volta, era quella che aveva il legame con un organismo giuridico che era stato creato e che era cofondatore della coalizione di sinistra Frente Amplio. Quella organizzazione fu chiamata Movimento Indipendente 26 Marzo, dalla data in cui venne alla luce il Frente Amplio. 

Nell’aprile 2009 è stata collocata una targa nel Liceo n. 1 della città di Minas (capoluogo del dipartimento di Lavalleja, a 100 km da Montevideo ) che ricorda Ricardo Zabalza:

«Ricardo Zabalza Waksman visse qui dal 1948 al 1969. Faceva parte del gruppo di giovani idealisti e sognatori che volevano un paese migliore come sognava Artigas. È entrato a far parte dell’MLN Tupamaros. Partecipò alla cosiddetta Presa di Pando e fu ferito nella zona di Capra, cadde a terra sanguinante con diverse ferite, fu giustiziato con un colpo alla nuca da un soldato che aveva ricevuto l’ordine da un colonnello ». 

“Se oggi canto al ieri della pietra morta ed evoco i ricordi di Tebe, è perché il presente emerge nel tuo passato”. Che Guevara

Guarda “A medio siglo de la Toma de Pando: actos, denuncias y revisionismo histórico | Portal Explica”:

Canzoni contro la guerra – La senda está trazada:

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