E’ il momento di registrare alcuni dati in itinere verso il 4 dicembre. Una continuità di presa di parola – dalle contestazioni a Renzi e i suoi ministri all’emersione imprevista delle ragioni del No come contradditorio perenne – ha minato la serenità di una campagna referendaria che i promotori del sì immaginavano liscia e trionfale. […]
Ormai l’inverno del nostro scontento / s’è fatto estate sfolgorante ai raggi di questo sole di York. Mancano due settimane al Referendum del 4 dicembre. L’avvicinarsi dell’evento inizia a scuotere varie linee istituzionali. Pur nell’evidente fallacia che oggi rappresentano le discipline statistiche dei sondaggi, le ultime rilevazioni parlano chiaro. Per il sì è schierato […]
Provando ad abbozzare un rapidissimo scenario storico, ciò contro cui si batteva il movimento di Seattle era sostanzialmente l’assetto di potere consolidatosi dopo i cosiddetti “30 gloriosi”, ossia i decenni seguiti alla Seconda guerra mondiale. La devastazione prodotta dal conflitto bellico aveva infatti consentito uno sviluppo senza precedenti grazie alla ricostruzione trainata da debito pubblico. […]
Infoaut: Si è ormai tutti d’accordo nel descrivere le recenti elezioni Usa come contraddistinte da un voto di classe, espresso all’interno di una campagna elettorale dove Clinton e Trump hanno di fatto giocato il ruolo di portavoce delle classi avvantaggiate e svantaggiate dalla globalizzazione. Il giudizio sui costi e i benefici di quest’ultima ha quindi […]
Un punto di vista particolare quello dell’ autrice, che da un lato demistifica la letteratura presente in gran parte della narrazione mainstream statunitense sul plebiscito pro-Trump della classe lavoratrice, insistendo in realtà solo su un segmento specifico (ed elettoralmente rilevante, se non decisivo, per il magnate americano), “l’uomo bianco con la tuta e il caschetto”, […]
Infoaut: Molti commentatori hanno parlato di un voto di classe riguardo a queste elezioni: il ragionamento sulla working class bianca che ha votato in massa Trump, il discorso sulla Clinton vista come esponente di un establishment lontano dai bisogni del cittadino comune, del ceto medio…c’è chi come ad esempio Bifo ha parlato di un Trump […]
Il militante e studioso marxista americano Loren Goldner aveva intravisto la possibilità di una vittoria elettorale di Donald Trump, mettendo in fila una serie di elementi in un editoriale uscito il mese scorso sulla rivista online Insurgent Notes (qui in italiano). L’erompere del Tycoon dallo stile politically incorrect sulle scene politico-mediatiche veniva letto specularmente all’inaspettato […]
Trump, che ci piaccia o no, è stata una risposta dell’elettorato americano all’arroganza dimostrata dell’establishment USA di imporre la Clinton come male minore ed unica salvezza dell’America. Quella stessa America resa insensibile dalla realtà dell’impoverimento, dalla fame e dall’incazzatura alle paillette delle star dello spettacolo radunate dalla Clinton, ha così deciso di segnare un cambio […]
Ancora alcune note sul corteo del 5 novembre a Firenze e sugli scenari a venire: Prendersi lo spazio per affermare un NO. Sfidare Renzi imponendo durante la sua kermesse l’ingombrante presenza del paese reale e quella delle sue ragioni-contro. E’ stata questa l’idea al centro della costruzione della manifestazione di sabato. “Vogliamo parlare anche noi”. […]
Sebbene negli USA le elezioni siano sempre state più passaggi di raccolta di clientele che “espressione popolare”, con percentuali di voto stabilmente più basse del 50%, in questa campagna elettorale la frattura tra candidati e società pare essersi molto approfondita. Questa è probabilmente la nota più importante da sottolineare a qualche ora dall’inizio delle operazioni […]