InfoAut

Winter is coming…

Ormai l’inverno del nostro scontento / s’è fatto estate sfolgorante ai raggi di questo sole di York.

 

Mancano due settimane al Referendum del 4 dicembre. L’avvicinarsi dell’evento inizia a scuotere varie linee istituzionali. Pur nell’evidente fallacia che oggi rappresentano le discipline statistiche dei sondaggi, le ultime rilevazioni parlano chiaro.

Per il sì è schierato il 98% dei top manager di Piazza Affari e delle maggiori aziende italiane; a votare sì sono nella stragrande maggioranza i sostenitori del Partito Democratico, ossia del Partito della stabilità. Il quale non a caso rappresenta, in sostanza, quella significativa fascia di popolazione over 60 che compone la stragrande maggioranza di iscritti della Cgil.

Altro che discussione “nel merito” dei contenuti della riforma! Il PD esiste solamente perché ancora rimane uno zoccolo duro di elettori che vede continuità storica tra Renzi e Berlinguer, che da ormai quasi trent’anni privilegia la fedeltà di comportamento elettorale ai progetti del proprio partito. Un elettorato che, rintronato da vent’anni di antiberlusconismo, permane nel leggere il PCI-PDS-DS-PD come l’unica ancora di salvezza in un mare in burrasca, dove emerge il nuovo mostro del “populismo”, evoluzione dello spread di qualche anno fa… Siamo di fronte al non plus ultra della stabilità e della continuità, altro che rottamazione! Renzi ha capito questo trend e cerca di cavalcarlo, dopo aver fallito nel suo appello agli elettori altrui di pensare ai propri obiettivi e non a quelli dei rispettivi leader.

In un contesto in cui ogni forza politica ottiene scarsi risultati nel mobilitare la piazza (basti pensare al fallimento renziano di Roma o a Salvini a Firenze, solo per fare alcuni esempi), la carta giocata dal premier è quella della paura, della minaccia esistenziale, del ritorno dello spread e dell’avvento dei populismi, di fantasmagoriche marce su Roma grilline o leghiste. Una paura di un futuro peggiore che sfonda tra chi ha vissuto i benefici positivi di un periodo storico che con l’elezione di Trump sembra essere definitivamente terminato, con la Brexit prima e le elezioni francesi in futuro che sembrano dare rilievo a questa affermazione.

La chiave generazionale sembra quindi essere sempre di più quella su cui punta il premier per vincere la difficile battaglia che lo attende. L’appello al voto (“si vince con un’affluenza di almeno il 60%”) fatto da Renzi si unisce ad un’enfasi forte su uno dei temi più “generazionali” di tutti, la sicurezza (reale e percepita).

La discussione tra Sala e Alfano sulla questione esercito a Milano è un chiaro gioco politico teso a presentare, ulteriormente, il Partito del Sì come il partito dell’ordine e della stabilità, formalmente e materialmente. L’accentramento del potere si preannuncia sin da subito legato al rafforzamento del controllo sui territori; la militarizzazione dei media è funzionale a quella delle strade, in completa assenza di un riscontro positivo sul reale. Del resto, come dice Sala, il tema della sicurezza è di sinistra – rappresentando cosi la pluralità dei sindaci PD che a parole vogliono scongiurare il rischio Trump tornando ad una azione politica di “sinistra” e nella pratica delegano ogni emergenza sociale a pura questione di ordine pubblico.

Ad ogni modo, se secondo i sondaggi lo stacco tra Sì e No pare difficilmente recuperabile per il leader fiorentino, non è sulle previsioni che è troppo utile soffermarsi. La questione cruciale non è infatti rispetto al “se” vince il No, quanto piuttosto sul “come” si può arrivare ad impattare sullo scenario che si presenterà a partire dalla nottata del 4 dicembre.

L’autunno è stato punteggiato da variegate forme di opposizione al Governo, e il prossimo week end romano, a ridosso della scadenza elettorale, può essere l’occasione per dare forza numerica e politica, che potenzi questa galassia di espressioni e le rilanci oltre il 4.

Laddove il 5 novembre contro la Leopolda ha funzionato per dare risonanza a un No altro rispetto alla geografia partitica e per sabotare la propaganda renziana, si tratta ora di raccogliere tutte le forze possibili affinché le piazze possano giocare il proprio ruolo contro il governo Renzi durante l’inverno che si avvicina.

Le forme di questo conflitto non possono essere definite a priori. Servirà fiuto politico, generosità, capacità di cogliere i pertugi possibili, senso del generale e misura del particolare. Avere reso – a livello di opinione pubblica – la figura di Renzi ostile a qualunque contesto sociale in cui agiscano forze di lotta dal basso è già un primo passo raggiunto da questa campagna mobilitativa sul tema del referendum, e questo non va dimenticato.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Editorialidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Milano: urbanistica, speculazione e stratificazione di classe

Mettiamo per un attimo da parte gli aspetti corruttivi dell’intricata vicenda che vede coinvolti imprenditori, architetti, assessori e dipendenti comunali.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Sono dazi nostri

Non c’è altro modo per definire l’incontro tra Ursula von der Leyen e Trump se non patetico.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Ma quale “imperialismo iraniano”?

Per un attimo ci siamo illusi/e che di fronte a fatti di questa portata la priorità fosse quella di capire come opporsi, dal nostro lato di mondo, al caos sistemico che Israele, con l’appoggio degli Stati Uniti, sta portando sulla regione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele-Iran è guerra totale: appunti per orientarci

Domenica 15 giugno 2025.  Com’è noto, nella notte tra giovedì 12 e venerdì 13 giugno, Israele ha massivamente attaccato l’Iran. L’offensiva ha avuto successo colpendo innumerevoli basi scientifiche e militari, portando alla morte di figure chiave dell’establishment politico (capo dello stato maggiore e capo dei pasdaran) nonché di almeno nove scienziati chiave del programma nucleare […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Oltre i Referendum: una sconfitta da capire

Mentre ancora i seggi erano aperti andava in scena il classico psicodramma della “sinistra”. 

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Israele arma l’Isis a Gaza. Alcune riflessioni sulle forme storiche della resistenza

Non si è prestata sufficiente attenzione ad una notizia che sta circolando negli ultimi giorni da diverse fonti: Israele starebbe fornendo armi ad una banda criminale legata all’Isis all’interno della Striscia di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Israele, oltre Israele

Ovvero di come dentro la democrazia borghese risieda il seme della barbarie.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Riflessioni critiche sul referendum, per dire 5 SI.

Domenica 8 e lunedì 9 giugno si terranno 5 referendum abrogativi. Quattro quesiti mirano ad abrogare alcune delle norme introdotte con il “Job Act” di Renzi tra il 2014 e il 2016, mentre il quinto Si servirebbe a dimezzare il periodo necessario all’ottenimento della cittadinanza per coloro non nati in Italia da 10 a 5 anni.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

L’invasione della Striscia di Gaza per continuare il genocidio e imporre il controllo biopolitico

Il piano di invasione della Striscia di Gaza annunciato da Benjamin Netanyahu aggiunge orrore ad orrore. Non ci sono sufficienti parole per descrivere quanto disgusto provochi il piano ideato e approvato dal Gabinetto di Guerra israeliano per l’invasione della Striscia di Gaza. Il piano prevede l’occupazione militare del 90% della striscia e rinchiudere l’intera popolazione […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

La lunga frattura – Un contributo al dibattito su guerra e riarmo

In questi mesi la storia corre veloce, in poco tempo alcuni dei capisaldi su cui si è retto l’ordine mondiale definitivamente consolidatosi dopo il crollo del muro di Berlino stanno vivendo profonde tensioni e ristrutturazioni.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Che fine ha fatto la battaglia per l’Acqua Pubblica?

Pubblichiamo un aggiornamento sulle attività del Comitato Acqua Pubblica Torino.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il Movimento No Tav era, è e sarà sempre al fianco della resistenza palestinese: sosteniamo la Global Sumud Flotilla!

Se Israele deciderà di fermare con la forza la Global Sumud Flottilla, impedendo ancora una volta l’arrivo di aiuti umanitari e provando a spegnere un atto di resistenza collettiva, noi non resteremo a guardare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Global Sumud Flotilla: le barche italiane lasciano la costa siciliana alla volta di Gaza, “Buon vento”

Sono salpate, alla volta di Gaza, le imbarcazioni italiane della Global Sumud Flotilla dal porto siciliano di Augusta.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gaza Inc: dove il Genocidio è testato in battaglia e pronto per il mercato

Gaza è diventata la vetrina di Tel Aviv per lo Sterminio privatizzato, dove aziende tecnologiche, mercenari e fornitori di aiuti umanitari collaborano in un modello scalabile di Genocidio Industriale venduto agli alleati in tutto il mondo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

America Latina, “la guerra secondaria”

Nel 2025, la competizione globale per i minerali essenziali – terre rare, litio, cobalto – e per le fonti energetiche – petrolio, gas, energie rinnovabili – sta riconfigurando il potere globale.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Assemblea geografa per la Palestina: quanto successo in parallelo al Congresso Geografico Italiano 2025 di Torino

Dal 3 al 5 settembre 2025, presso il Campus Einaudi e il Castello del Valentino di Torino, si è svolto il 34° Congresso Geografico Italiano. 

Immagine di copertina per il post
Culture

“The Ashes of Moria”: che cosa rimane del campo profughi più grande d’Europa?

A cinque dall’incendio che lo ha distrutto, il documentario porta nel cuore del campo, tra odori, rumori, paure e violenze. Allo stesso tempo offre le coordinate per capire i meccanismi attuali delle brutali politiche europee.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Guerra alla guerra” nelle università: a Pisa il 13 e 14 settembre, due giorni di assemblea nazionale

Il 13 e 14 settembre a Pisa si terrà l’assemblea nazionale universitaria “Guerra alla Guerra”, due giorni di confronto tra collettivi e realtà studentesche da tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: attacco sionista al csoa La Strada

Nella notte tra giovedì e venerdì, poco dopo le 4, ignoti hanno lanciato una bomba carta contro l’ingresso del Centro Sociale “La Strada” in via Passino.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’assemblea nazionale “Stop al genocidio. Fermiamo il sionismo con la resistenza” si terrà al cinema Aquila

Alcuni giorni fa il sindaco Gualtieri aveva vietato l’utilizzo di una sala del cinema Aquila di Roma per l’assemblea nazionale convocata dalle organizzazioni palestinesi in Italia. Ora il passo indietro. LA LOTTA PAGA – L’ASSEMBLEA SI TERRÀ AL CINEMA AQUILA IL 14 SETTEMBRE ALLE ORE 10.00 Dopo la conferenza stampa di lunedì 8 settembre davanti […]