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Antifascisti in prigione, fascisti impuniti. Aggressione a Roma

Nella notte tra sabato e domenica ancora un agguato fascista a Roma, questa volta a farne le spese sono stati due studenti del liceo Righi che uscivano dalla festa del giornale Scomodo al Santa Maria della Pietà.

Come sempre la polizia, che aveva monitorato l’iniziativa degli studenti fin dall’occupazione mattutina dell’auditorium in via degli Albergotti, non ha visto nulla, non ha fatto ipotesi sugli autori dell’aggressione, ha identificato gli studenti antifascisti.

Mentre per un presidio antifascista a Magliana vengono trattenuti in carcere da ormai 10 giorni Felice e Eddy, mentre Alberto è ancora rinchiuso ai domiciliari tutti con l’accusa di devastazione e saccheggio, ai fascisti è consentito di aggredire studenti ancora minorenni in otto contro due con bastoni e bottiglie.

Ma non di semplice “tolleranza” parliamo quando ci riferiamo al rapporto tra fascisti e istituzioni: nel municipio dove si svolgeva lo “Scomoday” ai fascisti vengono elargiti finanziamenti pubblici e viene concesso l’utilizzo di spazi, come succede in buona parte della città.

Esprimiamo solidarietà ai ragazzi aggrediti e alla redazione di Scomodo di cui pubblichiamo il comunicato di seguito.

AGGRESSIONE FASCISTA A SCOMODAY

Sabato abbiamo occupato momentaneamente l’Auditorium Albergotti e nonostante lo sgombero, che ha reso impossibile riqualificare e far vivere il posto, siamo riusciti a organizzare l’evento all’Ex Manicomio. Abbiamo creato, grazie alla partecipazione di centinaia di giovani e grazie a tutte le band che hanno riempito la serata di musica, un momento di aggregazione e interazione importante e bellissimo.
Agli antipodi di tutto quello che portiamo avanti da mesi, del nostro modello di socialità e cultura, c’è chi ha deciso di rispondere alla nostra iniziativa con un gesto vile, ignorante e gratuito.

Una decina di fascisti ha infatti aggredito, a serata conclusa, due ragazzi all’esterno della festa. Questi sono stati dimessi dall’ospedale ma uno di loro ha riportato diverse lesioni. Gli aggressori si sono presentati a volto coperto, armati di bastoni e bottiglie, chiedendo ai due ragazzi se fossero antifascisti reagendo violentemente alla loro risposta affermativa. Nel frattempo veniva colpito anche un terzo ragazzo, completamente estraneo a questa dinamica, al quale sono stati messi punti di sutura alla testa.

Aggressioni come quella di ieri notte sono emblematiche del modello di società che vogliamo contrastare con il nostro progetto e non possono rimanere nascoste.
Nulla di tutto quello che facciamo verrà mai bloccato da violenza ignoranza e odio, continueremo ad opporci e rispondere con cultura ed informazione.
Il loro gesto rimarca l’abisso che c’è fra le nostre posizioni, i nostri metodi e i loro.

Per tutto ciò siamo solidali e vicini ai ragazzi aggrediti, e specifichiamo che è chi agisce a volto coperto, con violenza ed insulti, ad avere paura di noi e delle nostre penne, e che non saremo mai noi ad avere paura dei loro bastoni.

I ragazzi e le ragazze di Scomodo

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