casapound….brrr che paura!!
Di Stefano si espone con una dichiarazione che potremmo definire un piagnisteo alla ricerca di consensi politici da parte dei partiti. Una lamentatio che tenta di recuperare agibilità politica da sempre gli è negata da tutto il mondo antifascista che in Italia continua ad essere presente e attivo.
Ovviamente non manca la solidarietà del sindaco di Firenze e del sindacato di polizia Silp Cigl. I sindacati dovrebbero tutelare i lavoratori e non ammiccare ai fascisti. Quanto è accaduto rientra nei rischi di un mestiere sicuramente pericoloso: l’artificiere.
Di Stefano arriva a definire quanto avvenuto un atto terroristico, esprimendo tutta la sua indignazione in merito. Forse però, preso dalla strumentalizzazione di tale accaduto, si è dimenticato gli omicidi e le aggressioni operate da CasaPound. Era successo sempre a Firenze per mano di Gianluca Casseri, un pistoiese di 50 anni, militante di Casa Pound, che nel dicembre del 2011 aveva ucciso due senegalesi, Samb Modou e Diop Mor, con una 357 magnum.
Un altro omicidio firmato Casa Pound è stato quello per mano dell’ultras fascista Amedeo Mancini ai danni del nigeriano Emmanuel Chidi Namdi di fronte alla moglie e ad un amico. Non possiamo dimenticare la grande aggressione avvenuta a gennaio del 2015 a Cremona quando cinquanta fascisti erano entrati all’interno del Csa Dordoni e muniti di spranghe avevano colpito diversi compagni, riducendo Emilio Visigalli al coma e a diverse complicazioni fisiche particolarmente gravi. Solo dal 2012 ad oggi sono decine le aggressioni firmate CasaPound.
Il più grande disprezzo va ovviamente a CasaPound, ai suoi sostenitori, a quei politici che l’hanno sempre difesa e a tutti quelli che non si sono mai schierati a sostegno della chiusura delle diverse sedi fasciste italiane. In questo paese l’antifascismo è un valore fondante che ci portiamo dietro e alimentiamo dalla storica resistenza italiana. Pertanto oggi quello che viene sbandierato come un atto terroristico, non è che la constatazione che CasaPound continua aessere obbiettivo dell antifascismo militante
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