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ELN rivendica l’attacco militare nel Boyacá

Almeno 12 soldati sono stati uccisi in un attacco fatto da membri della guerriglia dell’ELN nella zona rurale di Güicán, Boyacá.

Secondo fonti dei servizi militari ci sono anche diversi civili scomparsi. I fatti sono avvenuti quando la pattuglia di alta montagna n° 2 della brigata Uno dell’Esercito è caduta in una imboscata.

“Le informazioni che abbiamo non sono ufficiali ma potrebbero essere di più, ci preoccupa la situazione dei 7 civili scomparsi, sui quali ora non abbiamo alcuna informazione”, ha dichiarato a Blu Radio il sindaco di Güicán, Carlos Andrés Cocunubo.

Nel documento firmato dal comandante in capo, Manuel Vázquez Castaño, l’ELN precisa che “nel luogo dove è stata attaccata la pattuglia militare non c’è popolazione ed è una mulattiera”.

La guerriglia ha anche informato che ha in proprio potere i soldati Andés Felipe Pérez e Kleider Antonio Rodriguez, e ha annunciato che “saranno liberati nei prossimi giorni”. Allo stesso tempo, informa che i militari ricevono un trattamento degno, che sono in perfetto stato di salute e che, per la loro liberazione, chiede garanzie di sicurezza da parte del Governo Nazionale”. Ha, inoltre, negato che durante l’attentato ci fosse del personale dell’Anagrafe.

Al momento dell’attacco, il gruppo di uomini in divisa trasferiva i voti delle elezioni che erano state effettuate nella frazione che è a dieci ore di cammino dalla capitale del dipartimento.

Leggi anche ELN, dai campi del Boyacà


da comitatocarlosfonseca

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