InfoAut
Immagine di copertina per il post

Buongiorno, Val di Susa che lotta!

Sono le prime ore di una giornata tranquilla, fa freddo ma non troppo e il risveglio dopo una giornata intensa come quella di un 8 dicembre è faticoso. Il pensiero va subito ai feriti che sono tuttora ricoverati in ospedale, a Yuri che a causa di un candelotto che lo ha colpito alla tempia dovrà restare a riposo per oltre un mese. Poteva andare peggio ma grazie alla determinazione dei suoi compagni è stato soccorso in modo adeguato e trasportato in un ospedale specializzato.

Il “democratico” quotidiano LaRepubblica per giocare con nomi e nazionalità cerca di ridurre la gravità dell’incidente dicendo che è danese e che quasi era lì per caso. Non che non sia vera la nazionalità ma Yuri è cresciuto in val di Susa con i suoi fratelli e i suoi genitori no tav da sempre amano la val di Susa come chi in questa valle ha le origini lontano nel tempo e nelle generazioni.

Che schifo le ricostruzioni sui giornali, prendi il caffè e ti va quasi di traverso, non che qui non ci si sia abituati a questo tipo di ricostruzioni faziose ma ogni volta il giorno dopo sembra quasi un gioco nei bar a cercare chi l’ha sparata più grossa. Ad alternarsi sono le dichiarazioni dei politicanti si tav e le interpretazioni profonde del senso e delle giornate del movimento da parte dei cronisti (ma se in vita loro non hanno mai saputo essere parte di un movimento perchè pensano di poterne narrare il senso?).

In ogni caso chi nella giornata di ieri è sceso in piazza è felice di essere no tav. Nei capannelli in paese si discute, se avessimo fatto così… se invece fossino andati di là… tutto con la giusta prospettiva, guardando avanti e mai troppo indietro. C’è voglia di lottare e questo è un ottimo segnale. L’aver proceduto secondo i programmi fino ad una dignitosa chiusura alla mezzanotte in autostrada è stato molto importante, tira sù il morale, è segno di maturità.

A differenza delle ultime giornate di lotta in cui si era faticato a volte a raggiungere gli obiettivi ieri si è osato, i timori sono stati accantonati e si è andati avanti, fin dove possibile. Il piano di sfumature in questo caso è di altissimo livello, stiamo parlando infatti di oltre sette mesi di lotta continua in cui le persone vengono arrestate, sono bersaglio per i lacrimogeni, violano di continuo le zone rosse ecc. Insomma trovare dei difetti a questo livello di mobilitazione e lotta è cosa difficile, utile solo a migliorarne alcuni aspetti per tornare poi a lottare in maniera ancora più determinata.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

8dicembreno tavvalsusa

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

I tribunali danno il via libera al progetto dell’A69, ma la lotta si sta organizzando

Francia: è stato lanciato un appello a concentrarsi davanti alle prefetture questo mercoledì, in vista di giorni di mobilitazione a luglio contro il cantiere della A69.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“In Val Susa la repressione non ci ha vinto”, intervista a Nicoletta Dosio

Nicoletta Dosio la storica attivista del movimento No Tav sta terminando un anno di detenzione domiciliare per la sua lotta contro la linea ad alta velocità Torino-Lione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Zone di sacrificio e territori in lotta: intervista a Paola Imperatore (II PARTE)

I primi due cantieri stanno cominciando a mostrare le loro conseguenze disastrose sul nostro territorio, un terzo sta per essere installato e sarà potenzialmente il più impattante su tutto l’eco-sistema (ambientale, economico e sociale) valsusino.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Zone di sacrificio e territori in lotta: intervista a Paola Imperatore (I PARTE)

A pochi giorni dalla manifestazione del 10 maggio, che ha portato migliaia di valsusini nuovamente in marcia contro il deposito di smarino spostato da Salbertrand alla piana di Susa, ci teniamo a pubblicare in due puntate questa intervista alla ricercatrice Paola Imperatore. da notav.info Abbiamo invitato Paola all’assemblea che si è tenuta mercoledì 7 maggio […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

In migliaia in marcia per salvare la piana di Susa

Ripubblichiamo di seguito il comunicato uscito in occasione della marcia popolare No Tav tenutasi ieri, 10 maggio, a tutela della piana di Susa.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La Tuscia dice no al deposito unico di scorie nucleari: domenica 11 marcia di protesta

Domenica 11 maggio a Corchiano- Viterbo la Tuscia manifesta nuovamente per dire No all’ipotesi del deposito nazionale unico dei rifiuti radioattivi di tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non chiamiamola emergenza!

Le notizie e le immagini che si susseguono in queste ore, ci parlano di una valle alpina che non ha bisogno di grandi opere e nocività ma di interventi strutturali che possano salvaguardare e mettere in sicurezza un territorio.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

10 maggio 2025 – Susa: MARCIA POPOLARE: difendiamo la Piana di Susa! No al deposito di smarino e alla chiusura della stazione!

VOGLIONO SEPPELLIRE PRIMA SUSA E POI TUTTA LA VALLE. BLOCCHIAMO SUBITO LA DISCARICA DELLO SMARINO!

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

No al rigassificatore di Ravenna. E occorre organizzarsi per fermare il modello di sviluppo energivoro e devastante

Intervento della «Rete Nazionale Lavoro Sicuro» e dell’«Associazione Esposti Amianto» alla vigilia della manifestazione nazionale da La Bottega del Barbieri RIDURRE L’IMPRONTA CARBONICA.AUMENTARE L’IMPRONTA DI CLASSE Abbiamo a suo tempo presentato osservazioni al “commissario” delegato alla gestione dell’insediamento del rigassificatore di Ravenna: come tutti i soggetti che hanno manifestato la loro opposizione, non abbiamo ricevuto […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In ricordo di Sara Marzolino

La redazione di Infoaut si unisce al Movimento No Tav nel ricordo di Sara, giovane compagna reggiana che ci ha lasciati ieri.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La città cantiere e il mito delle grandi opere: una chiamata dallo Stretto a intrecciare voci, resistenze, immaginari

Ci sono progetti che non si misurano solo in chilometri di cemento, in tonnellate d’acciaio e in cavilli ingegneristici. Progetti che dall’alto piombano sulla vita delle persone imponendo devastazione, macerie e profitto per pochi.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Processo Askatasuna: L’associazione a resistere non si arresta

Riprendiamo una serie di interviste fatte in seguito alla sentenza del processo Sovrano: Radio onda d’urto a Vincenzo:Crollata la montatura giudiziaria-poliziesca che ha cercato di criminalizzare le lotte sociali e l’opposizione alla grande opera inutile e dannosa del TAV con l’accusa di associazione a delinquere, l’associazione a resistere in un comunicato ribadisce che “Non si […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Cade l’accusa per associazione a delinquere: una vittoria per le lotte sociali del Paese!

Riprendiamo il comunicato di associazione a resistere: Oggi il Tribunale di Torino ha pronunciato la sentenza in primo grado per il processo “Sovrano”: tutti e tutte assolti per il capo di associazione a delinquere! Le pene per i reati singoli sono stati ridimensionati. Un passaggio epocale per le lotte di tutto il Paese. Questo non […]