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No Tav: Eddi agli arresti domiciliari

Eddi figura tra i 23 No Tav coinvolti nell’operazione con cui lo scorso 21 giugno la Procura di Torino ha ordinato l’ennesima ondata di arresti, misure restrittive e perquisizioni a danno del movimento. Al centro dell’inchiesta la giornata di lotta del 28 giugno 2015, quando una marcia No Tav fece cadere reti, divieti e barriere attorno all’area del cantiere.

In seguito a quell’operazione alcuni No Tav hanno deciso di violare apertamente le misure cautelari che gli erano state imposte (tra questi Nicoletta, che da mesi porta avanti con coraggio la sua battaglia di libertà) e molti di loro si trovano ancora oggi sottoposti a restrizioni della propria libertà più o meno pesanti.

Quest’estate, allo scattare dell’operazione, Eddi non è stata trovata dalle forze dell’ordine incaricate di notificare le misure cautelari. In quel momento si trovava già sottoposta alla misura del divieto di dimora a Torino, allontanata forzatamente dalla città in cui da anni vive e studia perché colpevole di essersi mobilitata dentro la sua Università assieme ad altri studenti e studentesse . Da lì, in questi mesi, ha scelto di rendersi a lungo irreperibile, decidendo di non sottostare all’ennesimo abuso ordinato dai pm con l’elmetto, rifiutando una misura dalle ricadute così pesanti sulla sua vita di giovane No Tav e preferendo scegliere autonomamente sui propri tempi e progetti.

Da oggi si trova a Torino agli arresti domiciliari, al momento aggravati dal divieto di comunicare con l’esterno e ricevere visite.

A Eddi, e a tutti/e i No Tav sottoposti a restrizioni per aver lottato contro lo scempio del Tav e delle grandi opere, l’augurio di tornare al più presto in libertà. Lo diciamo come sempre col sorriso e la serenità di chi lotta per un futuro migliore e sa di avere attorno un movimento che non lascia indietro nessuno ma da anni rivendica con orgoglio la propria giusta resistenza.

EDDI LIBERA, LIBERI/E TUTTI/E!

da NoTav.info

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