Sabato 6 maggio, nella regione dell’Eure, più di 1.500 persone si sono riunite a Léry su invito del Collectif Non à l’autoroute A133-A134, di Soulèvements de la Terre e di Naturalistes Des Terres per una serie di azioni volte a porre le basi per una resistenza in caso di inizio dei lavori dell’autostrada A133-134 alla fine dell’anno.
Manifestazione nazionale sabato 6 maggio per contrastare la costruzione nel porto di Ravenna di un rigassificatore uguale a quello di Piombino, previsto tra poco più di un anno ad opera della multinazionale SNAM e parte di un piano energetico nazionale che intende fare lo stesso nei porti di diverse città costiere.
Vergognosa carica immotivata della polizia contro i manifestanti che protestavano pacificamente a Villazzano contro l’inizio dei lavori della Circonvallazione TAV di Trento, un’opera inutile e devastante per l’ambiente, la società, le finanze pubbliche..
L’alluvione in Emilia Romagna ha provocato due morti, 500 evacuati nel Ravennate, danni e disagi, ma ancora una volta non si parla a sufficienza della matrice di questo fenomeno: la crisi climatica e la devastazione ambientale.
Sgombero ieri mattina a Bologna, dove le forze di polizia dall’alba sono in azione contro lo stabile di via Agucchi 126, liberato e oggetto di una azione di esproprio per costruire uno dei cantieri necessari alla costruzione del Passante di Mezzo.
A Maurizio Bufalini (nomen omen), eterno direttore generale prima di LTF e ora di TELT, l’infame compito di presentare il conto di questa infinita militarizzazione del territorio. A quanto dichiarato in aula sarebbero stati spesi circa 30 milioni di euro (!!!) in 10 anni.
Il problema principale degli ultimi decenni è che la velocità con cui stiamo saccheggiando la natura non lascia il tempo a quest’ultima di rigenerarsi, disegnando, così, geografie di una distruzione che va accelerandosi, materializzando il concetto dell’Antropocene, l’epoca segnata dal massimo impatto dell’uomo sull’ambiente.
Sia in Texas che in Louisiana, come testimoniato dal video, le strutture per il trasporto del gas vanno a incidere negativamente in un tessuto sociale già molto precario e all’interno di zone di sacrificio tra le più grandi del territorio statunitense.
Con questa puntata inizia la seconda stagione di Radura, un progetto atto ad indagare sotto una luce diversa la provincia del nostro paese, partendo dai conflitti sociali, dalle lotte e dalle contraddizioni che molto spesso non trovano spazio nelle narrazioni ufficiali.
Argentina, Cile e Bolivia formano il ‘triangolo del litio’ che rappresenta il 60% delle risorse mondiali di questo minerale: l’estrazione del litio implica diverse conseguenze in primis per il territorio e per le comunità locali (è indicativo lo spreco di risorse idriche e il consumo del suolo che il procedimento estrattivo impone) e, inoltre, diventa cruciale nella fase attuale in cui tanto si parla di transizione ecologica ed energetica.