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5000 persone in piazza a Milano per il Kurdistan

Migliaia di persone, oltre 5000, hanno partecipato a Milano alla manifestazione nazionale di questo 11 febbraio promossa dall’UIKI – Ufficio Informazioni del Kurdistan in Italiadalla Comunità Curda in Italia e dalla Rete Kurdistan Italia, con decine di adesioni di realtà politiche, sociali e sindacali.

La manifestazione è partita verso le 15.30 da Porta Venezia e è sfilata per le strade del centro del capoluogo lombardo. Ad aprire il corteo le bandiere curde e del Pkk sostenute da centinaia di curde e curdi.

Ci descrive la partenza Andrea della redazione.  Ascolta o scarica
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Di seguito la corrispondenza di Michele della redazione che ci descrive gli spezzoni che caratterizzano il corteo. Ascolta o scarica

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Verso le 17 sono inziati gli interventi in Piazza Cairoli, dove si è conclusa la manifestazione.Ascolta o scarica

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Di seguito l’appello lanciato dai promotori:

La lotta del Movimento di Liberazione Curdo per la democrazia, la coesistenza, l’ecologia e la liberazione delle donne ha raggiunto primi risultati positivi con l’allargamento del modello di autogoverno democratico nei territori liberati dal giogo delle bande ISIS. Ma con l’estensione della situazione di guerra attuale nel Bakur-Turchia, Rojava-Siria e nel Medio Oriente, i curdi e le altre popolazioni della regione affrontano gravi pericoli; lo stesso Movimento di Liberazione subisce nuove e pesanti minacce.

Per garantire la sua presidenza, Erdogan si è alleato con i fascisti e i nazionalisti turchi, così da affrontare la questione curda con la violenza e la repressione: tutto ciò che è collegato con i curdi e la loro identità è un obiettivo. Vengono commissariate le municipalità, i co-sindaci sono arrestati e sostituiti con amministratori fiduciari di nomina governativa. La brutalità della guerra in Kurdistan che ha visto la distruzione di intere città, è già costata la vita a migliaia di civili, arresti di massa di politici, intellettuali, accademici, giornalisti, attivisti, avvocati e magistrati, fino ad arrivare al piano per l’eliminazione fisica di Öcalan.

La pesante tortura psicofisica inflitta al leader curdo Abdullah Öcalan, nel corso degli ultimi 18 anni in condizioni di isolamento totale, è stata inasprita con ulteriori limitazioni del suo regime carcerario. Dal 5 aprile 2015, dopo che Erdogan ha messo fine al negoziato “per una soluzione politica e democratica della questione curda”, i contatti con l’isola di Imralı sono praticamente interrotti.

In base a recenti informazioni ci sono gravi motivi di preoccupazione per la stessa vita di Ocalan. Nel mentre il regime di Erdogan si prepara a reintrodurre la pena di morte.

Abdullah Öcalan è il rappresentante riconosciuto del popolo curdo, egli svolge un ruolo decisivo per una possibile soluzione duratura e democratica della crisi profonda del Medio Oriente.

La storia ha dimostrato che la questione curda non può essere risolta militarmente. Le guerre di logoramento e i genocidi dello stato turco non hanno mai funzionato. Hanno sempre avuto l’effetto contrario. La Turchia non deve continuare ad attizzare un fuoco che non può spegnere. I colloqui per una soluzione politica della questione curda devono riprendere in una condizione di parità. L’unico modo per garantirlo è l’immediata liberazione di Abdullah Öcalan.

IN OCCASIONE DELL’ANNIVERSARIO DEL SEQUESTRO DI ÖCALAN, IN CONTEMPORANEA CON LA MANIFESTAZIONE INTERNAZIONALE DI STRASBURGO, SCENDIAMO IN PIAZZA A MILANO L’11 FEBBRAIO , PER:

• La libertà per tutti i prigionieri politici e le prigioniere politiche in Turchia! Basta alla tortura e all’isolamento! Chiudere la prigione di Imralı!
• Una soluzione politica e democratica della questione curda! Revocare il bando contro le organizzazioni curde!
• La libertà di Öcalan e la Pace in Kurdistan!

UIKI – Ufficio Informazioni del Kurdistan in Italia,Comunità Curda in Italia,Rete Kurdistan Italia

Per adesioni:  info@uikionlus.com  /  info@retekurdistan.it

 

 

 

da Radio Onda d’Urto

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