Corsica: storica vittoria indipendentista alle regionali
Le regionali in Corsica hanno infatti segnato una vittoria storica, col 35 per cento delle preferenze incassate, per il movimento indipendentista corso. Il voto, per la prima volta, ha affidato la guida dell’isola a Gilles Simeoni e Jean-Guy Talamoni, eletti presidente del Consiglio esecutivo e dell’Assemblea corsa con la lista “Pè a Corsica” (Per la Corsica).
Una vittoria figlia di quarant’anni di lotta, anche armata, e legata all’unione dei due principali movimenti dell’indipendentismo progressista, Femu a Corsica (nazionalista) e Corsica Libera (indipendentisti), contro la sempiterna posizione politica del governo francese, che continua a considerare la Corsica una semplice “circoscrizione amministrativa francese”.
Il neopresidente Gilles Simeoni ha parlato di “elezioni frutto di una volontà profonda di vera alternativa, una sete di democrazia, di sviluppo economico e di giustizia sociale”. Più chiaro ancora Jean-Guy Talamoni, che ha dedicato la vittoria “ai prigionieri politici e ai ricercati. La Corsica non è una semplice circoscrizione amministrativa francese, ma un Paese, una Nazione, un popolo”.
Il voto in Corsica e il successo dell’indipendentismo progressista è stato seguito con molta attenzione anche nella vicina Sardegna.
In una nota Irs – Indipendentzia Repubrica de Sardigna – parla infatti di “vittoria che permette di realizzare tutte le proposte politiche che in questi anni l’indipendentismo ha portato avanti e che l’Assemblea di Corsica ha votato all’unanimità. La vittoria della Catalunya e poi della Corsica dimostrano che in Europa nascono nuove alternative di governo dei territori, alternative alle destre xenofobe e alle sinistre senza più idee. Alternative di governo progressiste, democratiche ed ambientaliste che hanno una visione dell’Europa dei diritti, aperta, inclusiva e democratica.
“Un mese fa nessuno in Corsica credeva che questa vittoria fosse possibile ma oggi gli indipendentisti sono al governo perché il popolo Corso ha scelto la strada della libertà, della responsabilità e del cambiamento e in questo sono state determinanti le lotte che ha portato avanti la Ghjuventù indipendentista. Sono stati i giovani che hanno dato una spinta propulsiva in questa vittoria. Quarant’anni di dura lotta e di sacrifici non sono stati inutili ma sono serviti affinché oggi la Corsica abbia trovato la strada per riconoscersi come Nazione e non più come un dipartimento amministrativo francese. Dopo questa vittoria la collaborazione tra la Nazione Sarda e la Nazione Corsa saranno ancora più intense e potremo portare avanti tante battaglie insieme! Il cambiamento è possibile e oggi il Popolo Corso ce lo ha dimostrato”.
Il commento e l’analisi sul voto in Corsica con Simone Maulu, di Irs.
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