InfoAut
Immagine di copertina per il post

Estate romana: Scalzone «Veltroni manipola la memoria di Renato Nicolini e lo arruola nel partito dell’emergenza antiterrorista»

«Era uno spirito dubbioso e critico con un fondo di timidezza da cui provava a difendersi con una punta di dandismo. Di lui si potrebbe dire che era un poeta libertario e comunista». La figura di Renato Nicolini affiora tra fiotti di ricordi che mischiano vissuto pubblico e personale. Un fatto quasi inevitabile se a raccontare è Oreste Scalzone.
Era l’estate del 1979, da alcuni mesi l’ex esponente di Potere operaio era finito in carcere per la retata giudiziaria del 7 aprile. A fargli compagnia migliaia di altri prigionieri politici. Lucia Martini, sua moglie, conosceva bene Nicolini per aver frequentato la stessa facoltà di architettura a Valle Giulia, nei primi anni 60, ed aver dato vita insieme alla prima occupazione nell’Italia del dopoguerra. «Lucia – spiega Oreste – si ricorda ancora di una cosa che le era sembrata la più grande assemblea del mondo, durante l’Estate romana. Nicolini la chiamò sul palco di piazza di Siena e le fece leggere una lettera che le avevo mandato dal carcere».
Cosa? Ho capito bene? Mi chiedo fra me e me mentre Oreste continua a snocciolare un episodio dietro l’altro, raccontando aneddoti picareschi, surreali, sempre sintomatici, sulla falsa riga di chi ritiene che prendersi sul serio sia in fondo la cosa meno seria che si possa fare nella vita. «Aspetta, aspetta, Ore’, fermati un attimo», non solo glielo dico ma ci riesco pure.
Alla cerimonia ufficiale di commemorazione che si è tenuta alla Protomoteca del Campidoglio, Walter Veltroni, e il suo replicante Gianni Alemanno, hanno sostenuto cose che vanno in direzione esattamente opposta. Oreste però conferma tutto e rincara pure la dose: «Nel 1983 Nicolini venne a Parigi, dove ero rifugiato, per partecipare ad una iniziativa al Beaubourg. Ero andato a curiosare anch’io. Quel giorno c’era pure Rino Serri, che dopo Trivelli e prima di Occhetto era stato segretario della Fgci, quello della mia prima tessera. Renato terminato l’incontro ufficiale venne a casa nostra».

A casa di un latitante? Veltroni ci rimarrà male quando lo verrà a sapere. Alla commemorazione ha detto che l’Effimero «è stata una risposta straordinaria a chi, negli anni di piombo, voleva che vincesse la paura, che la gente restasse chiusa in casa».
La gente chiusa in casa negli anni ‘70? Ormai abbiamo una nomenclatura demenziale. La coppia Veltroni-Alemanno mi ricorda i fratelli de Rege, una coppia di comici famosi negli anni ’60 che ispirò Walter Chiari e Paolo Panelli.

Se non è vero quello che racconta Veltroni o capita di leggere su Repubblica, allora l’Effimero che cosa è stato?
Certo non un capitolo della lotta contro il terrorismo, come ora qualcuno va raccontando pretendendo di arruolare Nicolini nella truppa dell’emergenzialismo. Il termine fu coniato con un intento dispregiativo dai suoi nemici, a destra come a sinistra. La politica culturale di Nicolini fu una rottura che metteva al centro la parola, l’attimo, l’immagine, l’immanenza, perché materialista non è per forza il calcestruzzo e il resto è roba dello spirito. Forse tutto ciò è stato possibile perché il Pci era un partito che tracimava ormai da tempo, dalla morte di Togliatti che probabilmente quella politica non l’avrebbe mai permessa… Nicolini era sì capitato nel Pci, ma prima era stato dissidente, un po’ gauchiste. Perché in fondo il Pci era ciò che passava il convento e dopo per alcuni restava una sorta di fedeltà. Ma il partito non era più una specie di dio, come scrisse una volta Otto Rühle: “la rivoluzione non è affare di partito”.

La prima edizione dell’Estate romana è del 1977. Un anno cruciale. Nicolini con il suo assessorato alla cultura fece scelte molto diverse dalla politica condotta dal Pci a livello nazionale.
Quelli erano gli anni dei divieti di manifestare, dove ogni assembramento era percepito come un’adunata sediziosa e anche ai concerti interveniva la polizia. Che l’Estate romana sia finita, forse oltre gli intendimenti del suo stesso creatore, per andare in controtendenza rispetto al plumbeo dell’emergenza giudiziaria antiterrorista, sostenuta in prima fila proprio dal Pci, è un dato di fatto. Fu come una grande respirazione. La città riprese fiato. Non è vero che la popolazione romana fosse barricata in casa perché c’erano le Brigate rosse. Forse questo era vero per gli esponenti della nomenclatura politico-economica, gli uomini degli apparati o dei grandi media, non più di due-tremila persone. Ma gli altri, i giovani delle borgate, se non potevano andare in centro era perché non avevano una lira in tasca, perché le periferie erano ghetti, perché la città non era fatta per loro, non li gradiva, non prevedeva la loro presenza. C’era uno sfacelo sociale e quello era il piombo del cielo sulla loro vita, non le stupidaggini che racconta oggi Veltroni.

L’anno prima c’era stata la festa del proletariato giovanile al parco Lambro di Milano a cui parteciparono 150mila persone.
Invece di reprimerli Nicolini offrì una risposta a questa espressione di “nuovi bisogni”, come allora si chiamavano, rivendicati da larghi strati del movimento di quegli anni. Va incontro ad una dirompente domanda di convivialità, al desiderio di cultura proveniente dal basso. Pensate al festival dei poeti sulla sabbia di Ostia, davanti a migliaia di giovani col palco che crolla perché ognuno voleva salire a recitare i suoi versi. Capisco che Veltroni si è dovuto confrontare con le veline. In fondo ognuno è portato a misurarsi con l’epoca che si merita. Portando le periferie in centro Nicolini rompe anche il muro di classe che impediva l’accesso alla cultura di massa. L’evento non è più la prima della Scala ma cinquemila persone sedute davanti all’arco di Costantino a vedere la rassegna cinematografica di Massenzio.

Paolo Persichetti per insorgenze.wordpress.com

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Culturedi redazioneTag correlati:

anni 70anni di piomboestate romananicolini renatooreste scalzonevalter veltroni

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Culture

Quando il polemos si fa prassi

Majakovsky aveva paura che «una corona» avrebbe potuto «nascondere la sua fronte così umana e geniale e così vera» e «che processioni e mausolei» avrebbero offuscato la «semplicità di Lenin».

Immagine di copertina per il post
Culture

Altri Mondi / Altri Modi – Conclusa la seconda edizione. Video e Podcast degli incontri

La seconda edizione del Festival Altri Mondi/Altri Modi si è chiusa. E’ stata un’edizione intensa e ricca di spunti: sei giorni di dibattiti, musica, spettacoli, socialità ed arte all’insegna di un interrogativo comune, come trovare nuove strade per uscire dal sistema di oppressione, guerra e violenza che condiziona quotidianamente le nostre vite?

Immagine di copertina per il post
Culture

Le ultime parole scritte da Malcolm X riguardavano il sionismo. Ecco cosa disse

Per Malcolm X, il sionismo era indissolubilmente legato al più ampio colonialismo europeo. In un passaggio poco conosciuto scritto poco prima del suo assassinio, affermò chiaramente che vedeva il sionismo non solo come una minaccia per la Palestina, ma per l’intero Terzo Mondo.

Immagine di copertina per il post
Culture

Oscar 2024: celebrità e stelle del cinema chiedono cessate il fuoco a Gaza

Numerose celebrità e stelle del cinema di Hollywood di alto profilo hanno manifestato il loro sostegno e la loro solidarietà ai palestinesi della Striscia di Gaza, chiedendo un cessate il fuoco sul tappeto rosso degli Oscar 2024.

Immagine di copertina per il post
Culture

Alle radici della Rivoluzione industriale: la schiavitù

E’ considerato come uno dei più noti storici dei Caraibi, insieme a Cyril Lionel Robert James, soprattutto per il suo libro intitolato “Capitalismo e schiavitù”, appena pubblicato in Italia da Meltemi editore.

Immagine di copertina per il post
Culture

ALTRI MONDI / ALTRI MODI VOL.II “Viaggio al centro della Terra”

Non si tratta di cercare degli altrove impossibili, altri mondi alternativi, comunità utopiche. Il centro della Terra è qui, in un angolo di mondo inesplorato.. in altri modi di agire, di contrapporsi, di emanciparsi, tutti da esplorare.

Immagine di copertina per il post
Culture

Art Not Genocide: oltre ventimila artisti firmano contro la presenza israeliana alla Biennale di Venezia

«Offrire un palcoscenico a uno Stato impegnato in continui massacri contro il popolo palestinese a Gaza è inaccettabile».

Immagine di copertina per il post
Culture

Immagini di classe. Produzione artistica, operaismo, autonomia e femminismo

Jacopo Galimberti, Immagini di classe. Operaismo, Autonomia e produzione artistica, DeriveApprodi, Bologna 2023

Immagine di copertina per il post
Culture

Dune nell’immaginario di ieri e di oggi

Dune può dirsi un vero e proprio mito contemporaneo capace di segnare profondamente l’immaginario collettivo

Immagine di copertina per il post
Culture

La propaganda di Israele nel più popolare sport americano

Israele ha approfittato dei 123 milioni di telespettatori, il massimo dallo sbarco sulla Luna del 1969, che hanno visto la finale del campionato di Football americano, per fare propaganda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Roma: morta a 75 anni Barbara Balzerani

In carcere e poi fuori la Balzerani ha riletto a lungo la storia – personale e collettiva – degli anni ’70 e ’80, attraverso molti incontri pubblici, prese di posizione e soprattutto con numerosi libri.

Immagine di copertina per il post
Culture

Le contraddizioni e le moderne intuizioni di un editore militante

Molto si è scritto, detto e discusso a proposito della lotta armata in Italia, attraverso saggi, articoli, dibattiti e testimonianze di vario indirizzo, calibro e dalle finalità non sempre limpide.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Depistaggi e depistatori, Sigfrido Ranucci ha chiesto l’aiuto di Francesco Pazienza per realizzare la puntata di Report sul sequestro Moro

Per denunciare un depistaggio è opportuno rivolgersi a un depistatore di professione, condannato per questo dalla giustizia? 


Immagine di copertina per il post
Culture

«Fronte del porto», una recensione critica al libro di Sergio Luzzato sulla colonna genovese della Brigate rosse

L’imponente lavoro realizzato da Sergio Luzzato sull’insediamento delle Brigate rosse a Genova solleva un problema storiografico importante: l’arrivo della Brigate rosse è un parto degli intellettuali radicali della università di Balbi, come sostiene l’autore, oppure prende avvio all’Ansaldo e in porto, come riferiscono alcuni testimoni chiave, protagonisti di quella vicenda?

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

V. Guizzardi, D. Tagliapietra – L’assalto al cielo. Militanza e organizzazione dell’Autonomia operaia – prima parte

Come dare, e organizzare, percorsi di rottura al cuore dello sviluppo capitalistico? Quali i comportamenti potenzialmente sovversivi su cui costruirli, oggi? Quali punti di metodo ancora inattuali trarre dall’esperienza militante di quella generazione politica che per ultima ha tentato l’“assalto al cielo”? da Kamo Modena Sono le domande implicite che hanno mosso il terzo incontro […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Frammenti di vita di un comunista

L’autobiografia che segue è uno straordinario frammento di memoria su una militanza comunista esercitata quotidianamente negli anni Settanta all’interno dell’esperienza dei Collettivi politici veneti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

L’operazione ombre rosse si perde nella nebbia

Slittano ancora le udienze francesi per decidere sul fondamento delle richieste di estradizione avanzate dall’Italia a riguardo gli esuli politi rifugiati in Francia Le udienze dei 9 fuoriusciti italiani arrestati in Francia ad aprile 2021 e che ieri si sono presentati davanti la Corte di Appello di Parigi sono state rinviate tra fine marzo e […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

La pattumiera della storia

di Sergio Bianchi da Sinistra in Rete A introduzione del corso su Gli autonomi Le storie, le lotte, le teorie (https://www.machina-deriveapprodi.com/post/gli-autonomi-le-storie-le-lotte-le-teorie), pubblichiamo il Prologo di Sergio Bianchi all’omonimo libro (Vol. I).  «Estremisti», «violenti», «provocatori», «mestatori», «prevaricatori», «squadristi», «diciannovisti», «fiancheggiatori», «terroristi». Questi sono solo alcuni degli epiteti coniati nel corso degli anni Settanta da illustri opinionisti, […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

“Le panchine di Rozzano – 7 dicembre 1976, la contestazione giovanile dalle periferie all’assalto alla Prima della Scala”

La storia di Valter Boscarello, militante della sinistra milanese dalla metà degli anni ’70 inizia dalle panchine di Rozzano che sono anche il luogo di incontro e formazione collettiva di una parte della generazione cresciuta intorno al Sessantotto nell’area metropolitana milanese. Rozzano fa parte della cintura del capoluogo lombardo, città di provincia e di periferia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Prosegue la caccia al reato inesistente, la procura non molla l’archivio di Persichetti

La caccia al reato inesistente che il pm Eugenio Albamonte conduce da tempo nei confronti di Paolo Persichetti ha conosciuto un nuovo colpo di scena. Ignorando la decisione del tribunale del riesame e della cassazione, il 12 novembre scorso il responsabile delle inchieste sul terrorismo e i reati informatici della procura di Roma ha messo […]