InfoAut
Immagine di copertina per il post

Nasce Francesco Berardi

||||

Il 20 maggio 1929 nasce a Terlizzi, in Puglia, Francesco Berardi. Giovanissimo si trasferisce a Genova dove entra nell’Italsider di Cornigliano, nel reparto zincatura nel 1956.

Negli anni sessanta comincia la sua militanza, prima con un’esperienza nel PCI, poi negli anni settanta con l’entrata in Lotta Continua.

Deluso dall’esperienza in Lotta Continua, Berardi, viene descritto così da chi lo conosceva in quegli anni: “Era uno che parlava tanto, tantissimo, come capita spesso agli operai anziani, che ritornano sempre sugli stessi argomenti: che qui siamo tutti antifascisti, ma la resistenza non la facciamo mai; che qui si parla e si parla, ma di cose concrete non se ne vedono. E sarebbe ora di muoversi”. Inizia così a collaborare con le Brigate Rosse presenti nella sua fabbrica, diffondendo ciclostilati e materiale propagandistico, e rilevando i numeri di targa delle autovetture appartenenti ai dirigenti più antioperai dello stabilimento.

Fu proprio mentre cercava di diffondere all’interno della sua fabbrica dei volantini che venne scorto dal delegato sindacale CGIL e militante del PCI Guido Rossa, e prontamente denunciato da questi ai carabinieri. Da tempo infatti il Partito Comunista, sollecitava i suoi iscritti alla , però ancora nessuno aveva raccolto questa sollecitazione, e tantomeno lo aveva fatto cosi clamorosamente. Francesco Berardi venne subito arrestato. Aveva al momento cinquant’anni, moglie, figli e nipotini.

Il gesto di Guido Rossa fu gravissimo: la denuncia di un compagno di lavoro che combatte i padroni e lo Stato rappresenta infatti la rottura di ogni vincolo di solidarietà di classe. Un conto è la battaglia politica in fabbrica fra rivoluzionari, riformisti, operai più combattivi, altri meno che può essere aspra e conflittuale; un conto è la delazione che porta un collega di lavoro in carcere.

Dopo un anno, passato in giro per le carceri speciali, il 24 ottobre 1979, Berardi muore suicida nella sua cella. Non era preparato a reggere il peso di quella situazione, per avere distribuito quattro volantini in fabbrica.

Le Brigate Rosse – colonna Walter Alasia, in un comunicato lo ricordano con queste parole:

“Nei giorni scorsi un compagno è morto in carcere: Francesco Berardi, operaio dell’Italsider di Genova. E’ stato assassinato prima dai berlingueriani che lo hanno consegnato agli sbirri di questo regime, poi dalla “giustizia” dei padroni, ed infine da quei lager nei quali vengono rinchiusi i comunisti combattenti. Nella nostra memoria resta il ricordo della sua vita di proletario che non si è mai arreso ai padroni, di operaio che ha saputo porsi alla testa degli sfruttati e ha dato la vita per il comunismo…”

Guarda “La notte della Repubblica – 15 1979–1981: il primo pentito brigatista e il sequestro D’Urso“:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

brbrigate rossefrancesco berardigenovaguido rossa

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: dal porto di Genova al Lido di Venezia, decine di migliaia di persone in piazza contro il genocidio

Molte decine di migliaia (almeno 50mila) di persone, sabato 30 agosto, hanno partecipato a Genova alla fiaccolata per la Palestina, organizzata per salutare le imbarcazioni in partenza domenica 31 agosto dal porto ligure per prendere parte alla “Global Sumud Flotilla”. 

Immagine di copertina per il post
Culture

Vita e morte di Raffaele Fiore, quando la classe operaia scese in via Fani

Raffaele Fiore ha incarnato l’antropologia ribelle, l’irriducibile insubordinazione di quella nuova classe operaia

Immagine di copertina per il post
Culture

E’ uno sporco lavoro / 2: assassinare i brigatisti non è reato

Andrea Casazza, Gli imprendibili. Storia della colonna simbolo delle Brigate Rosse (nuova edizione), DeriveApprodi, Bologna 2025. di Sandro Moiso, da Carmilla Più volte su Carmillaonline chi qui scrive ha avuto occasione di annotare come siano ormai numerosissime le storie e le testimonianze riguardanti l’esperienza della lotta armata condotta in Italia da formazioni di sinistra di vario genere. […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vittoria dei portuali di Marsiglia e Genova. Rimaste a terra le mitragliatrici, la nave cargo diretta ad Haifa viaggia vuota

La nave è dovuta ripartire vuota di armamenti israeliani, e vuota farà tappa sabato a Genova soltanto per un “rifornimento tecnico”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Genova: i portuali pronti a rifiutare di caricare il cargo di armi per Israele

I portuali in Francia si rifiutano di caricare il cargo di armi per Israele: pronti al blocco anche a Genova.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

C’ero io quel giorno di 50 anni fa alla Spiotta!

È cominciata così in corte d’Assise ad Alessandria la dichiarazione spontanea di Lauro Azzolini, 82 anni, ex militante delle BR, nel processo per la sparatoria di Cascina Spiotta del 1975. Azzolini ha detto: In un minuto breve di 50 anni fa quando tutto precipitò, un inferno che ancora oggi mi costa un tremendo sforzo emotivo rivivere, al […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Vogliamo rompere un tabù – Appello

Riceviamo e pubblichiamo, dal blog della campagna Vogliamo rompere un tabù. Vogliamo rompere un tabù, rompere il silenzio sul fatto che lo Stato italiano tiene in carcere da quarant’anni 16 militanti delle Brigate Rosse e ne ha sottoposti altri tre, da oltre 20 anni, al regime dell’articolo 41 bis dell’ordinamento penitenziario. Il regime speciale dell’art.41 […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

Emilio Quadrelli – Non c’è resto che tenga

Mercoledì 15 gennaio a Genova avrà luogo un momento di confronto e riflessione sull’eredità politico-intellettuale di Emilio Quadrelli che ci ha lasciato lo scorso agosto.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Il CALP prende parola sull’indagine per corruzione nella regione Liguria

Riprendiamo due post facebook del Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali sulle ultime vicende giudiziarie che hanno visto coinvolto il Presidente della Regione Toti e riguardano anche il porto.