InfoAut
Immagine di copertina per il post

Monika Ertl vendica il Che

||||
||||

Il 12 Maggio 1973 venne uccisa dalla polizia boliviana la compagna Monika Ertl militante dell’ELN boliviano passata alla storia per aver vendicato il Che Guevara uccidendo l’ufficiale dei servizi segreti boliviani Quintanilla Pereira all’interno del consolato boliviano di Amburgo il 1 Aprile 1971.

La Ertl, allora trentaquattrenne, si presentò al consolato per chiedere un visto e per parlare col console Quintanilla Pereira. Quando si trovo davanti all’assassino del Che la Ertl non esitò un momento sparò tre volte lasciando tre fori nel suo petto a forma di “V” e un biglietto sulla scrivania con su scritto “victoria o muerte”, simbolo dell’Esercito di Liberazione boliviano

Ad Amburgo, in Germania, erano le dieci meno venti della mattina del 1° aprile 1971. Una bella ed elegante donna dai profondi occhi color del cielo entra nell’ufficio del console della Bolivia e, aspetta pazientemente di essere ricevuta.

Mentre fa anticamera, guarda indifferente i quadri che adornano l’ufficio. Roberto Quintanilla, console boliviano, vestito elegantemente con un abito oscuro di lana, appare nell’ufficio e saluta, colpito dalla bellezza di quella donna che dice di essere australiana, e che pochi giorni prima gli aveva chiesto un’intervista.

Per un istante fugace, i due si trovano di fronte, uno all’altra. La vendetta appare incarnata in un viso femminile molto attraente. Non ci fu resistenza, né lotta. Le pallottole hanno centrato il bersaglio. Nella sua fuga, lasciò dietro di sé una parrucca, la sua borsetta, la sua Colt Cobra 38 Special, ed un pezzo di carta dove si leggeva: “Vittoria o morte. ELN”.

Nella milizia guevarista c’era una donna che si faceva chiamare Imilla, il cui significato in lingua quechua ed aymara è Niña o giovane indigena. il suo nome di battesimo: Monica (Monika) Ertl. Tedesca di nascita, che aveva realizzato un viaggio di undici mila chilometri dalla Bolivia persa, con l’unico proposito di giustiziare un uomo, il personaggio più odiato dalla sinistra mondiale: Roberto Quintanilla Pereira.

Lei, a partire da quel momento, si trasformò nella donna più ricercata del mondo. Occupò le facciate dei giornali di tutta l’America. Il colonnello Roberto Quintanilla Pereira, responsabile diretto dell’oltraggio finale a Guevara: l’amputazione delle sue mani, dopo la sua fucilazione a La Higuera. Con quella profanazione firmò la sua sentenza di morte e, da allora, “Imilla” si propose una missione di alto rischio: giurò che avrebbe vendicato il Che Guevara.

Dopo avere compiuto il suo obiettivo, cominciò una battuta di caccia che attraversò paesi e mari e che trovò la sua fine solo quando Monica cadde uccisa nel 1973, in un’imboscata in Bolivia.

Guarda “La mujer que vengó al Che Guevara, Año 1975. Documental Cubano #164“:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

Accadeva Oggi

  1. 1934

    Immagine di copertina per il post

    Muore Jean Vigo

    Jean Vigo nasce a Parigi il 26 aprile 1905 da Emily Clero e Eugene Bonaventure de Vigo. Il padre è un conosciuto anarchico francese, direttore del giornale «Le Bonnet Rouge» in cui era solito firmarsi con lo pseudonimo “Miguel Almereyda” (il cognome è anagramma di Y a la merde [C’é della merda!]). La sua infanzia […]

  2. 1944

    Immagine di copertina per il post

    Agostino Piol e i suoi fratelli

    5 ottobre 1944 “Nel gennaio del 2000, centinaia di abitanti di Rivoli (un Comune alle porte di Torino), hanno seguito commossi i funerali di una donna di 90 anni, Brigida Piol. È stato l’estremo omaggio ad una madre che, durante la seconda guerra mondiale e la Resistenza, aveva perso i suoi quattro figli e anche […]

  3. 1970

    Immagine di copertina per il post

    Il rapimento di Sergio Gadolla

    La notte del 5 Ottobre del 1970 la “banda XXII Ottobre”, gruppo genovese nato un paio di anni prima e composto prevalentemente da operai ed ex partigiani, effettua il rapimento di Sergio Gadolla, secondogenito di una delle famiglie più ricche della città: il padre del ragazzo è stato imprenditore edile, proprietario di cinema e squadre […]