InfoAut
Immagine di copertina per il post

Prime azioni armate del PKK

||||
||||

Il 15 agosto rappresenta una data importante per il PKK, era il 1984 quando il primo attacco armato fu effettuato contro l’esercito turco, condotto da Mahsum Korkmaz (“Agit”).

Dopo anni di preparativi, il PKK ha lanciato il primo grande attacco il 15 agosto 1984. L’assalto fu condotto dal fondatore dell’ala militare del PKK. Le forze del PKK attaccarono per la prima volta una postazione della gendarmeria a Eruh, uccidendo un soldato della gendarmeria e ferendone sei e tre civili. Contemporaneamente le forze del PKK attaccarono una struttura della gendarmeria, vari alloggi militari e una stazione della gendarmeria a Şemdinli, uccidendo due poliziotti e ferendo un funzionario di polizia e un soldato. Dopo il primo attacco, il 17 Agosto un altro raid fu effettuato contro una stazione di polizia a Siirt e sempre lo stesso giorno un ulteriore attacco uccise 3 guardie del generale Kenan Evren a Yüksekova, un’altra azione fu portata avanti dai guerriglieri e 8 soldati turchi furono uccisi nella provincia di Hakkâri .

“Dopo il colpo di stato militare in Turchia nel 1980, il movimento di libertà curdo ha dovuto decidere: o – come molti gruppi di sinistra – essere liquidato o decidere per la resistenza. Dopo anni di resistenza carceraria “il primo colpo” è stato sparato il 15 agosto 1984. Questa data è considerata come la nascita della guerriglia e l’inizio della offensiva per la liberazione Si sviluppò rapidamente un ampio movimento popolare. Molti si sono uniti alla guerriglia con l’obiettivo di porre fine all’oppressione coloniale. Da allora sono passati molti anni. Diverse volte il PKK ha offerto un cessate il fuoco. C’è stato un cambio di paradigma nel partito, che includeva anche un allontanamento dal pensiero dello stato-nazione, dalla richiesta di uno “stato curdo”. Il confederalismo democratico, la combinazione di democrazia radicale, liberazione delle donne ed ecologia sono gli obiettivi del movimento. La militanza del 15 agosto 1984 rivive nella resistenza della guerriglia contro l’occupazione turca. Sia nel Kurdistan meridionale, dove l’esercito turco bombarda quotidianamente le zone di difesa di Medya sotto gli occhi e con il sostegno del clan Barzani, nel Kurdistan settentrionale o in Rojava, La lotta di liberazione sotto la guida del PKK è ora presente e viva in tutte le parti del mondo. Ovunque ci siano curdi, c’è anche lo spirito del PKK. “PKK halktır, halk burada – il PKK è il popolo e il popolo è qui” è lo slogan fiducioso.

Guarda “Örgütün Kuruluşuna Giden Yol || Abdullah Öcalan Örgütü Neden Kurdu ?“:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

Accadeva Oggi

  1. 1933

    Immagine di copertina per il post

    Livorno-Mario Camici

    In pieno regime fascista il funerale del compagno Mario Camici si trasformò in una grandiosa manifestazione antifascista che sfilò nelle vie di Livorno senza che gli squadristi potessero intervenire. Nei giorni seguenti si scatenò la repressione fascista che colpì duramente molti livornesi. Scritti di NOCCHI ALCIDE il 16 MARZO 1959 L’amnistia del 1932 Fu in […]

  2. 1968

    Immagine di copertina per il post

    Nanterre: da lì inizia il maggio del’68

    E a Nanterre, campus universitario a pochi chilometri da Parigi, che il 22 marzo 1968 inizia il “maggio ‘68” francese. 150 studenti occupano la torre amministrativa dell’università. Vogliono la liberazione dei militanti del “Comitato Vietnam” arrestati per aver gettato dei sampietrini contro la sede dell’American Express. Prima di abbandonare l’occupazione gli studenti decisero di costituire […]

  3. 1973

    Immagine di copertina per il post

    Fazzoletti rossi a Mirafiori

    Dal ‘70 al ‘72 la conflittualità interna alla Fiat è continuata senza sosta. La risposta strategica della direzione si definisce come ristrutturazione e riconversione: trasferimenti, licenziamenti, decentramento ed esternalizzazione della produzione, ma anche automazione per abolire le lavorazioni più nocive, riconoscimento delle strutture sindacali per favorire la mediazione. Dal novembre 1972 la lotta operaia a […]