InfoAut
Immagine di copertina per il post

Espropri a Milano

||||

Il 19 ottobre 1974 nella città di Milano si svolgono contemporaneamente due iniziative di riappropriazione e ribasso dei prezzi in due supermercati.

L’ azione compiuta dagli operai e dai proletari dei quartieri di Quarto Oggiaro- Crescenzago- Gallaratese, decisa in seguito ai significativi aumenti dei prezzi, aveva lo scopo di vendere la merce ai vecchi prezzi di listino.

Le due operazioni « ribasso prezzi », sono avvenute al supermercato « Sma » di via Padova e al supermercato « Esselunga » di Quarto Oggiaro.

Nello « Sma », dopo le 10, sono entrate in gruppo una quarantina di persone in maggioranza donne, con bandiere, manifesti e scandendo slogan tipo: « Se i prezzi vanno su – portiamoci la merce a casa – e non paghiamo più ». Due dei manifestanti si sono sostituiti alle cassiere, battendo i prezzi inferiori a quelli fissati. Incassavano il denaro per conto della ditta ma incitavano i clienti a pagare la merce secondo i vecchi listini. Ne sono nati scontri col personale e una grande confusione, della quale molti hanno approfittato per appropiarsi di merce valutata sui quattro-cinque milioni (due milioni di sola carne); a quel punto è arrivata una « volante » della polizia, ma i due uomini sono stati aggrediti ed hanno dovuto attendere l’arrivo di rinforzi per ristabilire l’ordine.

La polizia arresta nove persone con l’accusa di concorso in rapina aggravata, resistenza e lesioni.

La stessa « operazione ribasso» è stata condotta al supermercato «Esselunga» di via Amoretti, a Quarto Oggiaro, invaso da un centinaio di giovani che distribuivano. Anche qui la merce portata via senza pagare si valuta sui quattro milioni. I manifestanti hanno tagliato i fili del telefono e quando è arrivata la polizia non c’era più nessuno. Un volantino recapitato ai giornali e firmato « Gli operai e le donne dei quartieri» spiega i termini dell’azione, affermando che « folti gruppi di operai e proletari sono passali all’azione concreta decidendo una spesa organizzata di massa ». In via Padova diverse centinaia di proletari hanno saccheggiato due supermercati per rompere l’attacco generalizzato dei padroni alle nostre vite. Entrati contemporaneamente alle ore 10 nel supermercato si legge nel volantino gli operai e i proletari, « dopo aver bloccato la direzione ed aver annunciato tramite gli altoparlanti il senso dell’azione alle persone presenti hanno iniziato collettivamente a fare gli acquisti necessari autoriducendone il prezzo, dando cosi un ulteriore esempio di come le masse popolari abbiano la coscienza e la forza necessarie per imporre il prezzo politico ». Un altro volantino dice: « Noi oggi abbiamo detto basta non solo all’aumento dei prezzi, ma abbiamo detto basta anche all’ordinamento complessivo della società capitalistica. La merce che abbiamo preso era la nostra come e nostro tutto ciò che esiste perché l’ abbiamo prodotto con il nostro sfruttamento! ». In serata, in via Padova si sono radunate circa 250 persone. in gran parte donne che, dopo aver cercato di entrare nel supermercato presidiato dalla forza pubblica, hanno cominciato a formare un corteo, presto disperso da violente cariche della polizia.

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

Accadeva Oggi

  1. 1945

    Immagine di copertina per il post

    Cattura di Piero Pinetti

    PIERO PINETTI di anni 20. Nato il 3 dicembre 1924 a Genova. Di professione meccanico, assunto presso l’Ansaldo di Sampierdarena (GE). Membro del partito comunista clandestino, dopo l’armistizio partecipa alla lotta di liberazione impegnandosi, almeno inizialmente, in diversi compiti organizzativi. Entrato nelle fila della 175ª Brigata Garibaldi SAP (poi Brigata Guglielmetti, dislocata a Genova-Val Bisagno), […]

  2. 1981

    Immagine di copertina per il post

    Le rivendicazioni dei prigionieri dell’IRA

    11 gennaio 1981 L’11 gennaio del 1981 Bobby Sands, che si trova da ormai quattro anni nel famigerato carcere nordirlandese di Long Kesh, con l’accusa di possesso d’armi di fuoco, incontra i funzionari della struttura penitenziaria nel tentativo di trovare un accordo in merito alle rivendicazioni che da anni porta avanti insieme agli altri detenuti […]

  3. 1999

    Immagine di copertina per il post

    Fabrizio De André e il Supramonte

    Fabrizio De André nasce il 18 febbraio 1940 a Genova (Pegli). Nella primavera del 1941, il padre, il professor De André, antifascista, visto l’aggravarsi della situazione a causa della guerra, si reca nell’Astigiano alla ricerca di un cascinale ove far rifugiare i propri familiari e acquista nei pressi di Revignano d’Asti la Cascina dell’Orto ove […]