InfoAut
Immagine di copertina per il post

Germinal Cimarelli

||||

IN MEMORIA DI GERMINAL CIMARELLI, IL QUALE DECISE DI COMBATTERE IN PRIMA LINEA, NONOSTANTE UN GRAVE PROBLEMA ALLA VISTA, E MORI’ IL 20 GENNAIO DEL 1944 PER PROTEGGERE I SUOI COMPAGNI PARTIGIANI IN RITIRATA

Ci sono persone che, di fronte ad un ideale, non si tirano indietro. Nemmeno quando fanno fronte a gravi problemi di salute. E’ il caso di Germinal Cimarelli. Cresciuto nella Terni operaia, manifestò sin da giovane una certa simpatica per il socialismo e, in seguito, per il comunismo. Lo faceva, ovviamente, in clandestinità. rischiando il confino o la morte nell’Italia fascista. In occasione dell’inizio della guerra civile spagnola organizzò diverse azioni di supporto e di volantinaggio che gli costarono diversi anni di confino. In seguito all’armistizio, riuscì a tornare in Umbria. Lì, gli venne assegnato in un primo momento il compito di fare da collegamento tra il PCI ed il CLN in Umbria e Toscana. Germinal, infatti, soffriva di una malformazione all’occhio che lo rendeva sicuramente vulnerabile in uno scontro armato, e per queste venne deicso di tenerlo lontano dal fronte.
Ma a Germinal non andava bene. Aveva passato la sua giovinezza a combattere i fascisti, si era fatto anni di confino. Volevo combattere i fascisti sul campo, voleva liberare la sua terra con le armi in mano.
Si ritrovò quindi come commissario politico sul campo di una formazione composta inizialmente da 18 partigiani, ai quali si aggiunsero, in seguito, dei prigionieri sovietici.
I partigiani di Germinal erano una vera spina nel fianco dei tedeschi nella zona di Terni. Col tempo, riuscirono ad identificare la posizione del loro covo sul Monte Torremaggiore, e lanciarono un attacco a sorpresa il 20 gennaio del 1944 ed accerchiarono i partigiani. Germinal era un commissario politico. Avrebbe potuto ordinare ai suoi compagni di restare e coprire la sua ritirata insieme al resto dell’unità. Invece, decise di restare lui stesso. Lui ed una mitragliatrice con la quale riuscì a tenere a bada i tedeschi abbastanza a lungo da dare il tempo ai suoi compagni di fuggire. Morì, piegato sulla sua arma, consapevole però di aver salvato tutti i suoi compagni. Il suo ricordo è ancora molto vivo nel ternano, e proprio sul Monte Torremaggiore si può trovare un monumento dedicato a Germinal ed a tutti coloro che miserò la lotta contro i nazifascisti davanti a tutto.

Fonte: Cannibali e Re – Cronache Ribelli

Guarda “Germinal Cimarelli – Partigiani Contro”:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

Accadeva Oggi

  1. 1919

    Immagine di copertina per il post

    Nasce Mikhail Kalashnikov

    Mikhail Kalashnikov Timofeyevich è nato 10 novembre 1919, in Kurya, un villaggio nel centro-sud della Russia. Era l’ottavo di 18 figli, solo otto dei quali sono sopravvissuti fino all’età adulta, è morto il 23 dicembre 2013 all’età di 94 anni. Mikhail Kalashnikov è il generale sovietico che ha progettato l’arma automatica onnipresente che oggi porta […]

  2. 1979

    Immagine di copertina per il post

    Torino – Dall’assemblea autonoma di classe

    Compagni, l’attacco condotto con i licenziamenti alla FIAT rappresenta la continuazione fin dentro la composizione di classe, dell’attacco complessivo che Stato e impresa stanno conducendo contro tutta la rete organizzata, politica e sociale, che ha condotto l’ultimo ciclo di lotte. I diecimila nuovi assunti alla FIAT hanno destabilizzato, in questi ultimi due anni, il progetto […]

  3. 1995

    Immagine di copertina per il post

    Muore il poeta Ken Saro Wiwa

    Kenule ”Ken” Beeson Saro Wiwa, scrittore, poeta e attivista nigeriano, nacque il 10 ottobre 1941 a Bori, una cittadina nel delta del fiume Niger. Membro dell’etnia degli Ogoni, fin dagli anni ottanta Saro Wiwa ne diventò il portavoce, conducendo una feroce e determinata campagna contro le multinazionali (Shell in primo luogo) responsabili di continue perdite […]