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Baruch Spinoza

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Il pensiero e gli scritti di Baruch Spinoza – (Amsterdam 1632 – L’Aia 1677) sono stati a più riprese al centro di molti interessi di filosofi e politici,

Si sono confrontati con i suoi assunti Gueeroult, Wolfson, Matheron, e poi Deleuze, Hecker, Macherey, Kolakowski. Anche Toni Negri ha pubblicato alcuni studi che hanno suscitato sia interesse che discordanze sull’utilizzo politico di questo pensatore innovatore olandese del ‘600.

Nel ’81 è uscito per Feltrinelli L’anomalia selvaggia Saggio su Potere e potenza in Baruch Spinoza.

Nel ’92 Spinoza sovversivo Variazioni In-attuali Pellicani editore e nel 2012 Spinosa e noi Mimesis.

Per Negri la metafisica di Spinosa rappresenta un anomalia nello sviluppo dell’ideologia borghese che scaturisce dall’eccezionalità dello sviluppo capitalistico dei Paesi Bassi.

Filosoficamente si basa sul rifiuto della figura dialettica dell’ideologia capitalistica, individua una imponente forza costruttiva nel pensiero e nelle opere spinoziane.

Partendo da queste interpretazioni Negri propone una singolare lettura dell’evolversi del pensiero politico della modernità da cui scaturisce il concetto di sovranità e con esso una pratica di alienazione politica.

Per Negri ‘Spinoza fonda il materialismo moderno nella sua più alta figura, ma non supera i limiti di una concezione puramente “spaziale” o fisico galileiana del mondo ….. lascia irrisolto il problema del rapporto fra dimensioni spaziali e dimensioni temporali, dinamiche, creative dell’essere’.

‘Quando affronta le tematiche politiche, la politica è uno degli assi fondatori del suo pensiero, fonda una forma non mistificata di democrazia. Pone il problema della democrazia sul terreno del materialismo come critica di ogni manifestazione giuridica dello stato.’ ‘La democrazia è politica della ”moltitudine” organizzata nella produzione’.

‘Spinoza mostra che la storia della metafisica comprende alternative radicali. Il pensiero costitutivo possiede la radicalità della negazione, la potenza costruttiva della trasgressione è la qualificazione spinoziana della libertà’

Per Negri l’anomalia spinoziana è il rapporto contradditorio che la sua metafisica ha con il nuovo ordine della produzione capitalistica l’anomalia “selvaggia” scaturisce come espressione di una trasgressione storica di ogni ordinamento che non sia liberamente costituito dalle masse’.

La proposizione di Spinoza e l’attenzione al processo costitutivo della moltitudine avviene in Negri dopo l’80 quando è detenuto e si accompagna a un progressivo attenuarsi della proposizione di altre categorie politiche proprie dell’analisi politica radicale come l’insistere sulla composizione di classe. Un poggiare i piedi più nella filosofia che nel politico. Un volersi far riconoscere più come intellettuale che come rivoluzionario?

Guarda “1. Spinoza: la razionalizzazione di Dio e la rottura con il mondo ebraico“:

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