Bombe sui marines a Beirut
E’ il 23 Ottobre 1983, Beirut, durante la guerra civile libanese.
Sono passate da poco le sei del mattino, quando un camion si dirige verso la caserma abitata da marines americani. Il camion pieno di esplosivo accelera e oltrepassa il filo spinato che si estende intorno al parcheggio. Passa attraverso due posti di guardia ed irrompe nell’ ingresso dell’edificio. Una volta dentro viene fatto esplodere ed il palazzo di quattro piani crolla su se stesso.
Pochi minuti dopo, a Beirut Ovest, viene fatta esplodere la caserma dove risiedevano i parà francesi. Il bilancio totale è di circa 300 morti, di questi 241 sono marines statunitensi e 58 parà francesi.
L’azione giunge dopo diversi attacchi ed il sostegno diretto di Israele da parte degli Stati Uniti, che aiuta durante l’occupazione del Libano nel 1982.
Le fazioni filo-israeliane fino a quel momento erano state responsabili di molteplici attacchi commessi contro la popolazione musulmana e i drusi libanesi.
Diversi gruppi di militanti sciiti rivendicano l’azione. Dopo alcuni anni di indagini, si è pensato che potesse essere opera di Hezbollah, ma non avendo annunciato la sua esistenza fino all’85, risulta difficile trarne una versione definitiva.
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